Pensioni 2020: quota 41 si farà, ma la precedenza va alla proroga dell’Opzione donna

Guendalina Grossi - Pensioni

Il Sottosegretario al lavoro ha dichiarato che quota 41 entrerà in vigore per tutti, ma nel 2020 la precedenza l'avrà la proroga dell'opzione donna. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

Pensioni 2020: quota 41 si farà, ma la precedenza va alla proroga dell'Opzione donna

Il Sottosegretario al lavoro, Claudio Durigon, durante un’intervista ha dichiarato che il Governo Conte intende estendere quota 41 a tutti i lavoratori, in modo tale da consentire loro di andare in pensione anticipata una volta versati 41 anni di contributi, a prescindere dall’età anagrafica.

Prima di farlo però il Governo si assicurerà di prorogare nuovamente l’opzione donna che va a tutelare le lavoratrici, consentendo loro di andare in pensione anticipata una volta compiuti, 58 anni nel caso delle lavoratrici dipendenti e 59 anni nel caso di quelle autonome, e dopo aver versato almeno 35 anni di contributi.

Ciò vuol dire che per tutto il 2020 quota 41 non verrà introdotta, e che per l’estensione di questa misura a tutti i contribuenti bisognerà attendere probabilmente il 2021.

Riforma delle pensioni: quota 41 verrà estesa a tutti, ma non nel 2020

Durante un’intervista al programma "In Onda" su La7 il Sottosegretario al lavoro ha annunciato che quota 41 verrà introdotta per tutti, ma prima che questo avvenga il Governo deve pensare a prorogare nuovamente l’opzione donna in modo tale da agevolare e tutelare le lavoratrici.

Il Governo, infatti, intende confermare l’opzione donna per tutto il 2020, visti i notevoli risultati raggiunti con la proroga del 2019.

Grazie alla suddetta proroga, infatti, circa 15.000 donne sono andate in pensione anticipatamente con un assegno di importo medio mensile pari a 1.000 euro.

Durigon ha inoltre chiarito che il Governo sta pensando ad un modo per riconoscere delle maggiorazioni alle donne. Nella Legge di Bilancio 2020 ci dovrebbe essere, infatti, il riconoscimento di bonus di contributi figurativi di sei mesi, o di un anno, per ogni figlio.

Pensioni: i commenti di Durigon su quota 100

Subito dopo aver spiegato le intenzioni future del Governo in tema di riforma previdenziale, il Sottosegretario al lavoro, ha voluto rispondere anche ai sindacati in merito alle critiche mosse a quota 100.

I sindacati suppongono che la suddetta misuri non superi la Legge Fornero, ma Durigon ci ha tenuto a chiarire che quota 100 ha concesso a molti lavoratori di andare in pensione anticipata.

Ovviamente la platea dei beneficiari è stata ristretta per via dei paletti imposti, come quello del meccanismo delle finestre d’uscita, ma visti i fondi per riformare il sistema previdenziale il Governo ha dovuto contenere la spesa per quota 100, ha spiegato Durigon.

Il Sottosegretario al lavoro ha concluso dicendo che, dopo anni di Legge Fornero che ha ritardato l’accesso alla pensione per molti lavoratori, prevedere una Quota 100 senza limiti e paletti sarebbe stato impossibile, visti costi elevati che al momento il Paese non può sostenere.

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