Tutto pronto per l'avvio del Conto Termico 3.0. Il decreto MASE pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 settembre 2025 ufficializza l'avvio dei nuovi incentivi per l'efficienza energetica, dal 65 al 100 per cento delle spese

Parte il Conto Termico 3.0.
Il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica firmato il 7 agosto 2025 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 26 settembre e delinea le regole per l’accesso agli incentivi per i lavori di efficientamento energetico.
Con un totale di 900 milioni di euro annui, l’incentivo finanzia i piccoli lavori effettuati su edifici pubblici, su edifici appartenenti all’ambito terziario e sugli edifici residenziali, riconoscendo un bonus fino al 65 per cento, elevabile al 100 per cento per le spese sostenute in relazione agli edifici pubblici nei Comuni fino a 15.000 abitanti.
L’entrata in vigore della versione 3.0 del Conto Termico è prevista il 25 dicembre, ma per fare domanda bisognerà attendere. Entro i 60 giorni successivi il GSE aggiornerà la piattaforma.
Conto Termico 3.0, cos’è e come funziona
Il Conto Termico rientra tra gli incentivi in campo per favorire la riqualificazione energetica degli edifici, pubblici e privati. Non un bonus fiscale, bensì un contributo a sportello richiedibile dalle PA e dai privati tramite il portale del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ed erogato dopo aver presentato domanda e a seguito di specifici controlli.
Queste le peculiarità di un’agevolazione che si affianca all’ecobonus, e che con la struttura prevista dalla versione 3.0 approdata in Gazzetta Ufficiale supera la detrazione fiscale sul fronte della convenienza.
Il decreto pubblicato il 26 settembre 2025 aggiorna le regole per l’accesso agli incentivi, allineandosi alle indicazioni del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima, semplificando le procedure d’acceso ed estendendo le tipologie di lavori e spese ammissibili.
A poterne beneficiare sono le Pubbliche Amministrazioni, così come le imprese e i privati cittadini, per i lavori effettuati su edifici singoli e in condominio. Ammessi anche gli enti del Terzo Settore, equiparate alle amministrazioni pubbliche sul fronte del valore del contributo, che sale al 100 per cento, così come sul fronte delle spese ammesse.
Il Conto Termico 3.0, nuovo bonus fino al 65 per cento per i lavori sugli edifici residenziali
La struttura dell’agevolazione, subordinata a più passaggi preliminari prima dell’ottenimento effettivo del contributo, è stata negli anni ritenuta più idonea ai lavori sugli edifici pubblici e da parte delle imprese.
Si tratta in ogni caso di un’opportunità interessante per i privati intenzionati ad effettuare lavori su edifici residenziali, abitazioni singole e condomini, e con l’avvio dell’edizione 3.0 del Conto Termico è bene valutarne al meglio le potenzialità.
In ambito residenziale, l’articolo 8 del decreto MASE specifica che rientrano nell’incentivo del Conto Termico, nella misura massima del 65 per cento, i lavori di efficientamento energetico effettuati su edifici o unità immobiliari esistenti, dotati di impianto di climatizzazione.
La categoria di interventi ammessi è ampia.
A titolo di esempio, sarà possibile ottenere il bonus a fondo perduto per l’installazione di impianti di climatizzazione dotati di pompa di calore, elettrici o a gas, per l’installazione di sistemi ibridi, per la sostituzione di scaldacqua elettrici e a gas con scaldacqua a pompa di calore, così come per l’installazione di impianti solari termici.
Conto Termico 3.0 per gli interventi sugli edifici privati. Tabella di sintesi
Tipologia di spesa | Requisiti |
---|---|
Pompe di Calore | Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con nuove pompe di calore (elettriche o a gas) che usano energia geotermica, idrotermica o aerotermica. Se la potenza termica utile è superiore a 200 kW, è obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore |
Sistemi Ibridi o Bivalenti | Sostituzione dell’impianto esistente con sistemi ibridi (factory made) o bivalenti accoppiati a una pompa di calore. Se la potenza termica utile è superiore a 200 kW, è obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore |
Generatori a Biomassa | Sostituzione dell’impianto di climatizzazione con un generatore alimentato a biomassa (inclusi sistemi ibridi/bivalenti). Riguarda anche riscaldamento di serre e fabbricati rurali, produzione di calore per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento/raffreddamento. Se la potenza termica utile è superiore a 200 kW, è obbligatoria la contabilizzazione del calore |
Impianti Solari Termici | Installazione di sistemi solari termici (anche per solar cooling) per acqua calda sanitaria, integrazione al riscaldamento, calore di processo o immissione in reti di teleriscaldamento/raffreddamento. Se la superficie del campo solare è superiore a 100 m è richiesta l’installazione di sistemi di contabilizzazione del calore |
Scaldacqua a Pompa di Calore | Sostituzione di scaldacqua elettrici e a gas con scaldacqua a pompa di calore. Allaccio al Teleriscaldamento: Interventi di sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale con l’allaccio a una rete di teleriscaldamento efficiente |
Microcogenerazione | Sostituzione (totale, parziale o funzionale) dell’impianto di climatizzazione invernale con unità di microcogenerazione alimentate da fonti rinnovabili |
Per tutti gli interventi dove è incentivata la contabilizzazione del calore, il soggetto responsabile deve trasmettere al GSE i dati sull’energia termica prodotta e utilizzata annualmente.
Nel Conto Termico 3.0 anche le spese per la dismissione dell’impianto
Tra le spese ammesse al contributo rientrano anche l’IVA addebitata come costo da parte del fornitore o installatore, così come le spese legate all’esecuzione dell’intervento.
Si tratta in pratica dei costi sostenuti per lo smontaggio e la dimissione dell’impianto, per la fornitura e posa in opera delle apparecchiature, così come per le opere idrauliche e murarie realizzate per collegare i nuovi impianti alle utenze.
Agevolabili, in aggiunta, i costi legati all’installazione dei sistemi di contabilizzazione e alla dotazione del nuovo libretto di impianto, ma anche i costi sostenuti per le prestazioni professionali legate alla realizzazione degli interventi (costi per la redazione delle diagnosi energetiche e dell’APE per gli edifici oggetto di intervento).
I passaggi prima dell’avvio: decreto in vigore dal 25 dicembre, entro i 60 giorni successivi il via alle domande
Rimandando al testo del decreto per ulteriori approfondimenti, è bene specificare che la pubblicazione del decreto è solo il primo passo per l’avvio del Conto Termico 3.0.
Come detto, l’entrata in vigore del provvedimento è fissata al 25 dicembre, 90 giorni dopo l’approdo in Gazzetta Ufficiale. Poi la palla passerà nelle mani del GSE, che entro i 60 giorni successivi dovrà aggiornare la procedura per fare domanda.
L’accesso al Conto Termico avverrà esclusivamente per via telematica tramite il Portale del GSE, compilando la scheda-domanda.
Si potrà fare domanda a consuntivo (Accesso Diretto), ossia dopo aver sostenuto le spese rispettando il termine di novanta giorni dalla data di conclusione dell’intervento. Ammessa la dilazione dei pagamenti: i privati potranno saldare il conto anche successivamente, in un periodo superiore ai 120 giorni previsti di base per le PA, a patto che l’ultima quota pagata superi il 10 per cento della spesa sostenuta.
Per interventi di piccole dimensioni, come l’installazione di generatori fino a 35 kW e sistemi solari fino a 50 m, è prevista una richiesta semplificata, precompilando la scheda-domanda qualora si installino componenti con caratteristiche garantite contenute nel catalogo degli apparecchi domestici pubblicato dal GSE.
Solo le Pubbliche Amministrazioni e le ESCO potranno presentare domanda anche prima dell’esecuzione dei lavori, prenotando quindi l’incentivo prima della realizzazione dell’intervento.
In allegato il testo del decreto MASE.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Conto Termico 3.0, il decreto arriva in Gazzetta Ufficiale: bonus fino al 65 per cento per i privati