Spese sanitarie sostenute in anni precedenti e rimborsate nel corso del 2024? Bisogna prestare particolare attenzione al modello 730 precompilato 2025 per evitare di pagare più IRPEF

Spese sanitarie sostenute in anni precedenti e rimborsate nel 2024? Il modello 730 precompilato 2025 potrebbe non essere corretto e riservare l’amara sorpresa di un debito IRPEF non dovuto.
Sebbene la dichiarazione precompilata rappresenti una semplificazione importante per i contribuenti, è bene prestare particolare attenzione in caso di situazioni particolari.
La gestione delle spese sanitarie, specialmente in presenza di rimborsi, può presentare delle complessità e comportare l’obbligo per il contribuente di modificare i dati indicati nel 730 online.
Spese sanitarie rimborsate, quando è ammessa la detrazione nel modello 730
In linea generale, le spese sanitarie danno diritto a una detrazione IRPEF del 19 per cento sulla parte che eccede la franchigia di 129,11 euro.
La condizione essenziale per fruire di tale agevolazione è che le spese siano rimaste effettivamente a carico del contribuente. Questo significa che se una spesa è stata integralmente rimborsata, non può essere detratta.
Una regola sulla quale però è necessario soffermarsi in maniera approfondita, soprattutto guardando alla casistica sempre più frequente di rimborsi erogati da casse sanitarie nei confronti di lavoratori dipendenti.
Come indicato nelle istruzioni per la compilazione del modello 730/2025 dell’Agenzia delle Entrate, le spese sanitarie rimborsate si considerano comunque a carico del contribuente e, quindi, detraibili, qualora i contributi o i premi versati per la copertura sanitaria non abbiano generato alcun beneficio fiscale (cioè non siano stati detraibili dall’imposta o deducibili dal reddito complessivo).
È ad esempio il caso delle spese sanitarie rimborsate da assicurazioni sanitarie stipulate dal datore di lavoro (o ente pensionistico), con o senza trattenuta a carico del dipendente. Una condizione verificabile al punto 444 della propria Certificazione Unica.
Al contrario, se i contributi o i premi che hanno permesso il rimborso delle spese sanitarie hanno già dato diritto a una detrazione fiscale o sono stati deducibili dal reddito complessivo, allora le spese sanitarie rimborsate non possono essere ulteriormente detratte.
In altre parole, non è possibile godere di un “doppio beneficio fiscale” sulla stessa somma.
Rimborsi nel 2024 e spese sanitarie sostenute in anni passati, rischio alto di errori nel 730 precompilato
Conoscere le regole generali è fondamentale per analizzare il caso specifico dei rimborsi erogati nel 2024 relativi a spese sanitarie sostenute in anni passati.
Sul punto è una FAQ disponibile sul portale dedicato alla precompilata 2025 a evidenziare che l’Agenzia delle Entrate, non essendo a conoscenza se le spese rimborsate siano state effettivamente detratte dal contribuente nelle precedenti dichiarazioni dei redditi, le espone nella dichiarazione precompilata tra i redditi da assoggettare a tassazione separata.
Questi rimborsi sono indicati nel rigo M3 con il codice 1 del Modello 730 o nel rigo RM8 del Modello Redditi.
La logica è che, se le spese sono state detratte in passato, il rimborso rappresenta un “recupero” di un beneficio fiscale già goduto e va quindi tassato.
Ed è in questo caso che spetta al contribuente dire l’ultima.
Spese rimborsate non portate in detrazione, 730/2025 da modificare
Nello specifico, se le spese rimborsate non sono state detratte (del tutto o in parte) nelle precedenti dichiarazioni dei redditi, oppure se il contribuente ha già detratto le spese sostenute al netto dei relativi rimborsi, è possibile e soprattutto necessario modificare la dichiarazione precompilata.
In questi casi, si può ridurre o eliminare l’importo dei rimborsi indicati tra i redditi da assoggettare a tassazione separata, poiché non costituiscono un reddito da tassare, e quindi evitare l’aggravio di un debito IRPEF di fatto non dovuto.
Le regole cambiano se invece nell’anno di sostenimento, le spese sanitarie sono state effettivamente detratte.
In questo caso le somme rimborsate andranno indicate tra i redditi soggetti a tassazione separata, generando un debito d’imposta da versare mediante F24 o trattenuta in busta paga.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Spese sanitarie rimborsate, attenzione al 730 precompilato: come evitare di pagare più IRPEF