Nel Decreto-Legge n. 25 del 14 marzo 2025, convertito con modificazioni dalla Legge 9 maggio 2025 viene istituita la figura del social media e digital manager per la gestione della comunicazione digitale degli enti pubblici

Il Decreto-Legge n. 25/2025 sulle Pubbliche Amministrazioni, convertito con modificazioni dalla Legge 9 maggio 2025, n. 69, introduce novità rilevanti in materia di personale e organizzazione all’interno delle amministrazioni pubbliche.
Tra le disposizioni contenute nel testo, è prevista l’istituzione della figura del social media e digital manager, con l’obiettivo di strutturare e rafforzare la comunicazione digitale degli enti pubblici, inclusi i canali social.
La misura è contenuta nel nuovo comma 9-novies dell’articolo 4 del decreto.
Si tratta di un intervento finalizzato ad aggiornare la gestione della comunicazione istituzionale alla luce dei cambiamenti avvenuti nel panorama digitale, anche in coerenza con le linee guida sulla digitalizzazione e sulla trasparenza nella Pubblica Amministrazione.
Il “profilo” del social media manager pubblico secondo il decreto PA
Il provvedimento specifica che ogni amministrazione può individuare, nel rispetto dei vincoli di bilancio, uno o più profili professionali con competenze in materia di comunicazione, social media e tecnologie digitali.
Tali figure, denominate social media e digital manager, dovranno garantire una gestione adeguata dei canali digitali istituzionali, compresi i social network.
La norma chiarisce che l’individuazione di questi profili può avvenire attraverso il personale già in servizio, se in possesso delle competenze richieste, oppure tramite nuove assunzioni, a condizione che non comportino nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
È espressamente indicato che le amministrazioni devono operare a “invarianza di risorse”, come specificato nel successivo comma 9-decies.
In questa prospettiva, è ipotizzabile che la nuova figura possa coincidere, almeno in alcuni casi, con profili già esistenti nell’Ente, come quello di “istruttore direttivo funzionario comunicazione e gestione eventi”, che svolge funzioni analoghe nell’ambito della comunicazione istituzionale e della gestione della presenza digitale. Ciò permetterebbe di valorizzare competenze interne e facilitare l’adeguamento organizzativo previsto dal decreto.
Competenze digitali e ruolo strategico nella comunicazione pubblica
Il profilo individuato dovrà possedere competenze in materia di comunicazione istituzionale, social media, tecnologie digitali e strumenti di intelligenza artificiale applicabili alla PA.
Il ruolo si configura come parte integrante delle funzioni di comunicazione e informazione verso l’esterno, in attuazione dei principi di trasparenza e accessibilità dell’azione amministrativa.
Non si tratta di una nuova figura contrattuale, ma di un profilo professionale che le amministrazioni possono definire nel proprio assetto organizzativo, in base alle esigenze interne e agli obiettivi di comunicazione.
I limiti della misura per il social media manager nella PA
La norma è immediatamente applicabile, ma resta subordinata al principio dell’invarianza della spesa.
Questo significa che le amministrazioni potranno avvalersi del social media manager nei limiti delle risorse già disponibili, senza costi aggiuntivi. Non è previsto un percorso unico per l’individuazione della figura: ciascun ente potrà adottare le modalità più coerenti con il proprio ordinamento e con la propria dotazione organica.
L’efficacia della misura sarà quindi legata, in larga parte, alla capacità delle singole amministrazioni di integrare le competenze digitali all’interno delle strutture già esistenti, o di bandire eventuali concorsi con profili adeguati, laddove le condizioni lo permettano.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Social media manager anche nella PA. Possibili nuove assunzioni