Pensioni, ultime news: a gennaio importi più bassi per un errore dell’INPS

Guendalina Grossi - Pensioni

Nel mese di Gennaio quasi 100 mila pensionati hanno ricevuto assegni più bassi per un errore dell'INPS. A Febbraio arriveranno i rimborsi.

Pensioni, ultime news: a gennaio importi più bassi per un errore dell'INPS

Nel mese di Gennaio circa 100 mila pensionati hanno ricevuto assegni più bassi per via di un errore dell’INPS.

A renderlo noto è stata la Spi Cgil su segnalazione di un suo iscritto che ha denunciato l’accaduto.

Già dal mese di Febbraio, dunque, l’INPS rimborserà i contribuenti inserendo la parte mancante dell’importo nei nuovi assegni pensionistici.

Intanto il Presidente dell’Istituto previdenziale,Pasquale Tridico, ha reso noto che vorrebbe introdurre un fondo che possa consentire alle donne e ai giovani precari di avere in futuro una pensione integrativa attraverso una defiscalizzazione più importante rispetto a quella dei fondi complementari.

Pensioni, ultime novità: importi più bassi per il mese di gennaio

Gli importi delle pensioni di circa 100 mila pensionati sono stati più bassi a causa di un errore dell’INPS.

Questo perché i beneficiari del bonus Poletti si sono visti annullare per sbaglio dall’Istituto previdenziale tale bonus, che non è stato applicato sul conguaglio del 2020 con una conseguente diminuzione dell’assegno.

L’errore è avvenuto a causa di una detrazione delle cifre previste da quell’aumento nel 2019, con una conseguente errata rivalutazione per il 2020.

In pratica quando l’INPS ha calcolato la stima per l’anno successivo, effettuando così il conguaglio, non ha tenuto conto di questo aumento ed è da qui che è derivato l’errore.

L’INPS ci ha tenuto comunque a spiegare che il rimborso avverrà già a partire dal mese di Febbraio 2020.

Pensioni, ultime novità: la proposta di Tridico

Il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, durante la sua audizione in commissione parlamentare sugli Enti gestori previdenziali, ha spiegato la sua idea ovvero quella di creare un fondo integrativo pubblico a capitalizzazione a vantaggio soprattutto di giovani precari e donne.

Questo dovrebbe consentire ai giovani precari e alle donne di avere in fututro una pensione integrativa attraverso una defiscalizzazione più importante rispetto a quella dei fondi complementari.

Il fondo integrativo secondo l’idea di Tridico dovrebbe essere gestito direttamente dall’INPS, in modo tale da abbattere i costi che sarebbe sicuramente più elevati con una gestione da parte dei privati.

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