Bonus 200 e 150 euro per chi è senza partita IVA: domanda all’INPS entro la scadenza del 30 aprile

Rosy D’Elia - Leggi e prassi

Dopo una lunga attesa, dall'INPS arrivano le istruzioni per chi è senza partita IVA e ha diritto a ricevere il bonus 200 e 150 euro per professionisti e autonomi. La scadenza per inoltrare l'istanza è fissata al 30 aprile 2023: requisiti e indicazioni da seguire

Bonus 200 e 150 euro per chi è senza partita IVA: domanda all'INPS entro la scadenza del 30 aprile

Come previsto dal Decreto Ministeriale del 7 dicembre scorso, anche chi è senza partita IVA ha diritto a ricevere il bonus 200 euro, e l’ eventuale integrazione di 150 euro, che il Decreto Aiuti ha messo in campo per i professionisti e le professioniste e per le lavoratrici e i lavoratori autonomi.

A distanza di mesi, mentre gli enti di previdenza privati fanno sapere che sono in arrivo i primi pagamenti, l’INPS fornisce le istruzioni da seguire per presentare domanda di accesso all’indennità contro il caro prezzi introdotta quasi un anno fa.

Gli interessati e le interessate hanno tempo fino alla scadenza del 30 aprile: tutte le indicazioni per trasmettere l’istanza sono contenute nella circolare numero 30 del 16 marzo 2023.

Bonus 200 e 150 euro senza partita IVA: domanda all’INPS al via

Con una notizia pubblicata sul portale istituzionale il 10 gennaio scorso, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali aveva annunciato l’estensione del bonus 200 euro previsto dall’articolo 33 del DL n. 50 del 2022 e della relativa integrazione di 150 euro prevista dal Decreto Aiuti ter a “una platea potenziale di ulteriori 30mila lavoratori autonomi e circa 50mila professionisti, tra cui circa 30mila specializzandi in medicina e chirurgia” privi di partita IVA.

Alla luce delle novità introdotte, gli enti previdenziali privati hanno riaperto il canale di accesso all’indennità permettendo ai potenziali beneficiari, in prima battuta esclusi, di richiedere le somme.

Con la circolare numero 30 del 16 marzo 2023, arrivano le istruzioni per presentare domanda anche per coloro che sono iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS.

L’Istituto, inoltre, specifica:

“Nel caso (...) in cui il lavoratore sia iscritto contemporaneamente a una delle gestioni previdenziali dell’INPS e a uno degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al decreto legislativo n. 509/1994 e al decreto legislativo n. 103/1996, la domanda di accesso all’indennità una tantum dovrà essere presentata esclusivamente all’INPS”.

Come di consueto, è possibile presentare la domanda per ottenere il bonus 200 euro direttamente online tramite il servizio dedicato e disponibile nella sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” seguendo il percorso:

  • Sostegni, sussidi ed indennità;
  • Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità;
  • selezionando la voce “Vedi tutti” e poi la sezione Strumenti.

Possono presentare domanda lavoratrici e lavoratori che rispettano i seguenti requisiti:

  • un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro nel 2021, e non superiore a 20.000 euro per ottenere anche l’integrazione di 150 euro;
  • iscrizione alla gestione autonoma dell’INPS con posizione attiva alla data del 18 maggio 2022;
  • attività lavorativa avviata al 18 maggio 2022;
  • almeno un versamento contributivo totale o parziale alla gestione di riferimento entro il 18 maggio 2022, per il periodo di competenza dal 1° gennaio 2020 e con scadenze di versamento entro la stessa data.

Per poter richiedere l’indennità contro il caro prezzi, inoltre, è necessario non risultare titolare di trattamenti pensionistici diretti e non averla percepita già in altre forme.

Bonus 200 e 150 euro senza partita IVA: domanda all’INPS entro la scadenza del 30 aprile

Chi rispetta le condizioni descritte, quindi, pur essendo senza partita IVA, può richiedere il bonus 200 euro e l’integrazione destinata ad autonomi e professionisti direttamente online accedendo al portale INPS, alla sezione “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, tramite le seguenti credenziali:

  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

Per procedere c’è tempo fino alla scadenza del 30 aprile 2023.

Una volta all’interno, è necessario selezionare la categoria di appartenenza presenti sotto la voce “Indennità una tantum - Autonomi Senza Partita IVA”:

  • Indennità una tantum per i lavoratori autonomi senza Partita IVA iscritti alla Gestione speciale degli Esercenti attività Commerciali, titolari nonché coadiuvanti e coadiutori degli stessi;
  • Indennità una tantum per i lavoratori autonomi senza Partita IVA iscritti alla Gestione speciale per i Coltivatori diretti, Coloni e Mezzadri dell’INPS, imprenditori agricoli professionali, titolari attivi e coadiuvanti coltivatori diretti, coloni e mezzadri degli stessi;
  • Indennità una tantum per i pescatori autonomi senza Partita IVA;
  • Indennità una tantum per i liberi professionisti senza Partita IVA.

In alternativa alla domanda online, sempre entro la scadenza del 30 aprile 2023, è possibile rivolgersi agli Istituti di Patronato o anche al Contact Center Multicanale.

Contact center INPS
numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente)
numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa
applicata dai diversi gestori)

Tutti i dettagli sono contenuti nel testo integrale della circolare numero 30 del 16 marzo 2023.

INPS - Circolare numero 30 del 16 marzo 2023
Articolo 2-bis del decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, 19 agosto 2022. Indennità una tantum in favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti non titolari di partita IVA, iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti

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