Bonus 550 euro 2022-2023: come presentare la domanda di riesame

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Se la domanda per ricevere il bonus 550 euro non è stata accettata dall'INPS è possibile presentare un'istanza di riesame. Si può richiedere utilizzando l'apposita procedura sul sito dell'Istituto

Bonus 550 euro 2022-2023: come presentare la domanda di riesame

L’INPS fornisce le istruzioni su come inviare la domanda di riesame nel caso in cui la richiesta per il bonus 550 euro per i lavoratori e le lavoratrici con contratto part time non sia andata a buon fine.

Come indicato nel messaggio INPS del 5 febbraio, è possibile chiedere il riesame della domanda non accettata utilizzando l’apposita procedura sul sito dell’Istituto.

Gli interessati dovranno presentare una valida motivazione e la relativa documentazione probatoria.

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Bonus 550 euro: come presentare la domanda di riesame

I lavoratori e le lavoratrici con contratto part time hanno avuto tempo fino alla scadenza del 15 dicembre 2023 per inviare la domanda e ricevere il bonus da 550 euro.

Con il messaggio n. 491, pubblicato il 5 febbraio 2024, l’INPS comunica che è possibile consultare l’esito della richiesta inviata ed eventualmente chiedere il riesame della pratica.

L’agevolazione una tantum introdotta nel 2022 dal decreto Aiuti (n. 50/2022), infatti, è stata rinnovata anche per il 2023 dal decreto anticipi (n. 145/2023), che ha previsto il riconoscimento dei 550 euro per tutte le tipologie di contratto part time e non solo per i lavoratori e le lavoratrici con contratto ciclico verticale come nel 2022.

Pertanto, hanno potuto inviare la domanda per il bonus 2022 anche i titolari di contratti part time orizzontale o misto precedentemente esclusi. Hanno, infatti, inviato una domanda per l’agevolazione 2022 e una per quella 2023.

I rapporti di lavoro devono essere stati caratterizzati da una sospensione ciclica dell’attività lavorativa di almeno un mese in via continuativa e compresa tra le 7 e le 20 settimane.

La procedura di verifica delle domande implementata dall’INPS è stata realizzata con l’obiettivo di gestire in modo centralizzato l’istruttoria tramite controlli automatici sui requisiti, sulle incompatibilità e sulle incumulabilità previste dalla norma.

Come sottolineato nel messaggio del 5 febbraio, l’esito della domanda si può consultare accedendo con credenziali SPID, CIE o CNS alla sezione del sito istituzionale “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” e selezionando la prestazione “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico (anno 2022)” e/o “Indennità una tantum per i lavoratori a tempo parziale ciclico (anno 2023)”.

Gli stati di lavorazione e gli esiti delle domande presentate sono disponibili nella sezione “Dati della domanda”, mentre il provvedimento con l’esito e le eventuali motivazioni di reiezione sono presenti nella sezione “Ricevute e provvedimenti”.

INPS - Messaggio n. 491 del 5 febbraio 2024
Indennità una tantum in favore dei lavoratori dipendenti di aziende private titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico nell’anno 2021 e nell’anno 2022. Istanze di riesame

Bonus 550 euro domanda di riesame entro 120 giorni

Nel messaggio del 5 febbraio, dunque, l’INPS fornisce le istruzioni per procedere con un’eventuale domanda di riesame nel caso in cui l’istanza inviata sia stata respinta per non aver superato i controlli relativi all’accertamento dei requisiti previsti.

I lavoratori e le lavoratrici interessate avranno massimo 120 giorni di tempo per proporre il riesame a partire dalla data di pubblicazione del messaggio INPS (5 febbraio) oppure a partire dalla data in cui si viene a conoscenza della reiezione, se successiva.

In allegato al documento l’Istituto fornisce nel dettaglio le motivazioni che possono portare al rifiuto della domanda.

INPS - Messaggio n. 491 del 5 febbraio 2024 - Allegato 1
Dettaglio delle motivazioni di reiezione e la documentazione da allegare per il riesame - domande 2022
INPS - Messaggio n. 491 del 5 febbraio 2024 - Allegato 2
Dettaglio delle motivazioni di reiezione e la documentazione da allegare per il riesame - domande 2023

Per chiedere il riesame della pratica, è necessario cliccare l’apposito pulsanteChiedi riesame” disponibile nella sezioneDati della domanda”, a cui si accede con la stessa procedura indicata in precedenza.

La richiesta di riesame deve essere accompagnata da una motivazione e dalla relativa documentazione, da inviare attraverso il link “Allega documentazione”.

Bonus 550 euro part time, chiarimenti INPS sui requisiti di accesso

L’INPS nel messaggio del 5 febbraio precisa che le Strutture territoriali competenti possono dare esito favorevole anche sulla base della documentazione prodotta dall’interessato per le reiezioni dovute a una mancata o errata valorizzazione dei periodi non interamente lavorati previsti.

Inoltre, ricorda che tra i requisiti di accesso c’è anche quello per cui l’interessato non deve essere titolare di altri rapporti di lavoro dipendente né deve prendere la NASpI o essere titolare di un trattamento pensionistico diretto.

L’INPS evidenzia anche che, per quanto riguarda i lavoratori che nel 2023 hanno presentato la domanda per l’indennità 2022, il controllo relativo al possesso dei requisiti è effettuato non alla data di presentazione della domanda ma alla data del 30 novembre 2022, data originariamente indicata nella circolare n. 115/2022.

Infine, precisa che:

  • in presenza di più rapporti di lavoro, il requisito dei “periodi non interamente lavorati” deve essere soddisfatto all’interno di uno dei rapporti, i quali non possono essere sommati. Non è necessario che il requisito sia soddisfatto su ciascun rapporto di lavoro;
  • per “periodo continuativo di un mese” si intende un arco temporale pari a 4 settimane per la generalità dei lavoratori dipendenti iscritti al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, mentre si intende un periodo pari a 26 giorni per i lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.

Tutti i requisiti previsti, ribadisce l’INPS, devono essere soddisfatti contemporaneamente in almeno un rapporto di lavoro a tempo parziale ciclico, rispettivamente per il 2021 e per il 2022, con lo stesso datore di lavoro.

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