Sostenibilità ecologica e sociale imprese: l’obiettivo è la crescita della filiera tecnologica green

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

La sostenibilità ambientale e sociale passa anche per la crescita della tecnologia green. Bisogna spingere l'Europa e l'Italia verso lo sviluppo di questa filiera. Le nuove risorse derivanti dalla rimodulazione del PNRR sostengono l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Lo ha detto il Ministro delle Imprese Adolfo Urso alla presentazione del Secondo Rapporto Annuale dell’EsgCultureLAB presso Adnkronos il 29 novembre 2023

Sostenibilità ecologica e sociale imprese: l'obiettivo è la crescita della filiera tecnologica green

Lo sviluppo della filiera tecnologica green è fondamentale per la sostenibilità ambientale, ma anche sociale del Paese. L’Europa deve muoversi in questa direzione.

A sottolinearlo è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), Adolfo Urso, nel corso del suo intervento alla presentazione del Secondo Rapporto Annuale dell’EsgCultureLAB nella giornata del 29 novembre 2023.

Sostenibilità ambientale e transizione ecologica sono strettamente collegate alla sostenibilità sociale e produttiva. Sono diversi gli interventi intrapresi in quest’ottica, si veda ad esempio la modifica al dossier sull’euro 7 o quello sul packaging.

La rimodulazione delle risorse del PNRR, in favore dello sviluppo delle imprese, favorirà gli interventi in questa direzione.

Sostenibilità ecologica e sociale imprese: l’obiettivo è la crescita della filiera tecnologica green

Si è svolta nella mattinata di oggi, 29 novembre 2023, a Roma, presso il Palazzo dell’Informazione di Adnkronos, la presentazione del Secondo Rapporto Annuale dell’EsgCultureLAB a cui ha partecipato anche Informazione Fiscale.

L’evento dal titolo “Le nuove sfide della sostenibilità” ha visto protagonista la trasformazione sostenibile, spaziando dagli obiettivi dell’Agenda 2030 ai temi della parità di genere e dell’attrazione dei giovani talenti, con particolare attenzione al ruolo delle aziende e al contributo delle Istituzioni. Un focus sui risultati dell’indagine nazionale e le esperienze di grandi aziende e organizzazioni a cura di Eikon Strategic Consulting Italia in collaborazione con il Gruppo Adnkronos.

Come sottolineato da Enrico Giovannini, Direttore scientifico ASVIS, dal punto di vista dello sviluppo sostenibile l’Italia si trova troppo indietro. Solo 8 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 hanno visto dei miglioramenti, 6 addirittura sono più indietro rispetto al 2010.

Serve dunque, un’importante accelerazione a partire dal fondo per il clima, dove devono essere investite maggiori risorse.

A parlare di sostenibilità è stato anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale ha sottolineato l’impegno del Governo su tale fronte.

Una delle questioni fondamentali secondo il Ministro è la crescita della filiera tecnologica green.

“La prossima trilaterale con Italia, Francia e Germania si svolgerà nella seconda metà di gennaio a Parigi sulla tecnologia green perché siamo convinti che proprio su questa tecnologia è necessario che l’Europa si muova affinché ci sia la possibilità di far crescere una filiera, a cominciare dai pannelli fotovoltaici in Europa, per evitare di installare anche in Italia nei prossimi anni esclusivamente pannelli cinesi.

Siamo convinti che occorra coniugare la sostenibilità ambientale e la transizione ecologica alla sostenibilità sociale e produttiva del sistema europeo.”

In merito a tali necessità il Ministro ha ricordato i recenti interventi con un impatto significativo:

“quello relativo all’euro 7, dove abbiamo garantito la salvaguardia del motore endotermico nei prossimi anni e quello che riguarda il packaging dove abbiamo garantito la salvaguardia dell’economia circolare italiana cioè quella del riciclo, fondamentale per quanto riguarda la nostra industria e anche per la sostenibilità ambientale del nostro continente.”

E su questa linea specifica il Ministro il Governo si è mosso sia per quanto riguarda la Legge di Bilancio 2024, con le misure dedicate alla imprese, sia per quanto riguarda la riprogrammazione dei fondi del PNRR attraverso lo strumento del Repower EU.

Nuove risorse in arrivo a sostegno delle imprese italiane

La ridistribuzione delle risorse del PNRR, quindi, consente di destinare maggiori risorse alle imprese nei prossimi due anni per il sostegno alla transizione ambientale e digitale, in aggiunta a quelle previste dalla Manovra economica.

“È significativo che siano stati attribuiti al sistema delle imprese largamente inteso 12,4 miliardi di euro in più da questa riprogrammazione.”

Di questi 12,4 miliardi:

  • 2,4 sono destinati al Ministero dell’Agricoltura a sostegno delle imprese agricole, nello specifico per impianti di energia rinnovabile per l’autoconsumo;
  • 10 miliardi al MIMIT per i diversi interventi in favore delle imprese.

Risorse che si aggiungono a quelle precedentemente stanziate dal PNRR, 27 miliardi, e in parte già impiegate (il 34 per cento).

“una massa imponente di risorse per il sistema industriale che è particolarmente predisposto all’innovazione tecnologica.”

Nella Manovra 2024, poi, ha aggiunto il Ministro, ci sono circa altri 5 miliardi di euro destinati alle imprese, a fronte delle altre più significative a sostegno del lavoro, ad esempio per il taglio del cuneo fiscale.

Risorse destinate ai contratti di sviluppo (400 milioni in più), ai programmi IPCEI (1,3 miliardi in più), alla microelettronica (1,3 miliardi in più), alla nuova sabatini (150 milioni), alla nuova ZES unica (1,8 miliardi) e al fondo per la sostenibilità, che contribuirà a finanziare una legge quadro su intelligenza artificiale, una sulla space economy e una sulla blue economy.

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