Busta paga in aumento per le lavoratrici madri

Al via il bonus mamme 2024, l'esonero contributivo in busta paga fino a 250 euro al mese. L'INPS ha pubblicato la circolare con tutte le istruzioni. Via libera anche alla presentazione della domanda per la pensione anticipata con Quota 103 e Opzione Donna. Nella settimana novità anche in tema di riscossione e controlli

Busta paga in aumento per le lavoratrici madri

Ai nastri di partenza uno dei provvedimenti più attesi della Legge di Bilancio 2024: il bonus per le lavoratrici con almeno 2 figli. Le istruzioni pubblicate dall’INPS forniscono tutti i dettagli per accedere all’agevolazione.

Sempre dall’INPS è arrivato il via libera per la presentazione delle domande di pensionamento anticipato. La procedura online è stata implementata per consentire la trasmissione delle richieste di accesso alla nuova Quota 103 e a Opzione Donna.

Settimana ricca di notizie anche per quanto riguarda il mondo del Fisco, con le novità in tema di controlli: per contrastare l’evasione si faranno verifiche anche tramite i social di professionisti e imprenditori.

Inoltre, secondo quanto comunicato da Ruffini, Direttore dell’Agenzia delle Entrate, i crediti da riscossione al 31 dicembre scorso ammontano a oltre 1.200 miliardi di euro, riconducibili a 163 milioni di cartelle esattoriali e avvisi, di cui solo 101 recuperabili.

Infine, continuano i lavoro per la conversione in legge del decreto Milleproroghe, con possibili modifiche della scadenza della Certificazione Unica 2024.

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Via libera alla presentazione delle domande per il bonus mamme 2024

Con la pubblicazione delle istruzioni INPS è tutto pronto per la fruizione del bonus mamme 2024, l’incentivo in busta paga per le lavoratrici madri con almeno due figli previsto dalla Legge di Bilancio 2024.

Si tratta di esonero contributivo del 100 per cento, riconosciuto per un massimo di 3.000 euro annui e quindi pari a 250 euro al mese.

Possono beneficiarne le lavoratrici dipendenti del settore pubblico e del privato, compreso il settore agricolo.

L’agevolazione spetta, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, alle lavoratrici con 3 o più figli fino ai 18 anni del figlio più piccolo.

Ne hanno diritto anche le madri con due figli, ma solo fino al compimento dei 10 anni da parte del figlio più piccolo e solo per il periodo di paga dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024.

Nella circolare n. 27 si dedica spazio ai requisiti per il riconoscimento dell’agevolazione.

Per poterne beneficiare, le lavoratrici devono presentare la domanda al datore di lavoro, comunicando la volontà di avvalersi dell’esonero, indicando il numero dei figli e i loro codici fiscali.

Dopodiché, i datori di lavoro potranno esporre nelle denunce retributive l’esonero spettante. Più avanti sarà possibile anche comunicare direttamente all’INPS le informazioni relative ai codici fiscali dei figli.

Si può fare domanda per il pensionamento anticipato con Quota 1013 e Opzione Donna

Sempre in tema di lavoro e sempre dall’INPS sono arrivate le istruzioni per la presentazione delle domande per l’accesso al pensionamento anticipato.

L’Istituto ha comunicato di aver implementato il sistema gestionale per consentire ai lavoratori e alle lavoratrici che maturano i requisiti necessari di inviare la richiesta per la pensione con la nuova Quota 103 e Opzione Donna.

La richiesta si può trasmettere direttamente dal sito dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS oppure chiamando il contact center o rivolgendosi ai patronati.

Entrambe le misure sono state modificate dalla Legge di Bilancio 2024 rispetto a come si presentavano lo scorso anno.

Per Quota 103 non cambiano i requisiti di accesso, fissati a 62 anni d’età e 41 di contributi, ma vengono introdotte diverse penalizzazioni a partire dal metodo di calcolo dell’assegno.

Per Opzione Donna, invece, è stato elevato il requisito anagrafico. Per andare in pensione nel 2024 l’età minima è di 61 anni, mentre restano invariati gli altri requisiti.

Tra le novità di lavoro si evidenzia l’apertura della piattaforma per richiedere le nuove carte in sostituzione del bonus 18App: la carta della cultura e la carta del merito e la proroga per il click day del decreto flussi 2024, con le date di febbraio che slittano a marzo.

Riforma della riscossione e lotta all’evasione, le novità della settimana

Quella appena passata è stata una settimana ricca di novità anche per quanto riguarda il Fisco, in particolare ha suscitato parecchie discussioni le parole del Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.

Come sottolineato in un’audizione alla Camera, nella nuova stagione di lotta all’evasione fiscale non ci sono solo strumenti di compliance come il concordato preventivo biennale, ma ci sarà anche una strategia più accurata in merito alla selezione dei contribuenti a rischio evasione fiscale, basata sull’utilizzo delle nuove tecnologie.

Si punta tutto, dunque, sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale. Ci si concentrerà molto sul data scraping, in particolare sui social media.

“Quello che si deve fare e su cui stiamo lavorando con l’Agenzia delle Entrate e con Sogei è il cosiddetto data scraping: del contribuente non dobbiamo fermarci a ragionare solo sui dati relativi all’attività professionale, ma vedere pure elementi significativi del tenore di vita.”

Le informazioni pubblicate sui social, dunque, saranno uno degli elementi che il Fisco potrebbe controllare per strutturare i propri controlli contro l’evasione fiscale. Un tema delicato, ammette lo stesso Viceministro, considerando che tocca direttamente la questione della privacy.

Per quanto riguarda la riscossione e una sua riforma, parte della più ampia attuazione della legge delega fiscale, sono degni di nota i numeri relativi al magazzino dei crediti forniti dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate nel corso di Telefisco 2024.

Al 31 dicembre scorso questi ammontano a oltre 1.200 miliardi di euro. Solo 101 di questi sono recuperabili, ma bisogna tenere conto che i debitori sono soggetti per i quali ci sono limiti normativi alla riscossione.

Certificazione Unica 2024, possibili modifiche al calendario delle scadenze

Importanti novità, soprattutto in relazione al calendario delle scadenze fiscali, potrebbero arrivare dalla conversione in legge del decreto Milleproroghe 2024, attualmente all’esame della Camera.

Il termine al centro della discussione è quello del 31 marzo che potrebbe interessare uno degli appuntamenti centrali nello scadenzario dei prossimi mesi: la Certificazione Unica 2024.

Nel corso dei lavori, infatti, è stato presentato un emendamento per spostare la scadenza della CU dal 16 al 31 marzo, non solo per il 2024 ma a regime.

Stando alla formulazione dell’emendamento, ad essere modificate sarebbero le scadenze di cui ai commi 6-quater e 6-quinquies, articolo 4 del DPR n. 322/1998.

Una modifica importante che sposta la scadenza nell’adempimento portandolo allo stesso termine della consegna al percipiente.

Ad ogni modo, per le dovute conferme sarà necessario attendere il voto delle Commissioni e successivamente il varo della legge di conversione del decreto Milleproroghe.

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