Assenza dal lavoro per malattia: guida INPS a certificato medico e visite fiscali

Anna Maria D’Andrea - Leggi e prassi

Cosa deve fare un lavoratore in caso di malattia? Dal certificato medico alle visite fiscali, la guida INPS del 26 luglio 2018 fornisce tutte le indicazioni per lavoratori di aziende privati e statali.

Assenza dal lavoro per malattia: guida INPS a certificato medico e visite fiscali

Assenza dal lavoro per malattia: cosa deve fare il lavoratore? A spiegarlo è l’INPS, con la guida al certificato medico e alle visite fiscali pubblicata il 26 luglio 2018.

La guida non affronta soltanto il tema degli orari in cui è necessario rimanere a casa per le visite fiscali, ma ripercorre passo per passo l’iter che un lavoratore in malattia, sia esso dipendente pubblico o di azienda privata, deve seguire per rispettare le regole previste.

Per prima cosa, in caso di malattia, il lavoratore dovrà contattare il proprio medico curante: sarà questi infatti a dover compilare e inviare il certificato medico all’INPS in modalità telematica.

Il lavoratore assente dal lavoro per malattia dovrà poi fare attenzione alla fascia di reperibilità, ovvero l’orario nel quale sarà necessario restare a casa in caso di visita fiscale da parte del medico della mutua.

Questi ed altri sono i chiarimenti che l’INPS ha fornito nella guida “Certificazione di malattia e visite mediche di controllo per i lavoratori privati e pubblici”, un utile vademecum alle regole previste in caso di assenza dal lavoro per motivi di salute.

Assenza dal lavoro per malattia: guida INPS a certificato medico e visite fiscali

La guida pubblicata dall’INPS il 26 luglio 2018 risponde alle domande più frequenti in merito alle regole previste in caso di malattia per i lavoratori dipendenti sia statali che del settore privato.

Certificazione malattia e visite fiscali: guida INPS
Scarica la guida pubblicata dall’INPS il 26 luglio 2018 sulle assenze da lavoro per malattia: tutti i passi da seguire

Molto spesso capita che i lavoratori si chiedono cosa fare se si è malati e se si necessità di assentarsi dal lavoro per motivi di salute. Prima ancora di accertarsi su quali siano gli orari delle visite fiscali, è infatti necessario darne apposita comunicazione all’INPS e al datore di lavoro.

Per questo, la prima cosa da fare in caso di malattia è contattare il proprio medico curante che ha il compito di redigere e trasmettere il certificato in via telematica all’INPS. Ad oggi, ricordiamo, il certificato e l’attestato cartacei sono accettati solo quando non sia tecnicamente possibile la trasmissione telematica.

Il lavoratore dovrà inoltre prendere nota del numero di protocollo del certificato medico, controllare l’esattezza dei dati inseriti nonché la correttezza dell’indirizzo di reperibilità per la visita inseriti. La corretta trasmissione del certificato medico all’INPS e al datore di lavoro potrà essere verificata tramite il sito INPS, inserendo le proprie credenziali, il codice fiscale e il numero di protocollo.

Nel certificato il medico deve inserire (solo se ricorrono) l’indicazione dell’evento traumatico e la segnalazione delle agevolazioni per cui il lavoratore, privato o pubblico, sarà esonerato dall’obbligo del rispetto della reperibilità.

Visite fiscali, come funzionano? Ecco gli orari per dipendenti pubblici e privati

La visita fiscale può essere richiesta dal datore di lavoro per i dipendenti assenti per malattia ma può capitare che sia l’INPS ad avviare controlli d’ufficio, nel rispetto delle fasce di reperibilità.

Gli orari in cui possono essere effettuate le visite fiscali cambiano tra settore privato e pubblico:

  • i lavoratori privati sono tenuti a essere reperibili nelle fasce 10-12 e 17-19;
  • i lavoratori pubblici, invece, nelle fasce 9-13 e 15-18.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alla guida alle visite fiscali 2018.

Assente alla visita fiscale: che fare?

Il lavoratore assente alla visita fiscale dovrà recarsi, in una data specifica comunicata dall’INPS, presso gli ambulatori della struttura di competenza.

In ogni caso è necessario che il lavoratore presenti una giustificazione valida per motivare l’assenza durante la fascia di reperibilità.

In caso contrario, saranno applicate le sanzioni riassunte dall’INPS nella guida sopra pubblicata:

  • per i lavoratori privati che hanno diritto all’indennità di malattia saranno applicate le sanzioni amministrative previste dalla legge;
  • in tutti gli altri casi saranno applicate le eventuali azioni disciplinari da parte del datore di lavoro.

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