Polizze catastrofali: chi deve assicurarsi entro il 1° ottobre?

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Scadenza in arrivo per la stipula di polizze catastrofali. Le imprese di medie dimensioni sono chiamate a rispettare l'obbligo entro il 1° ottobre

Polizze catastrofali: chi deve assicurarsi entro il 1° ottobre?

Passata la scadenza per le grandi imprese ora tocca a quelle di medie dimensioni: l’obbligo di stipulare una polizza catastrofale scatta a fine mese.

Entro il 1° ottobre le medie imprese dovranno dotarsi di una polizza a copertura dei danni per calamità naturali ed eventi catastrofali (CAT NAT). Chi sono i soggetti obbligati e quali sono i beni da coprire con la nuova assicurazione obbligatoria?

l mancato rispetto dell’obbligo di stipula delle polizze catastrofali incide sull’accesso agli incentivi riconosciuti alle imprese.

Polizze catastrofali: chi deve assicurarsi entro il 1° ottobre?

L’obbligo di stipula delle polizze catastrofali è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 e rivisto sul fronte delle tempistiche dal decreto legge n. 39/2025. Un adempimento che impone alle imprese di adottare un’apposita assicurazione a copertura dei danni per calamità naturali ed eventi catastrofali, comunemente nota appunto come “polizza catastrofale” (CAT NAT).

L’adempimento riguarda le imprese in possesso di determinati beni utilizzati nell’esercizio della propria attività. Ad essere obbligati sono, in sintesi, i soggetti costituiti, in forma societaria o individuale, che svolgono attività:

  • dirette alla produzione di beni o di servizi;
  • commerciale;
  • intermediaria nella circolazione dei beni;
  • di trasporto per terra, per acqua o per aria;
  • bancaria o assicurativa.

L’obbligo assicurativo è scattato definitivamente lo scorso giungo nei confronti delle grandi imprese e a breve sarà il turno di quelle di medie dimensioni.

Il 1° ottobre 2025 segna, infatti, il termine ultimo per la stipula di una polizza catastrofale nei confronti di queste ultime. Ultimi giorni a disposizione, quindi, per adeguarsi alla nuova disciplina. Per le piccole e micro imprese, invece, c’è ancora tempo: la scadenza è fissata al 31 dicembre.

In caso di mancato adempimento non sono previste sanzioni pecuniarie né altre tipologie di penalità diretta. Come chiarito dal MIMIT, però, gli effetti si riscontrano nella fruizione di contributi, sovvenzioni e altre agevolazioni finanziate da fondi pubblici

Le imprese senza una polizza catastrofale nonostante l’obbligo, quindi, non possono accedere a determinati incentivi. L’obbligo di assicurazione diventa pertanto un requisito per l’accesso alle agevolazioni. L’elenco degli incentivi di competenza della DGIAI subordinati alla stipula della polizza a copertura dei danni catastrofali è stata fornita dal Ministero e comprende:

  • Contratti di sviluppo;
  • Interventi di riqualificazione destinati alle aree di crisi industriale ai sensi della Legge 181/89;
  • Regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione (Nuova Marcora);
  • Sostegno alla nascita e allo sviluppo di start up innovative in tutto il territorio nazionale (Smart & Start);
  • Agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare;
  • Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa;
  • Mini contratti di sviluppo;
  • Agevolazioni alle imprese per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale;
  • Sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI;
  • Finanziamento di start-up;
  • Supporto a start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica.

Di conseguenza, per le domande da parte delle medi imprese presentate a partire dal 2 ottobre, l’adempimento dell’obbligo assicurativo dovrà sussistere ed essere verificato anche in occasione dell’erogazione delle agevolazioni concesse.

Polizze catastrofali: quali sono le medie imprese?

Quali sono le imprese che possono essere categorizzate come “medie”?

Ai fini dell’individuazione dei criteri dimensionali il decreto n. 39/2025 fa riferimento alla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea del 6 maggio 2003. Pertanto si considerano medie imprese quelle che rientrano nei seguenti parametri:

  • Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 50.000.000 euro;
  • Numero medio dei dipendenti durante l’esercizio: fino a 250.

L’obbligo di assicurazione, ricordiamo, non riguarda i piccoli imprenditori di cui all’art. 2202 del Codice Civile né i professionisti e i lavoratori autonomi.

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