Visite fiscali 2024: orari e fasce di reperibilità per i controlli INPS in caso di malattia

Alessio Mauro - Leggi e prassi

Orari visite fiscali 2024: tutte le regole e le fasce di reperibilità per i dipendenti di aziende private e per i dipendenti pubblici

Visite fiscali 2024: orari e fasce di reperibilità per i controlli INPS in caso di malattia

Quali sono gli orari delle visite fiscali 2024?

A partire da quest’anno sono state introdotte novità importanti: le fasce orarie per i controlli INPS in caso di malattia sono state uniformate e sono quindi le stesse per i dipendenti di aziende private e per i dipendenti pubblici.

Al pari di chi lavora nel privato, anche gli statali dovranno essere reperibili dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 17 alle 19 di tutti i giorni, compresi domeniche e festivi.

Nessuna modifica sul fronte degli esoneri previsti e sulle ulteriori regole relative alle visite fiscali, tra cui sanzioni e modalità di modifica dei dati relativi all’indirizzo di reperibilità.

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Visite fiscali 2024: quali sono gli orari da rispettare?

Gli orari delle visite fiscali a cui possono essere sottoposti i dipendenti pubblici o privati sono stati uniformati.

A comunicare le novità è stato il messaggio INPS n. 4640/2023, dopo la sentenza del TAR del Lazio che ha annullato il decreto n. 206 del 17 ottobre 2017 dell’allora Ministero della Semplificazione e della Pubblica Amministrazione, cosiddetto decreto Madia-Poletti.

Fino allo scorso anno i lavoratori e le lavoratrici del settore pubblico erano tenuti a rispettare le fasce di reperibilità previste dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18, rispetto all’orario ridotto previsto invece per i dipendenti privati.

Una differenziazione ritenuta incostituzionale e che è quindi alla base dell’uniformazione delle regole relative alle visite fiscali 2024.

Per tutti i lavoratori dipendenti, e quindi anche per gli statali, gli orari previsti sono quindi i seguenti:

Lavoratori dipendenti del pubblico e del privatoFasce di reperibilità 2024 (7 gg su 7 compresi weekend e festivi)
Mattina 10:00 - 12:00
Pomeriggio 17:00 - 19:00

Non cambiano invece le regole generali: quando un lavoratore o una lavoratrice non può svolgere la sua attività a causa di un problema di salute può rivolgersi al suo medico che redige e trasmette un certificato di malattia all’INPS in via telematica.

L’Istituto può verificare, anche su richiesta del datore di lavoro, la presenza dell’interessato o dell’interessata all’indirizzo comunicato all’Istituto, tenuto conto degli orari di reperibilità previsti.

Visite fiscali 2024: quando vengono effettuati i controlli INPS

Come evidenziato in precedenza, il presupposto per ricevere delle visite fiscali è l’invio del certificato di malattia all’INPS.

Le visite mediche di controllo possono essere disposte d’ufficio dall’Istituto nei confronti dei lavoratori privati che hanno diritto alla tutela previdenziale della malattia e dei lavoratori pubblici, ma anche su richiesta dei datori di lavoro.

Quando non ci si può recare al lavoro, il proprio medico invia in via telematica un apposito certificato all’Istituto, tra le diverse informazioni ci sono:

  • la data di inizio e di presunta fine del periodo di stop dalle attività lavorative;
  • i dati anagrafici e l’indirizzo di reperibilità per i controlli.

Il giorno del rilascio del certificato inaugura il periodo di malattia.

Solo se si tratta di certificato redatto a seguito di visita domiciliare, l’INPS riconosce anche il giorno precedente alla redazione (solo se feriale) e quando espressamente indicato dal medico.

È in questo arco temporale e nelle fasce di reperibilità indicate che l’INPS può disporre dei controlli.

Per questo è necessario verificare che i dati inseriti nel certificato redatto dall’INPS siano corretti ma anche assicurarsi che sul campanello del domicilio di reperibilità sia indicato il giusto nominativo per permettere al medico INPS di effettuare la visita di controllo.

Si ricorda inoltre che le visite fiscali possono essere effettuate 7 giorni su 7, compresi i giorni feriali e festivi che cadono nel periodo di malattia. Obbligo di reperibilità quindi anche nei weekend, e quindi sia di sabato che di domenica.

Visite fiscali 2024: come cambiare l’indirizzo di reperibilità

Uno degli aspetti da considerare in caso di assenza per malattia è che resta possibile modificare l’indirizzo di reperibilità se, nel corso del periodo indicato nel certificato, si è assenti dal proprio domicilio.

Per le lavoratrici e i lavoratori del settore privato la procedura è la seguente:

  • in caso di assicurazione per la malattia presso l’INPS, bisogna avvertire preventivamente la Struttura territoriale di competenza tramite i canali dedicati e anche il datore di lavoro. Se il trasferimento è all’estero in un paese UE, l’Istituto può valutare la necessità di una visita preventiva per verificare che non ci siano rischi legati allo spostamento e per i paesi extra UE è necessaria un’autorizzazione;
  • chi non è assicurato per malattia presso l’INPS deve avvertire solo il datore di lavoro.

Allo stesso modo chi opera nel settore pubblico deve avvertire la propria amministrazione che a sua volta comunica con l’INPS.

Sul portale istituzionale è disponibile il servizio per la comunicazione della variazione dell’indirizzo, “Sportello al cittadino per le VMC”.

Il lavoratore dipendente pubblico o privato, previa autenticazione sul sito INPS, potrà accedervi tramite la sezione dedicata ai Servizi Online.

La nuova reperibilità comunicata, nell’ambito dello stesso certificato di malattia in corso di validità, implica l’annullamento automatico dell’eventuale precedente reperibilità limitatamente al periodo di sovrapposizione tra i periodi delle due variazioni comunicate.

I casi di esonero dalle visite fiscali 2024

Per una panoramica generale sul tema, poi, bisogna specificare che ci sono anche casi di esonero dalle visite fiscali 2024 e quindi lavoratrici e lavoratori possono allontanarsi dall’indirizzo indicato anche nelle fasce di reperibilità.

Questa assenza va comunicata al datore di lavoro, deve essere giustificata e non deve compromettere lo stato di salute e la guarigione del lavoratore.

L’esenzione dai controlli INPS è prevista nei seguenti casi:

  • cause di forza maggiore;
  • situazioni che hanno reso necessaria l’immediata presenza del lavoratore altrove: provati gravi motivi personali o familiari;
  • visite, prestazioni e accertamenti specialistici contemporanei alla visita fiscale.

Anche il medico curante certificatore può indicare la necessità di prevedere un’eccezione alle regole standard per le seguenti motivazioni:

  • patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
  • stati patologici connessi alla situazione di invalidità riconosciuta pari o superiore al 67 per cento;
  • causa di servizio riconosciuta che abbia dato luogo all’ascrivibilità della menomazione unica o plurima alle prime tre categorie della “tabella A” allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834, ovvero a patologie rientranti nella “tabella E” dello stesso decreto (prevista solo per i dipendenti pubblici).

Da prassi e giurisprudenza arrivano, poi, alcuni esempi di giustificazioni valide per l’assenza dall’indirizzo indicato durante gli orari delle fasce di reperibilità:

  • visite mediche presso il proprio medico curante, quando non è possibile effettuarle in altri momenti;
  • necessità di iniezioni per trattamenti legati alla causa di presentazione del certificato medico a lavoro;
  • ritiro di radiografie collegate al certificato medico;
  • cure dentistiche urgenti;
  • necessità di recarsi in farmacia.

A queste si aggiungono anche cause non strettamente legate alla malattia:

  • attività di volontariato che non pregiudichino lo stato di salute indicato nel certificato medico presentato a lavoro;
  • visita a parenti in ospedale, se l’orario di visita coincide con le fasce di reperibilità per le visite fiscali.

Assenza durante le visite fiscali: cosa succede? Le sanzioni per i lavoratori

Cosa accade se non sono previsti particolari casi di esonero o non ci sono giustificazioni valide e si risulta assenti durante le visite fiscali?

Risponde la guida INPS:

“Vieni invitato con apposito avviso a presentarti in data specifica presso gli ambulatori della Struttura territoriale Inps di competenza”.

È necessario, poi, presentare idoneo giustificativo per l’assenza alla visita di controllo domiciliare per non incorrere, nel caso in cui spetti l’indennità di malattia, nelle sanzioni amministrative previste dalla legge e comunque in eventuali azioni disciplinari da parte del datore di lavoro.

Per la lavoratrice o il lavoratore assente per malattia che non risulta reperibile durante la visita fiscale è prevista una sanzione per assenza ingiustificata.

In caso di assenza e non reperibilità durante gli orari indicati dall’INPS per le visite fiscali viene decurata la retribuzione:

  • del 100 per cento per i primi 10 giorni di patologia;
  • del 50 per cento per le successive giornate.

I lavoratori assenti dall’indirizzo indicato per le visite fiscali possono comunque presentare una giustificazione valida per l’assenza immotivata.

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