Rivalutazione pensioni 2026: le tabelle INPS con l’aumento

Francesco Rodorigo - Pensioni

Nel 2026 le pensioni sono rivalutate dell’ 1,4 per cento. Nella circolare dell'INPS le tabelle con tutti gli importi ufficiali

Rivalutazione pensioni 2026: le tabelle INPS con l'aumento

In arrivo un leggero aumento per gli importi delle pensioni nel 2026.

Come indicato dal MEF, la rivalutazione annuale provvisoria per il prossimo anno è dell’1,4 per cento.

In anticipo rispetto agli anni scorsi, è arrivata dall’INPS l’attesa circolare annuale, nella quale l’Istituto fa il punto sulle operazioni di perequazione necessarie per il pagamento delle prestazioni previdenziali e assistenziali nel 2026.

Nel documento di prassi sono riportate anche tutte le varie tabelle con gli importi.

Rivalutazione pensioni 2026: le tabelle INPS con l’aumento

Nella circolare n. 153/2025, l’INPS fornisce tutti i dettagli sulle operazioni effettuate in relazione alla rivalutazione delle pensioni e dei trattamenti assistenziali per il 2026.

Nel documento di prassi, pubblicato in anticipo rispetto a quanto accaduto negli anni passati, l’INPS recepisce l’indice definitivo di rivalutazione per il 2024, pari allo 0,8 per cento, come indicato dal decreto del Ministero dell’Economia del 19 novembre scorso. Il valore è lo stesso indicato provvisoriamente e, pertanto, per il 2026 non è dovuto alcun conguaglio a titolo di rivalutazione, in quanto già pienamente erogata.

L’INPS riporta quindi i valori definitivi per il 2025, ricordando che l’importo del trattamento minimo viene preso come base anche per l’individuazione dei limiti di riconoscimento delle prestazioni collegate al reddito.

Decorrenza 1° gennaio 2025Trattamento minimo pensioni lavoratori dipendenti e autonomi Assegno vitalizio
Importo mensile 603,40 euro 343,97 euro
Importo annuo 7.844,20 euro 4.471,61 euro

Lo stesso decreto del MEF, inoltre, ha individuato anche l’indice di perequazione provvisorio per il 2026, stabilito nella misura dell’1,4 per cento. Di seguito i valori provvisori che saranno applicati nel 2026.

Decorrenza 1° gennaio 2026 Trattamento minimo pensioni lavoratori dipendenti e autonomi Assegno vitalizio
Importo mensile 611,85 euro 348,79 euro
Importo annuo 7.954,05 euro 4.534,27 euro

Dal 2025, ricordiamo, è tornata la rivalutazione piena degli assegni. Il meccanismo di indicizzazione per l’adeguamento all’inflazione è infatti tornato quello in vigore prima dei discussi tagli del 2023 e del 2024.

Anche per il 2026, quindi, l’indicizzazione delle pensioni viene effettuata secondo lo schema organizzato su tre fasce di reddito:

  • 100 per cento per i trattamenti fino a 4 volte il trattamento minimo;
  • 90 per cento per quelli tra 4 e 5 volte il minimo;
  • 75 per cento per quelli superiori a 6 volte il minimo.

Nessuna penalizzazione, dunque, per gli assegni oltre 4 volte il minimo INPS.

Alla luce di tali novità, la rivalutazione 2026 è riconosciuta come indicato in tabella.

Dal 1° gennaio 2026 Fasce di importo Percentuale indice perequazione da attribuire Aumento del Fasce di importo
Fino a 4 volte il Trattamento Minimo 100 1,4 per cento fino a 2.413,60
Tra 4 e 5 volte il TM 90 1,26 per cento da 2.413,61 a 3.017
Oltre 5 volte il TM 75 1,05 per cento oltre 3.017,01

Come si traduce tale aumento sugli importi degli assegni in pagamento?

Di seguito una simulazione dell’aumento sulla base di una rivalutazione all’1,4 per cento.

Il trattamento minimo INPS, oggi a 603,40 euro, aumenterà di circa 8 euro. Incrementi modesti anche per le pensioni di importo superiore. Per un assegno di 900 euro si avrà un aumento di circa 12 euro, mentre per una pensione da 1.200 euro di circa 16 euro.

Per le pensioni fino a 4 volte il minimo INPS, quindi 2.413,6 euro, c’è come detto la piena rivalutazione. Oltre tale soglia (e fino a 3.017 euro) l’incremento si ridimensiona (all’1,26 per cento). Una pensione da 2.500 euro ad esempio verrà rivalutata di circa 34 euro.

Rivalutazione modesta anche per le pensioni di importo oltre 5 volte il trattamento minimo INPS (oltre 3.017 euro). Ad esempio un assegno da 3.500 euro riceverà aumenti per circa 46 euro mensili.

Per quanto riguarda l’aumento delle pensioni minime, anche nel 2026 è prevista la rivalutazione straordinaria, che scende però dal 2,2 all’1,3 per cento secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2025, per un aumento effettivo di circa 3 euro sul 2025.

Incremento massimo mensile 2026 (art. 1, comma 310, Legge n. 197/2022, come modificato dall’art. 1, comma 177, della Legge di Bilancio 2025)
Trattamento Minimo Percentuale incremento Incremento massimo riconosciuto Importo massimo riconosciuto
611,85 euro 1,3 7,95 euro 619,80 euro

Dopo la sospensione per il 2025, dal 2026 torna ad essere effettuata la rivalutazione degli assegni per i residenti all’estero con un assegno superiore al trattamento minimo INPS.

La rivalutazione delle prestazioni assistenziali

L’indice di rivalutazione si applica anche alle prestazioni a carattere assistenziale.

L’adeguamento degli importi riguarda pertanto anche la pensione sociale, con l’assegno che passa a 450,17 euro, e l’assegno sociale, portato a 546,24 euro.

La perequazione, sia definitiva per il 2025 che previsionale per il 2026, si applica anche alle pensioni e agli assegni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti. Rispetto al 2025 i limiti di reddito per il diritto alle pensioni di invalidità civile sono aumentati dell’1,3 per cento.

Tutte le tabelle con gli importi del trattamento minimo, delle prestazioni assistenziali e i limiti reddituali per il diritto alle diverse prestazioni collegate al reddito sono indicati nelle tabelle fornite nell’allegato n. 2 alla circolare, disponibile di seguito.

INPS - Circolare n. 153 del 19 dicembre 2025 - Allegato 2
Rivalutazione pensioni 2026 - Tabelle

Per quanto riguarda i requisiti anagrafici, l’INPS ricorda che nel 2026 l’età di accesso alla pensione di vecchiaia e all’assegno sociale resta fissata a 67 anni e che questo limite è stato applicato per il rinnovo nei casi previsti.

Un valore destinato a cambiare dal 2027, quando scatterà l’aumento di un mese. Salirà poi di altri 2 mesi dal 2028 secondo quanto previsto dal disegno di legge di Bilancio 2026 in fase di approvazione.

Come di consueto, nel documento di prassi l’INPS fornisce anche il calendario con le date di pagamento delle pensioni mese per mese.

Pagamento pensioni 2026 Giorno disponibilità valuta
- Poste Banche
gennaio 3 5
febbraio 2 2
marzo 2 2
aprile 1 1
maggio 2 4
giugno 1 1
luglio 1 1
agosto 1 3
settembre 1 1
ottobre 1 1
novembre 2 2
dicembre (con tredicesima) 1 1

Per tutti gli altri dettagli si rimanda al testo integrale della circolare INPS n. 153/2025, disponibile di seguito.

INPS - Circolare n. 153 del 19 dicembre 2025
Rinnovo delle pensioni, delle prestazioni assistenziali e delle prestazioni di accompagnamento alla pensione per il 2026

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