Bonus edilizi e acquisto crediti fiscali: la differenza tra importo e prezzo non costituisce reddito

Rosy D’Elia - Imposte

In caso di acquisto di crediti fiscali legati ai bonus edilizi a un prezzo inferiore al loro valore, la differenza non deve essere tassata in alcun modo perché non costituisce reddito: lo chiarisce l'Agenzia delle Entrate nella risposta all'interpello numero 472 del 30 novembre 2023

Bonus edilizi e acquisto crediti fiscali: la differenza tra importo e prezzo non costituisce reddito

La differenza positiva che emerge dal prezzo di acquisto dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi e il loro maggior valore non è soggetta a tassazione in quanto non costituisce reddito imponibile.

La normativa, infatti, non disciplina questo guadagno e gli importi non rientrano nelle categorie di reddito previste dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Diverso è il caso delle somme riconducibili allo svolgimento di prestazioni professionali.

Bonus edilizi e acquisto crediti fiscali: non costituisce reddito la differenza positiva tra importo e prezzo

Lo spunto per fare luce sulle regole da seguire arriva dall’analisi di un caso pratico. Protagonista è uno studio associato di commercialisti che intende acquistare dei crediti relativi ai bonus edilizi, da utilizzare in compensazione in quattro rate annuali, da un contribuente che ha diritto a beneficiare del Superbonus per le spese sostenute nel 2022.

Il prezzo da sostenere per l’acquisto è inferiore al valore dei bonus e si rivolge all’Agenzia delle Entrate conoscere la qualificazione fiscale del ’differenziale positivo che emerge, sottolineando che i crediti non derivano da prestazioni professionali rese dallo Studio e/o da soggetti associati.

Facendo un lungo excursus normativo l’Agenzia delle Entrate, con la risposta numero 472 del 2023, chiarisce:

“In assenza di una espressa previsione normativa, volta ad attribuire rilevanza reddituale all’eventuale differenziale positivo tra l’importo nominale del credito e il prezzo di acquisto dello stesso, e stante la non riconducibilità di tale differenziale in una delle categorie reddituali previste dal TUIR, si ritiene che detto acquisto non genera, in linea di principio, reddito imponibile”.

Bonus edilizi e crediti fiscali: i chiarimenti sul trattamento fiscale in caso di acquisizione

Il provento che si determina tra la somma impiegata per acquisire i crediti fiscali e il loro valore non rientra, infatti, né tra i redditi di capitale, né tra i redditi di lavoro autonomo o né tra i redditi diversi così come disciplinati dal TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi.

Vista la natura dello studio associato che pone il quesito, l’Amministrazione finanziaria da una precisazione importante: del tutto diverso è il caso di acquisizione dei crediti fiscali legati ai bonus edilizi in relazione a prestazioni professionali, ad esempio applicando lo sconto in fattura.

In questo caso, infatti, si è difronte a dei proventi percepiti nell’esercizio dell’attività professionale.

Di conseguenza le somme vanno tassate in linea con le disposizioni previste dall’articolo 54 del TUIR, Testo Unico delle Imposte sui Redditi, che definisce le regole per determinare il reddito di lavoro autonomo.

Tutti i dettagli nel testo integrale della risposta all’interpello numero 472 del 2023.

Agenzia delle Entrate - Risposta numero 472 del 2023
Acquisto di crediti d’imposta da bonus fiscali. Rilevanza reddituale derivante dal differenziale tra credito d’imposta spettante e costo d’acquisto

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