L’assegno unico va dichiarato nel modello 730?

Giuseppe Guarasci - Modello 730

Certificazione unica dell'importo percepito con l'assegno unico: analizziamo insieme cosa fare nel modello 730

L'assegno unico va dichiarato nel modello 730?

I beneficiari dell’assegno unico hanno ricevuto la Certificazione Unica 2024 che è stata predisposta dall’INPS.

Nel rispetto della scadenza prevista per la generalità dei sostituti d’imposta, anche l’INPS ha messo a disposizione il modello CU 2024 contenente l’ammontare dei redditi corrisposti nel corso del periodo d’imposta 2023.

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Assegno unico, CU 2024 sul sito INPS: va dichiarato nel modello 730?

Tra questi rientrano anche i beneficiari dell’assegno unico, somma che è tuttavia considerata un reddito esente e, quindi, non avrà impatti in sede di presentazione del modello 730/2024.

Lunedì di questa settimana è scaduto il termine ultimo per l’invio della Certificazione Unica 2024 da parte dei sostituti d’imposta, stessa data anche ai fini della consegna al percipiente.

Si tratta di un adempimento propedeutico ai fini dell’elaborazione della prossima dichiarazione precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate, dato che certifica i redditi percepiti nel corso del 2023, e i dati ivi inseriti dovranno essere verificati dal contribuente ai fini della compilazione della dichiarazione dei redditi.

Anche l’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, ha pertanto predisposto una specifica CU 2024 in favore dei contribuenti titolari di contributi assistenziali o previdenziali, e tra questi rientrano anche i percettori dell’assegno unico.

Chi riceve l’assegno unico per i figli a carico, infatti, può trovare tale comunicazione sul sito istituzionale. La si può reperire all’interno della propria area personale MyINPS e scaricarla secondo le modalità ordinarie, accedendo al sito con le credenziali SPID o CIE.

L’Istituto è tenuto ad inviare i dati relativi alle somme erogate nel corso dell’anno ai beneficiari dell’assegno unico anche ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, come previsto nel provvedimento congiunto INPS-Agenzia delle Entrate n. 119578 del 13 marzo 2024.

La domanda che in molti si stanno ponendo è se tali dati debbano poi essere dichiarati all’interno del modello 730/2024 oppure no. Soffermiamoci sugli impatti sul fronte reddituale.

Assegno unico, certificazione unica 2024 sul sito INPS: i dati sui redditi esenti non vanno inseriti nel modello 730

I dati relativi all’assegno unico percepito nel corso del 2023 sono inseriti nella sezioneAltri dati” della Certificazione Unica 2024, in particolare al punto 464, “Codice” e al punto 465, “Ammontare” della sottosezione “Redditi Esenti”.

Al punto 464 il codice indicato sarà il 25, con significato di “erogazione di somme esenti o che non hanno concorso a formare il reddito imponibile da parte dell’INPS”.

La descrizione indicata nelle istruzioni per la compilazione della Certificazione Unica 2024, messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, fornisce quindi la risposta alla domanda esposta in precedenza.

Chi ha ricevuto la CU dall’INPS con i dettagli relativi all’assegno unico non dovrà indicarli nella dichiarazione dei redditi.

La somma che si riceve a titolo di assegno unico per i figli a carico rientra tra i cosiddetti redditi esenti e cioè che non costituiscono reddito imponibile.

Come previsto dalla normativa che lo ha istituito, infatti, l’assegno unico non concorre alla formazione di reddito ai fini IRPEF e pertanto è esente da tassazione.

Alla luce di quanto evidenziato, la Certificazione Unica relativa ai dati dell’assegno unico percepito nel corso del 2023 non ha rilevanza ai fini della dichiarazione dei redditi 2024.

Si tratta quindi di un semplice documento informativo, utile per certificare il totale delle somme corrisposte dall’INPS e che non dovrà essere dichiarata all’interno del modello 730/2024.

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