Concessione suolo pubblico semplificata ed esonero Tosap e Cosap: istruzioni ANCI

Rosy D’Elia - Tosap

Concessione suolo pubblico semplificata ed esonero Tosap e Cosap: le istruzioni ANCI sulle novità del Decreto Rilancio che riguardano la possibilità per di usare gli spazi pubblici per gli esercenti. L'autorizzazione all'utilizzo diventa più semplice fino al 31 ottobre: i dettagli nella nota del 21 maggio 2020.

Concessione suolo pubblico semplificata ed esonero Tosap e Cosap: istruzioni ANCI

Concessione suolo pubblico semplificata ed esonero Tosap e Cosap: con la nota numero 41 del 21 maggio 2020, l’ANCI Associazione Nazionale Comuni Italia illustra le novità introdotte dal Decreto Rilancio sulla possibilità di usare gli spazi pubblici.

L’articolo 181 del DL n. 34/2020 prevede un esonero parziale dal pagamento di Tosap e Cosap da parte delle imprese di pubblico esercizio titolari di concessioni o di autorizzazione che riguardano l’utilizzo di suolo pubblico.

Ma le agevolazioni non si fermano solo alle somme da pagare e riguardano anche le procedure di concessione: con le misure emergenziali introdotte, si apre una via preferenziale.

Concessione suolo pubblico semplificata ed esonero Tosap e Cosap: le istruzioni ANCI

Come sottolinea la nota ANCI del 21 maggio 2020, l’esonero Tosap, Tassa per l’Occupazione del Suolo Pubblico, e Cosap, Canone per l’Occupazione di Spazi Pubblici, si applica al periodo che va dal 1° maggio al 31 ottobre 2020.

Favorire la ripresa delle attività economiche e il rispetto delle misure di distanziamento fisico connesse all’emergenza coronavirus: sono questi i due obiettivi dell’agevolazione.

Beneficiano dell’esonero Tosap e Cosap previsto nel Decreto Rilancio le imprese di pubblico esercizio definiti dall’articolo 5 della legge numero 287/1991 e che sono titolari di concessioni o di autorizzazioni per l’utilizzo del suolo pubblico.

Rientrano in questa categorie i seguenti soggetti:

  • a) gli esercizi di ristorazione, per la somministrazione di pasti e di bevande, comprese quelle con un contenuto alcoolico superiore al 21 per cento del volume, e di latte (ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi similari);
  • b) gli esercizi per la somministrazione di bevande, comprese quelle alcooliche di qualsiasi gradazione, nonché di latte, di dolciumi, compresi i generi di pasticceria e gelateria, e di prodotti di gastronomia (bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari);
  • c) gli esercizi di cui alle lettere a) e b), in cui la somministrazione di alimenti e di bevande viene effettuata congiuntamente ad attività di trattenimento e svago, in sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari ed esercizi similari;
  • d) gli esercizi di cui alla lettera b), nei quali è esclusa la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione.

I soggetti che hanno già versato le somme dovute ma che rientrano nel campo di applicazione dell’esonero hanno diritto al rimborso.

Nella nota ANCI si legge:

“Coerentemente con le finalità della norma che, come precedentemente detto sono di carattere sia economico che sanitario, si ritiene che l’esonero di cui al comma 1 trovi applicazione anche con riferimento alle nuove concessioni per l’occupazione di suolo pubblico oltre che all’ampliamento delle superfici già concesse, presentate dal 1° maggio al 31 ottobre.”

Concessione suolo pubblico, come presentare domanda in maniera semplificata: istruzioni ANCI

Ed è proprio sul fronte delle nuove autorizzazioni per l’utilizzo del suolo pubblico che il Decreto Rilancio porta altre novità.

In questo periodo di emergenza la procedura si fa più semplice: all’iter necessario per l’autorizzazione si applicano, infatti, le misure di semplificazione previste dall’articolo 264 del DL n. 34/2020, Decreto Rilancio.

Nella nota ANCI del 21 maggio si legge:

“Il combinato disposto dell’articolo 181 e dell’articolo 264 commi 1 e 2 in materia di semplificazioni dei procedimenti amministrativi e di ampliamento delle fattispecie oggetto di autocertificazione, possiamo dire che introduce uno speciale procedimento autorizzatorio che pur non snaturato nella sua natura giuridica di procedimento fondato sulla verifica del possesso dei requisiti necessari in capo ai soggetti richiedenti potenzialmente aventi diritto al beneficio, ammette che ciò possa configurarsi anche nel caso di una domanda fatta con autocertificazione ex articolo 46 e 47 del DPR 445. Il controllo e la verifica sul rispetto delle norme inderogabili in materia, potrà essere fatto anche a campione e successivamente, in base alle norme sopra richiamate”.

Come si traduce questa novità sul piano pratico? I Comuni possono procedere con la concessione all’utilizzo del suolo pubblico semplicemente accettando una domanda con allegata un’autocertificazione da parte delle imprese richiedenti.

A titolo esemplificativo, la nota ANCI riporta alcuni elementi che potrebbero essere inseriti:

  • il rispetto, ai fini dell’occupazione di suolo pubblico, delle disposizioni del Regolamento comunale per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche nonché delle disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n.285 (Nuovo Codice della Strada) e Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada (d.P.R. n. 495/1992), del regolamento comunale di polizia urbana, edilizia e d’igiene vigenti;
  • la mancata occupazione dello spazio corrispondente alla carreggiata stradale;
  • il rispetto, nella posa degli arredi, delle modalità esecutive prescritte dal Regolamento Comunale vigente sull’occupazione di suolo pubblico;
  • di fare salvi i diritti dei terzi.

Ovviamente alla domanda deve anche essere allegata la planimetria della nuova occupazione o dell’ampliamento.

Si tratta di un iter molto più semplice e veloce che si potrà concludere con il rilascio del provvedimento concessorio da parte dell’Ente locale immediato o comunque in tempi ristretti ovvero tramite riscontro telematico per accettazione della domanda, ovvero nel caso di previgente previsione regolamentare, potrebbe essere consentita un’occupazione d’urgenza cui far seguire un provvedimento espresso avente decorrenza dalla data di occupazione stessa.

Il documento, infine, sottolinea che si tratta di una modalità di concessione del suolo pubblico unica, peculiare e transitoria, per usare le stesse parole dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. E infatti la corsia veloce e preferenziale può essere percorsa solo fino al 31 ottobre 2020.

Tutti i dettagli e il fac simile della domanda per la concessione del suolo pubblico nella nota numero 41 del 21 maggio 2020.

ANCI - Nota numero 41 del 21 maggio 2020
Articolo 181 DL n. 34 /2020 - Sostegno alle imprese di pubblico esercizio.

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