Cedolino pensione ottobre 2025: in quali casi spetta un importo più alto?

Francesco Rodorigo - Pensioni

Manca poco al pagamento della pensione di ottobre. I dettagli sull'importo erogato dall'INPS sono contenuti nel cedolino: in alcuni casi l'importo sarà maggiore rispetto al solito

Cedolino pensione ottobre 2025: in quali casi spetta un importo più alto?

Come accade ogni mese, anche il cedolino pensione di ottobre 2025 è messo a disposizione dall’INPS online sul portale istituzionale.

Il documento fornisce una panoramica degli elementi che hanno un impatto sulla cifra finale dell’assegno e spiega in dettaglio il valore della pensione accreditata.

All’interno del cedolino, infatti, sono riepilogate le trattenute IRPEF, le operazioni di conguaglio e gli altri fattori che hanno contribuito a determinare l’importo finale del trattamento a cui si ha diritto.

Con la pensione di ottobre alcuni pensionati e pensionate potrebbero ottenere un importo maggiore: sono infatti ancora in corso i conguagli IRPEF legati al modello 730/2025.

Inoltre, saranno visibili gli eventuali arretrati della quattordicesima per chi ne ha fatto richiesta, non avendola ottenuta a luglio, e non ha ancora ricevuto le somme spettanti.

Cedolino pensione ottobre 2025 disponibile online

L’assegno della pensione di ottobre sarà in pagamento dal primo giorno del mese proprio come indicato dall’INPS nel calendario dei pagamenti.

La data dell’accredito è la stessa sia per chi riceve l’importo da Poste Italiane sia per chi ha scelto di affidarsi alle banche. Tutti i pensionati e le pensionate, pertanto, riceveranno la pensione da mercoledì 1° ottobre.

Come ogni mese, tutti gli elementi che hanno un ruolo determinante nel calcolo della mensilità possono essere consultati attraverso il cedolino pensione INPS, l’apposito servizio disponibile online sul sito dell’Istituto.

I pensionati e le pensionate possono visualizzare i dati e le informazioni sugli importi ricevuti tramite il servizio dedicato disponibile sul portale istituzionale e accessibile con le seguenti credenziali:

  • PIN rilasciato dall’INPS;
  • SPID di livello 2 o superiore;
  • Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
  • Carta nazionale dei servizi (CNS).

Si ricorda che il PIN INPS non è più attivo dal 2020, ed è rimasto a disposizione solamente dei cittadini e delle cittadine italiane che risiedono all’estero e non possiedono un documento di riconoscimento italiano.

Cedolino pensione ottobre 2025: in quali casi spetta un importo più alto?

Il cedolino della pensione offre, dunque, la panoramica dei vari elementi che hanno un impatto sul calcolo dell’importo della pensione.

Per alcuni pensionati e pensionate l’importo di ottobre potrebbe essere sarà più alto del solito, questo perché, come anticipato, anche nel corso del prossimo mese continueranno le operazioni di conguaglio legate al modello 730/2025.

Chi ha inviato la dichiarazione dei redditi a fine luglio o ad agosto e ha diritto ad un eventuale rimborso IRPEF, riceverà infatti le somme spettanti con la pensione di ottobre.

Ricordiamo che chi, invece, invia il 730 a settembre, quindi a ridosso della scadenza, otterrà l’eventuale rimborso spettante a novembre. Allo stesso modo, se dalla dichiarazione risulta un debito, le somme saranno trattenute.

Un altro elemento che potrebbe portare ad un aumento dell’importo della pensione di ottobre è l’eventuale accredito degli arretrati della quattordicesima.

Chi non ha ottenuto la somma lo scorso luglio pur avendone diritto, e ha inviato l’apposita domanda di ricostituzione, potrebbe ricevere l’importo spettante ad ottobre se non l’ha già percepito nei mesi precedenti.

Per la rivalutazione delle pensioni si dovrà aspettare gennaio 2026. Gli importi vengono infatti adeguato all’inflazione ad inizio anno. Secondo le stime gli assegni saranno incrementati dell’1,7 per cento.

Per quanto riguarda le detrazioni, come di consueto, l’importo della pensione di ottobre 2025 è determinato anche in base alle trattenute IRPEF e alle trattenute relative alle addizionali regionali e comunali relative al 2024. Queste, infatti, vengono effettuate in 11 rate nell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

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