In arrivo sanzioni di 10.000 euro legate a bonus edilizi ed energetici

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

In arrivo sanzioni di 10.000 euro per chi non invia la comunicazione con tutte le informazioni richieste sugli interventi che danno diritto a bonus edilizi ed energetici: la novità annunciata dal Governo al termine del Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024

In arrivo sanzioni di 10.000 euro legate a bonus edilizi ed energetici

Il Governo prova a scrivere l’ultimo capitolo della saga del Superbonus con un nuovo decreto che limita le modalità di fruizione delle agevolazioni arrivato a sorpresa con il Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024.

Tra le novità trova posto anche una sanzione di 10.000 euro per i lavori avviati senza comunicare tutte le informazioni relative agli interventi che danno diritto a bonus edilizi ed energetici.

“Naturalmente sono misure tese a chiudere definitivamente definitivamente la eccessiva generosità di una misura che ha causato gravi problemi alla finanza pubblica e i cui effetti potremo in qualche modo contabilizzare definitivamente tra pochi giorni, quando si chiuderà la finestra per il caricamento di tutti i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023”, ha sintetizzato il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

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Nuovo Decreto Superbonus: sanzioni di 10.000 euro legate a bonus edilizi ed energetici

Che i costi del Superbonus siano nella lista delle principali preoccupazioni del Governo è, ormai, fatto noto.

E la brusca inversione di tendenza avviata con lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura lo scorso anno non è abbastanza: il peso delle maxi agevolazioni edilizie sulle casse dello Stato ha una lunga gittata e il numero uno di via XX Settembre non perde occasione per ribadirlo.

In questo quadro si inserisce il nuovo stop alle modalità di fruizione dei bonus edilizi alternative alla detrazione anche per il Terzo settore e per i territori colpiti dai diversi terremoti. Ma c’è di più: con il Decreto approvato ieri, 26 marzo 2024, si tira sempre di più il freno a mano e si rende sempre più stretto il percorso di accesso ai bonus edilizi ed energetici.

“Al fine di garantire un’adeguata e tempestiva conoscenza delle grandezze economiche e finanziarie connesse alle misure agevolative oggetto del decreto”, viene introdotta una comunicazione volta “ad acquisire maggiori informazioni inerenti alla realizzazione degli interventi agevolabili, si legge nel comunicato stampa diffuso dal Governo al termine del Consiglio dei Ministri.

Per chi non rispetta le regole le conseguenze sono importanti:

  • sanzioni amministrative pari a 10.000 euro, in caso di omessa trasmissione delle informazioni relative agli interventi già avviati;
  • per i nuovi interventi decadenza dall’agevolazione fiscale.

Sanzioni di 10.000 euro legate a bonus edilizi ed energetici: un messaggio chiaro

Per maggiori dettagli sull’applicazione delle penalità sarà necessario attendere la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale.

Nel frattempo lo stesso Consiglio dei Ministri del 26 marzo ha approvato un nuovo decreto attuativo della riforma fiscale che rivede la disciplina doganale.

Stando alle bozze in circolazione, nella revisione della Legge numero 504 del 1995 si inserirà l’articolo 40 bis per regolare le conseguenze in caso di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui tabacchi lavorati.

Dal punto di vista amministrativo, la sanzione tiene conto di una serie di fattori e parte da importi di gran lunga inferiori a 10.000 euro.

Il paragone è senza dubbio azzardato e, in entrambi i casi, sarà necessario leggere i testi definitivi per qualsiasi valutazione, ma con sanzioni così salate, il messaggio del Governo si fa sempre più chiaro.

L’obiettivo è quello di scoraggiare l’ampio utilizzo di bonus edilizi ed energetici degli ultimi anni.

A parlare in maniera nitida è la cifra dovuta in caso di mancata trasmissione delle informazioni sui lavori: l’importo che viene introdotto a poche settimane dalla riduzione delle sanzioni tributarie, sia dal punto di vista amministrativo che penale, in un’ottica di proporzionalità fa riflettere.

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