Bonus musica e spettacolo, credito di imposta fino a 75.000 euro per le imprese del settore

Rosy D’Elia - Imposte

Bonus musica e spettacolo: credito di imposta pari al 30 per cento delle spese di sviluppo, produzione, promozione sostenute dal 1° gennaio 2021 dalle imprese che operano nel settore. Nel decreto del Ministero della Cultura del 2 novembre, i requisiti richiesti e le caratteristiche a cui devono rispondere le opere per accedere all'agevolazione.

Bonus musica e spettacolo, credito di imposta fino a 75.000 euro per le imprese del settore

Bonus musica e spettacolo 2021: con il Decreto del Ministero della Cultura pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 novembre, arrivano le istruzioni per accedere al credito di imposta pari al 30 per cento delle spese di sviluppo, produzione, promozione sostenute dal 1° gennaio di quest’anno dalle imprese del settore.

Prende forma la versione rinnovata del tax credit musica e spettacolo, secondo quanto previsto dai DL Agosto e Ristori. I due decreti emergenziali, infatti, hanno ampliato la portata dell’agevolazione prevista dall’articolo 7 del DL n. 91/2013 stabilendo nuove regole d’accesso.

Per ottenere l’agevolazione è necessario presentare domanda dal 1° gennaio al 28 febbraio dell’anno successivo alla distribuzione dell’opera.

Il beneficio può arrivare fino a un massimo di 75.000 euro per ogni prodotto. 5 milioni di euro sono le risorse a disposizione.

Bonus musica e spettacolo, credito di imposta fino a 75.000 euro per le imprese del settore

Il nuovo bonus musica e spettacolo che ha preso forma con gli interventi dei decreti Agosto e Ristori spetta alle imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali e alle imprese organizzatrici e produttrici di spettacoli di musica dal vivo.

Il beneficio consiste in un credito di imposta pari al 30 per cento dei costi sostenuti per le attività di sviluppo, produzione, digitalizzazione e promozione delle opere con i seguenti requisiti:

  • registrazioni fonografiche o videografiche musicali su supporto fisico o digitale;
  • con almeno 8 brani non già pubblicati diversi tra loro, ovvero da uno o più brani non già pubblicati di durata complessiva non inferiore a 35 minuti;
  • sono ammesse cover in una misura non superiore al 20 per cento del numero complessivo dei brani o del minutaggio complessivo dell’opera.

Come si legge nel decreto del Ministero della Cultura, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 novembre, per richiedere il bonus musica e spettacolo, le imprese devono rispondere alle seguenti caratteristiche:

  • risultare esistenti da almeno un anno prima della richiesta di accesso alla misura;
  • avere nell’oggetto sociale la produzione, in forma continuativa e strutturale, di fonogrammi, di cui all’art. 78 della legge n. 633 del 1941;
  • avere tra i propri codici Ateco il codice 5920, nonché la produzione di videogrammi musicali, la produzione e l’organizzazione di spettacoli musicali dal vivo.

Bonus musica e spettacolo, quali spese danno diritto al credito di imposta?

Per ogni opera è possibile applicare il credito di imposta a una spesa massima di 250.000 euro: il bonus musica e spettacolo, quindi, può arrivare fino a 75.000 euro per ogni prodotto.

Nel calcolo possono essere comprese le seguenti voci di spesa:

  • compensi che riguardano lo sviluppo dell’opera, ovvero quelli che spettano agli artisti-interpreti o esecutori, al produttore artistico, all’ingegnere del suono e ai tecnici
  • utilizzati dall’impresa per la sua realizzazione, ma anche le pese per la formazione e l’apprendistato effettuate nelle varie fasi di detto sviluppo;
  • utilizzo e nolo di studi di registrazione, noleggio e trasporto di materiali e strumenti;
  • post-produzione, ovvero montaggio, missaggio, masterizzazione, digitalizzazione e codifica dell’opera, nonché spese di progettazione e realizzazione grafica;
  • spese di promozione e pubblicità dell’opera.

Nel testo del Decreto si legge:

“L’effettività del sostenimento delle spese deve risultare da apposita attestazione rilasciata dal presidente del collegio sindacale, ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali o da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o nell’albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, ovvero dal responsabile del centro di assistenza fiscale”.

Entro i primi giorni del prossimo anno, il Ministero della Cultura dovrà pubblicare le indicazioni per la presentazione della domanda di accesso al bonus musica e spettacolo che deve essere presentata dal 1° gennaio al 28 febbraio dell’anno successivo alla distribuzione dell’opera, “intesa come data di prima messa in distribuzione e commercio del relativo supporto fisico, ovvero a quello di prima pubblicazione dell’opera digitale”.

Nell’istanza per ottenere il credito di imposta, che dovrà essere sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, dovrà essere specificato, per la singola opera:

  • data di distribuzione e commercializzazione o di prima pubblicazione;
  • costo complessivo della realizzazione e ammontare totale delle spese eleggibili;
  • attestazione di effettività delle spese sostenute;
  • credito d’imposta spettante.

È necessario allegare alla richiesta la documentazione per provare la distribuzione e la commercializzazione dell’opera.

Supporto fisico non inferiore a 1.000 copie
Supporti digitali
Opere in download non inferiore a 1.000 copie
Accessi streaming on demand non inferiore a 1.300.000

Una volta ottenuto il credito di imposta è utilizzabile in compensazione a decorrere dal decimo giorno successivo alla comunicazione all’impresa del riconoscimento dell’agevolazione.

Il bonus musica e spettacolo è cumulabile con altri aiuti pubblici ento il 70 per cento dei costi ammissibili, ma non con le altre agevolazioni fiscali previste per i videogrammi musicali.

Tutti i dettagli sono contenuti nel testo integrale del Decreto pubblicato in GU il 2 novembre 2021.

Ministero della Cultura - Decreto del 2 novembre 2021
Disposizioni applicative del credito d’imposta per la promozione della musica, nonché degli eventi di spettacolo dal
vivo di portata minore.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network