FIS 2022: chiarimenti dall’INPS sulle causali errate nelle domande

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

L'INPS tramite il messaggio n. 2089 del 17 maggio 2022 indica le procedure per la gestione degli errori nelle domande di FIS inviate dal 1° gennaio al 31 marzo. In caso di causali errate, alla luce della riforma introdotta dalla Legge di Bilancio, sarà garantita la conservazione degli atti e l'accesso al trattamento.

FIS 2022: chiarimenti dall'INPS sulle causali errate nelle domande

FIS 2022, l’INPS chiarisce le modalità di gestione delle domande trasmesse dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 che riportano errori di compilazione, relativi in particolare alle causali.

Alla luce delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022, sono stati riscontrati diversi errori nelle domande di accesso all’assegno erogato dal FIS, il Fondo di integrazione salariale.

Con il fine di garantire la conservazione degli atti e l’accesso ai trattamenti, gli operatori INPS adotteranno tre soluzioni relative a tre diverse ipotesi.

Dalla richiesta per una causale ordinaria con allegata una relazione tecnica diversa, alle aziende con più o meno di 15 dipendenti che hanno sbagliato nel riportare la causale straordinaria, il documento pubblicato dall’INPS fornisce quindi le istruzioni operative.

Infine per ridurre gli errori l’INPS ha inserito un alert nella procedura di trasmissione delle domande per l’assegno.

FIS 2022: chiarimenti dall’INPS sulle causali errate nelle domande

Con il messaggio n. 2089 del 17 maggio 2022, l’INPS comunica che per molte domande di accesso all’assegno di integrazione salariale erogato dal FIS sono state segnalati errori, in particolare relativamente alle causali.

Le domande in questione sono nello specifico quelle inviate dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 e tra i motivi alla base degli errori vi sono le novità apportate dalla Legge di Bilancio 2022, la quale ha introdotto la possibilità di accedere agli assegni del FIS, Fondo integrazione salariale, anche alle aziende con meno di 15 dipendenti.

L’Istituto, insieme al Ministero del Lavoro, specifica alcune soluzioni per consentire l’accesso ai trattamenti a chi ne ha diritto. In particolare, si sofferma su tre ipotesi di gestione:

  • i datori di lavoro hanno sbagliato la compilazione della domanda inviando un’istanza per causale ordinaria con scheda causale diversa;
  • errore nel riportare la causale straordinaria per aziende con meno di 15 dipendenti;
  • errore nel riportare la causale straordinaria per aziende sopra i 15 dipendenti.

Per ognuna di queste ipotesi l’INPS ha specificato diverse soluzioni per gestire adeguatamente le domande.

Per tutelare al meglio imprese e lavoratori, inoltre, viene richiesta la massima partecipazione dei datori di lavoro per apportare le modifiche richieste.

FIS 2022: gestione nel caso di errore nel riportare la causale ordinaria

Soffermiamoci quindi sulle tre casistiche illustrate dall’INPS.

La prima ipotesi di errore delle domande per l’assegno del fondo di integrazione salariale riguarda le causali ordinarie.

Sono riconducibili a questa ipotesi tutti i casi in cui il datore di lavoro abbia sbagliato ad allegare la scheda causale, allegando ad esempio una relazione tecnica relativa ad un’altra fattispecie.

In questo caso gli operatori di sede devono svolgere la raccolta e il controllo di informazioni e dati sulla base degli elementi rilevanti riportati nella scheda tecnica allegata alla domanda, anche se diversa dal quella richiesta.

Nel caso in cui fosse strettamente necessario sarà possibile attivare un ulteriore controllo della documentazione con il datore di lavoro.

FIS 2022: errore nel riportare la causale straordinaria per aziende sotto i 15 dipendenti

La seconda ipotesi riguarda il caso in cui il datore di lavoro di un’azienda con meno di 15 dipendenti, in riferimento al semestre precedente alla domanda, abbia fatto richiesta per l’assegno di integrazione salariale per una causale straordinaria ma:

  • ha allegato una scheda causale relativa a una causale ordinaria;
  • ha giustificato, nella scheda allegata, tale crisi facendo riferimento esclusivamente alla pandemia da Covid-19.

Nel primo caso, gli operatori di sede dovranno comportarsi come previsto per l’errore nelle causali ordinarie, cioè effettuare l’istruttoria della domanda sulla base degli elementi presenti nella scheda tecnica allegata. Se necessario è possibile avviare ulteriori controlli con il datore di lavoro.

Nel secondo caso, invece, gli operatori di sede devono avviare un supplemento istruttorio, chiedendo ai datori di lavoro di integrare la documentazione presentata e quindi specificare se la crisi derivante dalla pandemia sia riconducibile ad una causale ordinaria oppure ad una straordinaria.

FIS 2022: errore nel riportare la causale straordinaria per aziende sopra i 15 dipendenti

L’ultima ipotesi prevista dall’INPS nel messaggio n. 2089 del 2022 riguarda i casi in cui il datore di lavoro di un’azienda con più di 15 dipendenti abbia inviato la domanda per ricevere l’assegno di integrazione salariale per una causale straordinaria e abbia:

  • allegato una scheda relativa a una causale ordinaria;
  • giustificato, nella scheda, tale crisi facendo riferimento esclusivamente alla pandemia da Covid-19;
  • allegato una scheda relativa a una causale straordinaria.

Il primo caso verrà gestito allo stesso modo delle ipotesi precedenti e cioè seguendo il criterio di prevalenza della scheda tecnica allegata sulla causale richiesta, anche se diversa, e attivando ulteriori controlli se necessario.

Il secondo caso viene trattato con le stesse modalità previste per le imprese con meno di 15 dipendenti, avviando supplementi istruttori per verificare se la situazione di crisi derivante dalla pandemia sia riconducibile a motivazioni ordinarie o straordinarie. Nel caso in cui sia riconducibile ad una ordinaria si procederà adottando il criterio di prevalenza previsto.

Infine, nell’ultimo caso le domande saranno respinte in quanto essendo una causale che fa riferimento alla cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) cade sotto la competenza del Ministero del Lavoro e non dell’INPS.

In questo caso gli operatori di sede comunicano al datore di lavoro che viste le dimensioni dell’azienda la concessione di trattamenti per causali straordinarie fa capo al Ministero.

Inoltre, l’Istituto comunica che è stato inserito un apposito alert nella procedura di trasmissione delle domande per l’AIS da parte delle aziende con più di 15 dipendenti per ridurre gli errori.

INPS - Messaggio n. 2089 del 17 maggio 2022
Assegno di integrazione salariale erogato dal Fondo di integrazione salariale. Chiarimenti relativi alle domande presentate dal 1° gennaio 2022 al 31 marzo 2022

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