Cassa integrazione: ore in calo a luglio 2023 ma in aumento nell’edilizia, i dati INPS

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

L'INPS ha pubblicato i dati dell'osservatorio sulla cassa integrazione guadagni aggiornato a luglio 2023. In calo in numero di ore autorizzate rispetto a luglio e allo stesso periodo del 2022. In aumento però nel settore edilizio, per via del caldo e dello stop del superbonus

Cassa integrazione: ore in calo a luglio 2023 ma in aumento nell'edilizia, i dati INPS

Le ore di cassa integrazione autorizzate a luglio 2023 sono in calo sia rispetto ai mesi precedenti che allo stesso periodo di luglio 2022.

A fornire i dati aggiornati è l’ultimo osservatorio dell’INPS in materia, rilasciato il 10 agosto. Se da un lato si registra una minima variazione nella CIGO, dall’altro le altre tipologie di intervento sono in netto calo rispetto ai periodi precedenti.

A far la differenza è il dato sulle ore autorizzate nel settore dell’edilizia, in costante aumento da prima dell’estate. Una tendenza causata principalmente per lo stop del superbonus e per l’emergenza caldo.

Cassa integrazione: ore in calo a luglio 2023 ma in aumento nell’edilizia, i dati INPS

L’INPS ha pubblicato il nuovo osservatorio sulla cassa integrazione guadagni con i dati aggiornati al mese di luglio 2023.

Le ore di cassa integrazione autorizzate complessivamente nello scorso mese di luglio, come si legge nel comunicato stampa del 10 agosto, sono state 28,6 milioni, un numero elevato ma che in realtà ammonta al 2,7 per cento in meno rispetto a giugno e soprattutto segnano un calo del 28,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, cioè luglio 2022, nel nel corso del quale erano state autorizzate 40,1 milioni di ore.

Per quanto riguarda le singole tipologie d’intervento, dai dati diffusi dall’Istituto emerge come ci sia una minima variazione tra le ore di CIGO, cioè la cassa integrazione ordinaria, concesse nei mesi di giugno e luglio 2023, che restano sui 18,5 milioni. A luglio 2022, invece, furono 16 milioni.

Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria (CIGS) si può notare un notevole calo nelle ore autorizzate a luglio, il 34,5 per cento in meno rispetto a quanto autorizzato nello stesso mese dell’anno precedente. In calo anche rispetto a giugno, meno 9,6 per cento.

Inoltre, l’INPS evidenzia come gli interventi di cassa integrazione in deroga (CIGD) autorizzati nel mese di luglio siano stati pari a poco più di 19.000 ore. Il che ha fatto registrare un incremento del 7,2 per cento. Rispetto al dato di luglio 2022, poi, il calo è pari all’88,8 per cento.

Infine, il numero di ore autorizzate nei fondi di solidarietà è in leggero aumento rispetto al mese di giugno, ma in calo del 92,1 per cento rispetto a luglio 2022.

Cassa integrazione: emergenza caldo e superbonus tra le cause dell’aumento nell’edilizia

Se i dati relativi alle ore di cassa integrazione autorizzate a luglio mostrano un calo nel complesso, i numeri relativi al settore edile confermano la tendenza all’aumento degli ultimi mesi e lo stato di sofferenza delle aziende.

Nel complesso le ore di CIGO autorizzate agli operai e agli impiegati a luglio 2023 sono state in totale 2,25 milioni, mentre quelle di giungo raggiungevano i 2,2 milioni e quelle di maggio addirittura 1,5 milioni.

Si tratta di un fenomeno che rappresenta un trend in crescita da prima dell’estate e che si spiega principalmente per l’effetto combinato del caldo estremo e dello stop del superbonus.

Come riportato dal quotidiano IlSole24ore, la Presidente dell’ANCE, Federica Brancaccio ha dichiarato:

“Oltre a questi fattori esterni bisogna aggiungere il ritardo dei pagamenti della pubblica amministrazione. A ciò si aggiungono i ritardi dei pagamenti per il caro materiali che sono ancora fermi in alcuni casi al 2021, in altri a inizio 2022. La crisi di liquidità poi potrebbe mettere in difficoltà imprese e lavoratori.”

Oltre al rallentamento del superbonus bisogna, infatti, considerare anche i giorni di caldo estremo che si sono verificati nel mese di luglio.

Come ricordato anche dall’INPS e dall’Ispettorato del Lavoro, le eccezionali emergenze climatiche rientrano infatti tra gli eventi oggettivamente non evitabili e nel caso di temperature superiori a 35° è possibile richiedere la cassa integrazione guadagni ordinaria, con causale “eventi meteo”.

L’intervento può essere richiesto anche se temperatura effettiva risulta inferiore ma quella percepita è molto elevata. Intervento in questo senso sono arrivati anche dal Governo che ha approvato un nuovo decreto per far fronte all’emergenza caldo introducendo diverse misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in relazione al periodo compreso tra luglio e dicembre 2023.

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