Revisione dell’IRPEF: le ultime novità sulla riforma fiscale 2023 ai microfoni di Giornale Radio

Nuovo appuntamento per Informazione Fiscale ai microfoni di Giornale Radio. La giornalista Rosy D'Elia è intervenuta nella trasmissione 120 minuti del 9 marzo con le ultime novità sulla riforma fiscale 2023, in particolare la revisione dell'IRPEF

Revisione dell'IRPEF: le ultime novità sulla riforma fiscale 2023 ai microfoni di Giornale Radio

Nell’ultimo appuntamento di Informazione Fiscale ai microfoni di Giornale Radio si parla della riforma fiscale 2023 che arriverà in Consiglio dei Ministri probabilmente entro la prossima settimana.

Nella puntata di “120 Minuti”, la trasmissione condotta da Vicky Mangone in onda nella mattinata del 9 marzo, la giornalista Rosy D’Elia ha fatto il punto sulle ultime novità, in particolare sull’intervento di revisione dell’IRPEF, l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Il primo passo sarà la presentazione della legge delega in Consiglio dei Ministri entro la metà mese. Secondo le anticipazioni, una delle ipotesi di intervento riguarda la riduzione delle aliquote degli scaglioni che passerebbero da 4 a 3.

Revisione dell’IRPEF: le ultime novità sulla riforma fiscale 2023 ai microfoni di Giornale Radio

Nel classico appuntamento radiofonico del giovedì mattina di Informazione Fiscale con la trasmissione di Vicky Mangone, 120 Minuti, l’argomento è quello della riforma fiscale 2023.

Nella puntata in onda il 9 marzo su Giornale Radio, la giornalista Rosy D’Elia ha riepilogato gli interventi allo studio del Governo, tra cui le modifiche alle aliquote e agli scaglioni di reddito e la revisione del sistema delle tax expenditures.

Entro metà marzo, quindi nell’arco della prossima settimana, dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri la legge delega che fornirà lo schema di partenza per la revisione del sistema fiscale.

“Una revisione che in realtà non è una novità perché il progetto era già stato avviato dal Governo precedente, ma la corsa della riforma si è bloccata con la crisi politica della scorsa estate.”

L’urgenza di rimettere mano al sistema fiscale è stata sottolineata anche da Bruxelles, un promemoria specificato anche nell’ultimo scambio sulla Legge di Bilancio.

Il Governo è al lavoro ma nel frattempo ci sono già le prime anticipazioni. Un primo intervento dovrebbe riguardare l’IRPEF, cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

“Un intervento che tocca una platea di persone molto ampia e un volume molto importante se pensiamo che nel 2022 l’IRPEF ha avuto un valore di circa 205 miliardi di euro su un totale di 544 miliardi di entrate tributarie.”

Dato il peso e la rilevanza, dunque, si tratta di un’operazione molto delicata.

Dato che l’IRPEF è un’imposta progressiva, l’ipotesi è quella di una riduzione delle aliquote degli scaglioni da 4 a 3, quindi con una riorganizzazione delle aliquote attuali.

“Anche questa non è una novità, nel senso che il sistema attuale è giovanissimo, il precedente Governo ha riorganizzato le aliquote e gli scaglioni a partire dal 2022 per cui siamo passati da 5 a 4.”

Dopo diversi anni con un sistema bloccato a su 5 aliquote, dunque, si è passati ad uno con 4 e ora si potrebbero ridurre ulteriormente, con l’obiettivo finale, dichiarato dal Governo, di una riduzione dell’imposizione fiscale.

“Non solo vengono riorganizzate le aliquote e le fasce di reddito, ma la riorganizzazione dovrebbe portare anche dei benefici per i cittadini e le cittadine.”

Riforma fiscale 2023: tra le ipotesi anche la revisione delle tax expenditures

Data la difficoltà, soprattutto dal punto di vista delle risorse, di mettere in pratica queste modifiche, l’idea del Governo è anche quella di una revisione delle tax expenditures.

“Questo è un altro tema caldo quando si parla di riforma fiscale. Si tratta delle spese fiscali, cioè quelle agevolazioni che vanno a ridurre i prelievi per i cittadini.”

Si tratta, quindi, di tutte le detrazioni, le deduzioni e i vari sconti che però andrebbero riorganizzati e razionalizzati.

“Le somme potrebbero essere utilizzate, poi, per ridurre in maniera più strutturale l’imposta da versare, quindi slegandola da singole agevolazioni.”

Ad ogni modo siamo ancora nel campo delle ipotesi in quanto si attende il testo della legge delega e anche quello sarà solo il primo passo.

La riforma non riguarderà solamente l’IRPEF, dato che l’obiettivo è quello di un riordino complessivo del sistema fiscale.

“Si interverrà anche sull’IRES, sull’IVA ma sarà anche l’occasione per il Governo di mettere in pratica delle novità di cui ha parlato fin dalla campagna elettorale, come ad esempio il quoziente familiare o la flat tax.”

Le possibilità, dunque, sono molte, sia dal punto di vista tecnico che da quello delle scelte politiche.

“Noi attendiamo la legge delega in Consiglio dei Ministri per capire quali sono le prime direzioni indicate.”

L’attesa per vedere in pratica le novità è ancora lunga, si tratta dell’inizio di un percorso e la prima tappa è la presentazione della legge delega entro metà mese.

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