Decreto Bollette 2023: le novità fiscali e contro il caro energia ai microfoni di Giornale Radio

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Nuovo appuntamento per Informazione Fiscale ai microfoni di Giornale Radio. La giornalista Rosy D'Elia è intervenuta nella trasmissione 120 minuti del 31 marzo con le ultime novità sul nuovo decreto bollette 2023 con le misure contro il caro energia e in materia di tregua fiscale

Decreto Bollette 2023: le novità fiscali e contro il caro energia ai microfoni di Giornale Radio

Il nuovo Decreto Bollette 2023 è il focus dell’appuntamento radiofonico di Informazione Fiscale con il programma 120 Minuti, di Vicky Mangone.

Nella puntata in onda su Giornale Radio giovedì 30 marzo 2023, la giornalista Rosy D’Elia ha riepilogato in pochi minuti le principali novità sulle misure previste.

Dal rinnovo per il bonus sociale per lo sconto sulle bollette di luce e gas delle famiglie con redditi bassi a quello dei crediti di imposta per le imprese per il 2° trimestre 2023, passando per altri interventi di natura fiscale.

Decreto Bollette 2023: le novità contro il caro energia ai microfoni di Giornale Radio

Nell’ultimo appuntamento di Informazione Fiscale ai microfoni di Giornale Radio si parla del Decreto Bollette 2023.

Nella puntata di “120 Minuti”, la trasmissione condotta da Vicky Mangone in onda nella mattinata del 30 marzo, la giornalista Rosy D’Elia ha fatto il punto sulle ultime novità relative alle misure introdotte per contrastare il caro energia.

Il decreto è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 marzo, proprio a ridosso della scadenza della fine del mese, che segna la fine di alcuni bonus e agevolazioni previsti dalla Legge di Bilancio 2023 per quanto riguarda il contrasto al caro energia.

Inoltre, tale termine segna anche la scadenza per l’accesso ad alcuni strumenti della tregua fiscale.

“Il testo è ancora atteso in Gazzetta Ufficiale, ma il Governo ha annunciato le novità su questi due fronti con un comunicato stampa.”

In particolare, verranno prorogati i bonus energia per le imprese, per le spese di gas ed energia elettrica, fino al 30 giugno in caso di aumento dei prezzi oltre il 30 per cento.

Viene confermato poi fino a giugno il taglio dell’IVA al 5 per cento per il teleriscaldamento e, per le famiglie, il bonus sociale, cioè le agevolazioni sulle bollette che spettano entro una determinata soglia di reddito, cioè un valore ISEE fino a 15.000 euro, così come previsto dalla Legge di Bilancio.

“Ci sono delle conferme in questo decreto ma anche delle novità. In particolare per quanto riguarda il cosiddetto nuovo bonus riscaldamento, che viene rinnovato per le utenze domestiche a prescindere dal valore ISEE per ottobre, novembre e dicembre 2023.”

Anche in questo caso verrà riconosciuto in caso di prezzo del gas oltre delle soglie che saranno poi stabilite.

“Il valore sarà determinato in base alle zone climatiche, quindi differenziato per territori.”

Decreto Bollette 2023: le novità contro il caro energia ai microfoni di Giornale Radio

Il Decreto Bollette introduce anche diverse novità per quanto riguarda il fisco, in particolare la tregua fiscale.

“Viene riscritto in più punti il calendario della tregua fiscale. Quello più importante per vicinanza temporale è la riscrittura della data del 31 marzo, cioè sarà possibile anche oltre questa data beneficiare della sanatoria degli errori formali e del ravvedimento speciale.”

Nel caso della sanatoria degli errori formali il termine passa al 31 ottobre, mentre per quanto riguarda il ravvedimento speciale la scadenza per poterne beneficiare passa al 30 settembre.

“Si tratta in ogni caso di una proroga lunga per l’accesso ai benefici. Da quanto emerso, però, dalle bozze, il termine ultimo dei pagamenti restano fissati alle date originali, il 31 marzo 2024 per gli errori formali e il 20 dicembre 2024 per il ravvedimento.”

Ad ogni modo per l’ufficialità su queste altre date si attende la pubblicazione del testo sulla Gazzetta Ufficiale.

“Vengono prorogate anche altre tre scadenze del calendario della tregua fiscale, fissate inizialmente al 30 giugno e che passano al 30 settembre. Parliamo della definizione agevolata delle liti pendenti, della conciliazione agevolata e della rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione.”

Anche in questi casi, dunque, c’è un margine più ampio per beneficiare delle agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio.

“In più, a sorpresa sul fronte fiscale, sono state inserite delle cause di non punibilità per i reati fiscali. In particolare per omessi versamenti e indebita compensazione.”

In questi casi la punibilità non scatta quando tali violazioni vengono definite correttamente e le somme interamente pagate.

“Questa novità sta già facendo molto discutere, e ci sarà da vedere i prossimi sviluppi per capire a livello operativo come si procederà.”

Appuntamento al prossimo giovedì alle ore 9:50 con 120 Minuti e Informazione Fiscale, in diretta su Giornale Radio.

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