Rapporti di lavoro: disoccupazione al minimo dal 2014, oltre 500.000 occupati in più rispetto al 2022

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

I nuovi dati ISTAT sull'occupazione mostrano una significativa ripresa del mercato del lavoro italiano. Dopo il calo registrato a luglio, l’occupazione torna a crescere con oltre 59.000 nuovi lavoratori, soprattutto dipendenti a termine. Scende il tasso di disoccupazione e il numero di persone in cerca di lavoro. Rispetto ad agosto 2022 gli occupati superano il mezzo milione

Rapporti di lavoro: disoccupazione al minimo dal 2014, oltre 500.000 occupati in più rispetto al 2022

Nel mese di agosto 2023 aumentano gli occupati, diminuiscono i disoccupati e gli inattivi restano sostanzialmente stabili.

Questa la sintesi dei dati diffusi ieri, 2 ottobre, dall’ISTAT in relazione al mercato del lavoro italiano. I numeri di agosto mostrano, rispetto al mese precedente, un aumento dell’occupazione che coinvolge oltre 59.000 lavoratori e lavoratrici. A crescere sono soprattutto i rapporti a termine.

Il tasso di disoccupazione scende al 7,3 per cento, ai minimi dal 2009, così come il numero di persone in cerca di lavoro in tutte le classi d’età. Il numero di inattivi resta pressoché invariato.

Rispetto ad agosto 2022 sono oltre 500.000 i nuovi occupati. Il tasso di occupazione si riposiziona sul record storico dello scorso giugno ma resta alto il divario tra uomini e donne.

Rapporti di lavoro: disoccupazione al minimo dal 2014, oltre 500.000 occupati in più rispetto al 2022

L’ISTAT, l’Istituto nazionale di Statistica, il 2 ottobre 2023 ha pubblicato il nuovo rapporto con i dati su occupazione e disoccupazione in Italia aggiornati al mese di agosto.

Il dato saliente è la crescita record dell’occupazione, con il tasso che si attesta ai valori massimi già raggiunti lo scorso giugno, raggiungendo il 61,5 per cento.

Dopo il calo registrato a luglio, infatti, i dati di agosto mostrano un aumento dell’occupazione dello 0,3 per cento, pari a 59.000 nuovi lavoratori e lavoratrici, che, come si legge nel rapporto ISTAT, è dovuta soprattutto all’aumento dei dipendenti assunti con contratto di lavoro a termine.

Aumentano, dunque, gli occupati e calano i disoccupati. La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (meno 3,2 per cento, circa 62.000 persone) coinvolge sia uomini sia donne e riguarda tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,3 per cento, ai minimi da oltre 14 anni.

A restare pressoché invariato rispetto al mese precedente il numero dei soggetti inattivi tra i 15 e i 64 anni, cioè le persone che non fanno parte della forza lavoro, non classificate come occupate o disoccupate. Un valore che, invece, è in calo se confrontato con i dati di agosto 2022.

Se mette a confronto il trimestre giugno-agosto 2023 con quello precedente (marzo-maggio 2023), i dati mostrano un aumento del livello di occupazione pari allo 0,5 per cento, che si traduce in 129.000 nuovi occupati. Rispetto ad agosto 2022 la crescita totale è pari ad oltre mezzo milione di occupati.

Occupazione in Italia: resta alto il divario tra uomini e donne

Quelli del rapporto ISTAT sono, dunque, dati incoraggianti per quanto riguarda il mercato del lavoro italiano. Dati accolti favorevolmente dal Governo, come sottolineato dalla stessa Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni su Facebook:

“Favorire le condizioni per chi crea lavoro è il faro della nostra azione di governo e sono felice della fiducia che le imprese stanno riponendo in noi. I nuovi dati sull’occupazione, diffusi dall’Istat, ci incoraggiano a fare ancora di più. Avanti così per far correre l’Italia.”

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, inoltre ha sottolineato il fatto che i nuovi lavoratori potranno beneficiare di una delle misure chiave della prossima Legge di Bilancio, il taglio del cuneo fiscale.

“Siamo sulla strada giusta: ora premiamo chi lavora con il taglio strutturale al cuneo fiscale.”

La crescita dei rapporti stabili premia, dunque, il meccanismo dei bonus assunzione, che agevolano i datori di lavoro che impiegano specifiche categorie lavoratori.

Nonostante i segnali di recupero, restano però alcune criticità. In primo luogo la scarsa partecipazione al mondo del lavoro di giovani e donne, sebbene siano state messe in campo apposite agevolazioni, come il bonus assunzione donne e l’incentivo per i NEET under 30.

Inoltre, anche se nel confronto tra luglio e agosto 2023 l’occupazione femminile è aumentata più di quella maschile, resta troppo ampio il divario con gli uomini. Il tasso di occupazione, infatti, si attesta rispettivamente al 52,5 per centro e al 70,5 per cento.

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