Contributi e premi INAIL, niente rinvio del secondo acconto: scadenza il 30 novembre 2023 per tutte le partite IVA

Contributi e premi INAIL restano esclusi dal rinvio e dalla possibilità di rateizzazione del secondo acconto dovuto. Questa una delle specifiche contenute all'articolo 4 del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2024, che lascia quindi inalterata la scadenza del 30 novembre 2023 per tutte le partite IVA

Contributi e premi INAIL, niente rinvio del secondo acconto: scadenza il 30 novembre 2023 per tutte le partite IVA

Non slitta la scadenza del secondo acconto di contributi previdenziali e premi INAIL.

Per tutte le partite IVA, e quindi anche per quelle con ricavi o compensi fino a 170.000 euro, il termine di versamento resta ancorato alla data del 30 novembre 2023.

Questa una delle specifiche contenute all’articolo 4 del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2024 che, nel prevedere il rinvio e la rateizzazione del secondo acconto IRPEF, lascia inalterati i termini di versamento dei premi per l’assicurazione obbligatoria e dei contributi previdenziali.

Contributi e premi INAIL, niente rinvio del secondo acconto: scadenza il 30 novembre 2023 per tutte le partite IVA

Diversi i paletti previsti dal decreto legge n. 145/2023 in merito alla possibilità di rinvio e rateizzazione del secondo acconto delle imposte dovute dai titolari di partita IVA.

La norma disciplinata dall’articolo 4, che interesserà esclusivamente i soggetti IRPEF, sarà limitata al 2023 e si applicherà ai titolari di partita IVA con volume di ricavi o compensi nel 2022 non superiore a 170.000 euro.

Queste le condizioni soggettive delineate ai fini del rinvio del termine canonico del 30 novembre 2023 per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi.

Da evidenziare però che anche sul fronte oggettivo, la novità prevede limiti precisi: dalla possibilità di versare il secondo acconto emerso dalla dichiarazione dei redditi 2023 entro il 16 gennaio 2024, o mediante rateizzazione da concludersi entro il 16 maggio, resteranno escluse le somme dovute a titolo di contributi previdenziali e premi assicurativi INAIL.

Questo quanto previsto nel dettaglio dalla norma, che delinea quindi un calendario “sdoppiato” di scadenze per le partite IVA beneficiarie delle novità.

Riassumendo, per il secondo acconto dell’IRPEF e delle ulteriori imposte emerse dalla dichiarazione dei redditi 2023, la scadenza passa al 16 gennaio del prossimo anno e sarà possibile versare le somme dovute in un massimo di cinque rate, entro il 16 di ciascun mese fino a maggio.

Bisognerà in ogni caso tenere a mente la scadenza del 30 novembre 2023, anche se si rientra nel limite di ricavi o compensi di 170.000 euro, per pagare contributi INPS e premi INAIL.

Dall’esclusione di contributi e premi INAIL ai limiti troppo bassi, Gusmeroli: “è solo il primo passo”. Rinvio del secondo acconto per tutti dal 2024

La previsione di limiti d’accesso ridotti rispetto agli annunci iniziali, così come il calendario differenziato e la scadenza immutata di contributi e premi INAIL, non è passata inosservata agli addetti ai lavori.

Il rischio, secondo chi si occupa di gestire la complessa stagione dei versamenti delle imposte, è che si crei un’ulteriore complicazione a danno di professionisti e imprese.

Quel che è certo quindi è che la norma che ha introdotto il rinvio e la rateizzazione del secondo acconto delle imposte per le partite IVA necessita di aggiustamenti, che tuttavia difficilmente arriveranno già per il 2023.

La misura fa infatti i conti con la necessità di reperire risorse di copertura, e non è un mistero che il Governo sia alle prese con una stagione di bilancio complessa proprio sul fronte degli spazio economici a disposizione.

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Con le novità previste dal Decreto fiscale n. 145/2023 “apriamo un varco”, ha evidenziato ai microfoni di Informazione Fiscale l’Onorevole Alberto Gusmeroli della Lega, “padre” della norma che darà il via alla rateizzazione del secondo acconto, intervistato il 19 ottobre nell’ambito del Congresso dei Commercialisti in corso a Torino.

“Finalmente dopo 50 anni imposte si pagano a anno concluso e sul reddito guadagnato. La platea prevede tutti i forfettari, oltre 2 milioni attività economiche, e un numero ulteriore non ancora quantificato”

Pur con tutti i limiti previsti, per l’On. Gusmeroli la rateizzazione del secondo acconto prevista per il 2023 rappresenta “un primo passo”, che garantirà “liquidità a tanti artigiani, imprese e liberi professionisti”.

Il secondo passo sarà l’anno prossimo”, ed è quindi dal 2024 che si punta ad estendere le nuove regole di versamento degli acconti a tutti i titolari di partita IVA.

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