ISEE precompilato 2020 accessibile online dal portale INPS: come funziona

Rosy D’Elia - Modello Isee

ISEE precompilato, disponibile online dal 3 febbraio 2020 in via sperimentale. Accesso al portale INPS con credenziali dell'Istituto, CIE, CNS, Spid. Nelle istruzioni per la compilazione della DSU, pubblicate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, come funziona e quali informazioni devono essere auto dichiarate per la DSU online.

ISEE precompilato 2020 accessibile online dal portale INPS: come funziona

ISEE precompilato 2020: disponibile online dal 3 febbraio in via sperimentale sul portale INPS, al percorso “Prestazioni e servizi”-“Tutti i servizi”- “ISEE precompilato”. È possibile accedere alla DSU precompilata autenticandosi con il PIN dell’Istituto, l’identità digitale SPID, la Carta d’Identità Elettronica CIE o quella Nazionale dei Servizi CNS.

Tre diversi tutorial guidano i cittadini nella nuove procedura con istruzioni da seguire passo dopo passo.

Come funziona? A stabilirlo è il Decreto del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, datato 9 agosto 2019 e pubblicato il 4 ottobre in Gazzetta Ufficiale, che fornisce anche le indicazioni per utilizzare la DSU online e i dati che devono essere autodichiarati nelle istruzioni della Dichiarazione Sostitutiva Unica 2020.

Ad introdurre l’ISEE precompilato 2020 nel sistema è il Decreto Legge numero 4 del 2019, che regola Reddito di Cittadinanza e Quota 100. Si attendeva già per settembre 2019. Poi i tempi si sono dilatati e il provvedimento del Ministero del Lavoro ha rappresentato l’ultimo step prima dell’operatività.

L’innovazione del modello ISEE precompilato introduce una DSU online pronta all’uso, ma comunque da integrare.

Nasce sulla falsa riga del modello 730 precompilato e rappresenta un ulteriore passo avanti nel processo di digitalizzazione.

Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali - Decreto del 9 agosto 2019
Scarica il Decreto del 9 agosto 2019 pubblicato il 4 ottobre 2019 in Gazzetta Ufficiale - Serie Generale.

ISEE precompilato 2020, accessibile dal 1° gennaio: come funziona

Con il parere del 20 giugno 2019, l’Autorità Garante della privacy ha approvato il meccanismo delineato da INPS e Agenzia delle Entrate, tranquillizzando i cittadini su eventuali rischi per la protezione dei dati personali.

In ogni caso il metodo tradizionale per presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fine ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente, non va in disuso e i cittadini potranno continuare a seguire la procedura standard.

L’ISEE precompilato 2020 è disponibile dal 1° gennaio: come si legge nel testo del Decreto del Ministero del Lavoro del 9 agosto 2019, che specifica:

“In via sperimentale, la DSU precompilata è resa accessibile ai nuclei familiari che nel triennio 2016-2018 abbiano presentato una DSU all’INPS, in via telematica, direttamente a cura del richiedente, ai sensi dell’art. 10, comma 6, del regolamento ISEE”.

Per accedere alla DSU, elaborata preventivamente dal sistema, è necessario fornire elementi di riscontro riferiti agli altri componenti maggiorenni del nucleo familiare. Come indicato nel messaggio numero 96 del 2020, è necessario utilizzare una delle tipologie di credenziali previste:

  • credenziali dispositive rilasciate dall’INPS con le modalità indicate nella apposita sezione del sito internet dell’Istituto;
  • credenziali rilasciate dall’Agenzia delle entrate con le modalità indicate nella apposita area riservata del sito internet dell’Agenzia (non disponibile durante la fase di sperimentazione);
  • identità SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) di livello 2 o superiore;
  • CNS (Carta Nazionale dei servizi);
  • CIE (Carta di identità elettronica 3.0).

In alternativa è possibile accedere alla DSU precompilata anche tramite un CAF delegato, ma sempre in modalità telematica.

Sul portale INPS disponibili tre tutorial per l’accesso alla DSU precompilata.

ISEE precompilato 2020, accessibile online: i dati da autodichiarare

L’ISEE precompilato 2020 permette ai cittadini di utilizzare una DSU già pronta all’uso, ma non del tutto: ci sono dati, infatti, che non vengono acquisiti ed elaborati preventivamente.

Come si legge nel Decreto del 9 agosto 2019, resta un elenco di informazioni che i cittadini devono inserire.

È necessaria l’autodichiarazione per i seguenti dati:

  • la composizione del nucleo familiare e le informazioni necessarie ai fini della determinazione del valore della scala di equivalenza;
  • l’indicazione di eventuali soggetti rilevanti ai fini del calcolo delle componenti aggiuntive dell’ISEE;
  • la eventuale condizione di disabilità e non autosufficienza dei componenti del nucleo;
  • l’identificazione dell’abitazione del nucleo familiare;
  • il reddito complessivo limitatamente ai casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione ed assenza di certificazione unica trasmessa dai sostituti di imposta ovvero di sospensione degli adempimenti tributari a causa di eventi eccezionali;
  • alcune specifiche componenti reddituali;
  • l’importo degli assegni periodici corrisposti al coniuge e ai figli;
  • l’ammontare dell’eventuale debito residuo per mutui contratti per l’acquisto di immobili;
  • le componenti del patrimonio immobiliare del regolamento ISEE;
  • le componenti del patrimonio mobiliare;
  • le donazioni di cespiti;
  • gli autoveicoli, ovvero i motoveicoli di cilindrata di 500 cc e superiore, nonchè le navi e imbarcazioni da diporto.

L’INPS, se richiesto dal dichiarante, può procedere al precaricamento di alcune voci sulla base dei dati acquisiti nell’anno precedente:

  • composizione del nucleo familiare;
  • eventuale condizione di disabilità e non autosufficienza;
  • abitazione del nucleo familiare;
  • assegni periodici corrisposti al coniuge o ai figli;
  • possesso di autoveicoli, navi, imbarcazioni.

Dopo una lunga gestazione, già nel 2018 l’ISEE precompilato avrebbe dovuto vedere la luce, il 1° gennaio parte la fase sperimentale di questa innovazione. Ma c’è ancora strada da fare per completare il processo di digitalizzazione e semplificazione.

Le istruzioni del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per utilizzare l’ISEE precompilato 2020.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Istruzioni per la compilazione della DSU aggiornate al 2020
Scarica le istruzioni complete per la compilazione della DSU aggiornate al 2020.

ISEE precompilato 2020, accessibile online: come funziona

Ma come funziona nella pratica l’ISEE precompilato 2020? A fornire istruzioni è l’INPS.

Innanzitutto al dichiarante si richiede l’inserimento degli elementi di riscontro, sottoposti al controllo preliminare dell’Agenzia delle Entrate, e la compilazione dei modelli base.

Un’apposita funzione permette di precaricare le informazioni riportate nell’ultima DSU.

Dopo aver fornito i primi dati e gli elementi di riscontro, l’utente ottiene una ricevuta di presentazione protocollata, ma non l’ISEE.

Per il completamento della DSU e il conseguente calcolo dell’ISEE è necessario portare a termine il processo previsto:

  • dati auto dichiarati ed elementi di riscontro inseriti vengono trasmessi in via telematica al sistema informativo dell’ISEE, che richiede all’Agenzia delle Entrate l’esito del controllo sugli elementi di riscontro;
  • se il riscontro è positivo per tutti i componenti, l’Agenzia delle Entrate trasmette all’INPS i dati che possiede, ovvero i dati precompilati, che costituiscono l’oggetto della precompilazione;
  • infine i dati precompilati devono poi essere accettati o modificati dal dichiarante che, inoltre, deve indicare ancora altri dati da auto dichiarare.

Solo alla fine di questo processo l’ISEE viene calcolato e reso disponibile.

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