Il DURF è il documento che attesta la regolarità fiscale delle imprese. Come si ottiene, quando serve e cos'è: le istruzioni nel dettaglio

Introdotto dal decreto fiscale n. 124/2019, il DURF è anche nel 2025 il documento necessario per attestare la regolarità delle imprese dal punto di vista del versamento delle ritenute dei propri dipendenti.
Con il debutto della patente a crediti il suo utilizzo è tornato a essere centrale, ed è quindi bene soffermarsi nel dettaglio sui casi in cui è necessario richiedere il rilascio del certificato di regolarità fiscale.
Il DURF interessa nello specifico committenti, appaltatori e subappaltatori che, in caso di opere o servizi di importo complessivo annuo superiore a 200.000 euro, sono chiamati a richiederne il rilascio per dimostrare per l’appunto di essere in regola con gli obblighi relativi al versamento delle ritenute dei dipendenti.
Il fine ultimo di quello che è stato anche definito come il “DURC fiscale” è di contribuire al contrasto ai fenomeni di omesso o insufficiente versamento di ritenute fiscali, anche mediante indebita compensazione.
DURF: cos’è, chi deve richiederlo e quando
Il decreto legge n. 124/2019 ha introdotto una serie di nuovi adempimenti in materia di appalti e subappalti di importo superiore a 200.000 euro e in caso di prevalente utilizzo di manodopera.
I sostituti d’imposta che affidano il compimento di una o più opere o servizi a un’impresa, tramite contratti di appalto, subappalto, affidamento o altri rapporti negoziali, presso le sedi di attività del committente e con l’utilizzo di beni strumentali di quest’ultimo - o ad esso riconducibili - sono tenuti a richiedere il rilascio della copia degli F24 relativi al versamento delle ritenute trattenute ai lavoratori impiegati nell’opera o nel servizio da parte dell’impresa appaltatrice, affidataria o subappaltatrice.
L’impresa appaltatrice o affidataria e le imprese subappaltatrici sono tenute a trasmettere al committente (per le imprese subappaltatrici, anche all’impresa appaltatrice), entro i cinque giorni lavorativi successivi alla scadenza del versamento delle ritenute un elenco dei lavoratori, identificati tramite codice fiscale, impiegati nel mese precedente per l’esecuzione dei lavori affidati al committente. Un documento dettagliato, all’interno del quale è necessario indicare anche le ore di lavoro, l’importo della retribuzione corrisposta e il dettaglio delle ritenute eseguite per ciascun lavoratore.
Una serie di adempimenti che viene meno per le imprese appaltatrici o affidatarie che richiedono e ottengono il DURF, il certificato rilasciato dall’Agenzia delle Entrate.
I requisiti per il rilascio del DURF
Il DURF, necessario anche per la patente a crediti, consente quindi di dimostrare di essere in regola con gli obblighi relativi al versamento delle ritenute dei lavoratori impiegati in opere e servizi.
Permette di comunicare al committente la sussistenza dei seguenti requisiti, nell’ultimo giorno del mese precedente a quello della scadenza prevista per il versamento delle ritenute:
- attività avviata da almeno tre anni;
- regolarità da almeno tre anni con gli obblighi dichiarativi;
- aver eseguito, nel corso dei periodi d’imposta cui si riferiscono le dichiarazioni dei redditi presentate nell’ultimo triennio, complessivi versamenti registrati nel conto fiscale per un importo non inferiore al 10 per cento dell’ammontare dei ricavi o dei compensi risultanti dalle dichiarazioni medesime;
- non avere iscrizioni a ruolo o accertamenti esecutivi o avvisi di addebito affidati agli agenti della riscossione relativi alle imposte sui redditi, all’imposta regionale sulle attività produttive, alle ritenute e ai contributi previdenziali per importi superiori a 50.000 euro, per i quali i termini di pagamento siano scaduti e siano ancora dovuti pagamenti o non avere provvedimenti di sospensione. Sono escluse le somme oggetto di piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza.
Come richiedere il DURF. Modello e istruzioni
Dal punto di vista operativo, per il rilascio del DURF è necessario presentare l’apposito modulo all’Ufficio competente in base al domicilio fiscale del richiedente, tramite l’apposito modello.
La richiesta può essere presentata personalmente o tramite soggetto delegato. In quest’ultimo caso il soggetto delegato deve essere munito di formale delega da consegnare unitamente alla richiesta del certificato.
Diverse le vie a disposizione per l’invio del modello del DURF. Si può procedere:
- mediante il servizio consegna documenti e istanze presente nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate. Se la richiesta è presentata tramite soggetto delegato, il modulo deve essere sottoscritto con firma digitale dal delegante oppure, nel caso sia sottoscritto con firma autografa, deve essere allegata una fotocopia del documento di identità del soggetto che firma il modello. L’istanza e i relativi documenti devono essere inoltrati tramite la funzionalità “Upload Documenti” selezionando come Ufficio destinatario la Direzione Provinciale territorialmente competente;
- mediante consegna diretta all’Ufficio territoriale competente. In questo caso l’Ufficio rilascia la relativa ricevuta;
- mediante raccomandata con avviso di ricevimento all’Ufficio territoriale competente allegando una fotocopia del documento di identità del soggetto che firma il modello;
- mediante posta elettronica certificata specificando nell’oggetto “Richiesta Certificato di sussistenza dei requisiti per imprese appaltatrici”. Il modello deve essere sottoscritto con firma digitale; nel caso sia sottoscritto con firma autografa, deve essere allegata una fotocopia del documento di identità del soggetto che firma il modello. L’indirizzo di posta elettronica certificata a cui dovrà essere inoltrata la richiesta è quello della Direzione Provinciale territorialmente competente.
I grandi contribuenti devono, invece, inoltrare la richiesta esclusivamente alla Direzione regionale territorialmente competente.
Il certificato è disponibile dal terzo giorno lavorativo di ogni mese e ha validità di 4 mesi.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: DURF: cos’è e come si ottiene il certificato di regolarità fiscale