Bonus psicologo 2023: quando si potrà richiedere? Ancora non c’è traccia del decreto attuativo

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Ancora tutto fermo per il bonus psicologo 2023. Dell'atteso decreto attuativo per la richiesta dei fondi, 5 milioni, non c 'è traccia e la procedura resta bloccata. Per il 2024 lo stanziamento è di 8 milioni, pochi visto che i 25 milioni del 2022 hanno coperto appena il 10 per cento delle richieste presentate

Bonus psicologo 2023: quando si potrà richiedere? Ancora non c'è traccia del decreto attuativo

Quando si potrà richiedere il bonus psicologo 2023?

Ancora è impossibile fornire una risposta precisa. Il decreto attuativo, necessario per l’avvio della procedura, è atteso ormai da mesi e senza è tutto fermo.

Il Ministro della Salute aveva annunciato la partenza delle richieste dal mese di giugno, ma così non è stato. Non si sa ancora quando si potrà fare domanda per i 5 milioni stanziati per l’anno in corso dalla Legge di Bilancio 2023.

Per il 2024 le risorse saranno pari a 8 milioni, comunque troppo pochi per soddisfare tutte le richieste, anche se il contributo sarà più alto. I 25 milioni del 2022 hanno coperto appena il 10 per cento delle domande presentate.

Bonus psicologo 2023: quando si potrà richiedere? Ancora non c’è traccia del decreto attuativo

Su che fine abbia fatto il bonus psicologo 2023 ancora non si hanno risposte. All’orizzonte non c’è alcuna data di apertura delle domande e ormai appare improbabile che possa arrivare prima della fine dell’anno.

La procedura attualmente è bloccata. Tutto dipende dalla pubblicazione del decreto attuativo della misura per l’anno in corso, un provvedimento di cui ancora non c’è traccia e senza il quale la macchina non può partire.

Lo scorso marzo, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un’intervista al Sole24Ore aveva dichiarato che il decreto era in via di definizione e che le richieste sarebbero potute partite dal mese di giugno. Una previsione che evidentemente non si è realizzata.

Ad oggi, quindi, non sappiamo quando e come si potrà fare domanda per ricevere il contributo a copertura delle spese per le sessioni di psicoterapia con professionisti iscritti regolarmente nell’elenco degli psicoterapeuti nell’ambito dell’albo degli psicologi.

Nel caso in cui i requisiti rimangano gli stessi della precedente edizione, il bonus si potrà richiedere se residenti in Italia e con un valore ISEE non superiore a 50.000 euro.

La Legge di Bilancio 2023, inoltre, ha previsto un aumento del contributo che è possibile ottenere. L’importo massimo, infatti, passa da 600 a 1.500 euro.

Bonus psicologo: la questione dei fondi a disposizione

Gli ultimi interventi in materia sono arrivati proprio con la scorsa Manovra. E anche se nel testo della Legge di Bilancio 2024 inviato al Senato non si menziona il bonus è nel testo dell’anno scorso che bisogna andare a ricercare le indicazioni di riferimento.

Oltre al citato aumento dell’importo massimo ottenibile con il bonus, la Legge di Bilancio 2023 ha reso strutturale la misura, che quindi non dovrà più essere rinnovata di anno in anno.

La questione principale, però, riguarda i fondi a disposizione. La Manovra dello scorso anno ha tagliato le risorse destinate all’agevolazione, passando dai 25 milioni per il 2022 ai 5 milioni per il 2023. Dal 2024, poi, saranno disponibili 8 milioni di euro.

Resta più di qualche dubbio, quindi, sul numero effettivo di persone che riusciranno ad accedere al contributo. Ricordiamo che nel 2022, con uno stanziamento di 25 milioni di euro, solo una minima parte dei richiedenti è riuscita ad ottenere l’agevolazione per via del numero elevato richieste presentate.

Come specificato dall’INPS nel rapporto annuale su circa 395.000 domande presentate, per il 99 per cento ammissibili al contributo, ne sono state finanziate solo circa 41.600, cioè il 10,5 per cento.

Lo stesso Istituto sottolinea l’efficacia e il successo del bonus e di come questo getti luce su un bisogno preesistente e inespresso, emerso per la prima volta con l’introduzione di questa misura.

Ebbene, se i 25 milioni stanziati per il 2022 sono riusciti ad accogliere solamente 1 richiesta su 10, con un quinto delle risorse sarà impossibile raggiungere l’intera platea di possibili beneficiari. Una platea destinata a restringersi ulteriormente visto il contributo massimo più elevato.

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