Bonus genitori separati e divorziati, in GU il decreto attuativo: come richiedere gli 800 euro

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Bonus genitori separati e divorziati, arriva in Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 2022 il decreto attuativo che spiana la strada alle domande. Dai requisiti alle regole per fare richiesta, tutte le istruzioni in attesa dell'avvio delle procedure telematiche.

Bonus genitori separati e divorziati, in GU il decreto attuativo: come richiedere gli 800 euro

Bonus per i genitori separati o divorziati al via: è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 2022 il decreto attuativo che definisce regole e requisiti per fare domanda.

Si tratta del contributo fino a 800 euro finanziato dal Fondo istituito con il decreto legge n. 41/2021 e i cui criteri di erogazione sono stati individuati dal decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022.

Il decreto attuativo del 23 agosto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale di mercoledì 26 ottobre, è uno degli ultimi passaggi necessari per dare il via alla fase di presentazione della domanda di accesso al bonus, riconosciuto ai genitori separati o divorziati e finalizzato a garantire il mantenimento dei figli minori.

Facciamo quindi il punto di requisiti, condizioni e regole per la presentazione delle domande.

Bonus genitori separati e divorziati, in GU il decreto attuativo: come richiedere gli 800 euro

Sono i genitori in stato di bisogno che non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento da parte dell’ex coniuge o convivente i destinatari del bonus introdotto lo scorso anno e che solo ora si appresta ad entrare nelle tasche dei beneficiari.

Nello specifico, così come indicato dal decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre 2022, ad aver diritto al bonus sono i genitori separati o divorziati che devono provvedere al mantenimento dei figli conviventi minorenni o maggiorenni con handicap grave, e che non hanno ricevuto l’assegno a causa dell’inadempienza dell’ex partner e genitore del figlio.

Il bonus è riconosciuto in caso di inadempienze legate a difficoltà collegate all’emergenza Covid e in particolare:

  • in caso di cessazione, riduzione o sospensione dell’attività lavorativa dell’ex, a decorrere dall’8 marzo e per almeno 90 giorni;
  • in caso di riduzione del reddito pari almeno al 30 per cento rispetto a quello percepito nel 2019.

Requisiti reddituali specifici anche per il richiedente, che potrà beneficiare del bonus esclusivamente in caso di reddito inferiore o uguale all’importo di 8.174 euro.

Bonus genitori separati e divorziati, il testo del decreto attuativo
Scarica il testo del DPCM del 23 agosto 2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 ottobre

Bonus genitori separati o divorziati, chi può fare domanda e ottenere l’assegno di 800 euro per 12 mesi

Ad aver diritto al bonus sono quindi i genitori con reddito basso e che non hanno ricevuto l’assegno di mantenimento, o l’hanno ricevuto in misura parziale, nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, data di cessazione dello stato di emergenza Covid.

Questa una delle condizioni dettate dal decreto attuativo ai fini della corresponsione dell’assegno, il cui importo è parametrato a quello non versato dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente, fino ad un massimo di 800 euro al mese e per 12 mensilità.

A determinare importo e durata saranno anche il numero dei beneficiari e le risorse complessivamente disponibili, pari a 10 milioni di euro.

Come fare domanda: i documenti e le verifiche preventive al pagamento del bonus di 800 euro

Sarà mediante il portale del Dipartimento per le politiche della famiglia che si potrà inviare domanda per accedere al bonus riconosciuto ai genitori separati e divorziati.

Si attende quindi che venga lanciata la relativa piattaforma e, intanto, il decreto attuativo aiuta a capire quali sono i documenti necessari.

In prima battuta, la domanda dovrà contenere le seguenti informazioni:

  • le generalità e i dati anagrafici del richiedente;
  • il codice fiscale;
  • gli estremi del proprio conto corrente bancario o postale;
  • l’importo dell’assegno di mantenimento di cui è titolare il richiedente, relativo al periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, e l’ammontare delle somme non versate a titolo di mantenimento, nello stesso periodo di tempo, dal coniuge obbligato;
  • se il coniuge inadempiente percepisca redditi da lavoro dipendente e, nel caso affermativo, l’indicazione della sussistenza dell’obbligo disposto dal giudice di versamento diretto a favore del richiedente a norma dell’art. 156, sesto comma, del codice civile;
  • il reddito eventualmente percepito nel corso dell’annualità per la quale non è stato corrisposto, in tutto o in parte, l’assegno di mantenimento. Relativamente ai contributi da erogare per il periodo 1° gennaio-31 marzo 2022, il reddito eventualmente percepito nel corso dell’anno 2021;
  • la dichiarazione attestante il nesso di causalità tra l’inadempienza e l’emergenza epidemiologica da COVID-19 quale fattore determinante la cessazione, la riduzione o la sospensione dell’attività lavorativa del coniuge obbligato, nei termini indicati dalla legge;
  • l’indirizzo di posta elettronica ordinaria o certificata a cui l’interessato intende ricevere ogni comunicazione relativa al monitoraggio della pratica.

Alla domanda sarà necessario allegare la copia del proprio documento di identità e del titolo dal quale risulta il diritto all’assegno di mantenimento.

Ai fini della valutazione delle domande il Dipartimento verificherà il rispetto dei requisiti reddituali, mediante l’incrocio dei dati con l’Agenzia delle Entrate, e l’importo dell’assegno di mantenimento rivolgendosi agli uffici giudiziari.

Poco chiari i tempi di espletamento delle verifiche così come la data di avvio della procedura per fare domanda. Si resta in tal senso in attesa di novità.

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