Di quanto aumenta l'importo dell'assegno unico nel 2026? La rivalutazione aggiorna anche i limiti ISEE
In vista del 2026 le famiglie cominciano a pensare alla rivalutazione dell’assegno unico.
Come ogni anno, infatti, anche dal prossimo gli importi riconosciuti dall’INPS saranno adeguati sulla base dell’inflazione.
La rivalutazione degli importi avviene in base alla variazione dell’indice del costo della vita, ossia dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Tale valore è stato stimato nei mesi scorsi all’1,7 per cento ma quello definitivo potrebbe essere più basso. Le ultime proiezioni, infatti, mostrano un valore compreso tra l’1,4 e l’1,5 per cento.
Quali sarebbero gli effetti sull’importo dell’assegno? E come cambierebbero le varie soglie ISEE?
Aumento assegno unico nel 2026: come cambiano gli importi con la rivalutazione
Con l’avvicinarsi del nuovo anno si fa più vicino anche il momento della rivalutazione degli importi dell’assegno unico.
La prestazione INPS riconosciuta alle famiglie con figli a carico, infatti, deve essere adeguata ogni anno in base all’inflazione.
La rivalutazione degli importi, come anticipato, avviene in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.
Negli scorsi mesi le stime erano d’accordo sul valore pari all’1,7 per cento anche se le ultime previsioni lo inquadrano al ribasso, tra l’1,4 e l’1,5 per cento. Per il 2025, ricordiamo, la variazione è stata pari allo 0,8 per cento.
Per la certezza sul valore da utilizzare sarà necessario attendere l’apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, atteso nelle prossime settimane. Un provvedimento atteso anche da pensionati e pensionate che per lo stesso meccanismo si vedranno adeguare l’importo della pensione.
Come cambierebbero gli importi dell’assegno unico applicando tali valori di rivalutazione?
Nel 2025, per effetto dell’ultimo adeguamento, l’importo base della prestazione per figlio minorenne, senza alcuna maggiorazione, parte da un minimo di 57,50 euro, in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 45.939,56 euro, fino a un massimo di 201 euro per chi ha un ISEE fino a 17.227,33 euro.
Di seguito la tabella che simula la rivalutazione degli importi minimi e massimi prendendo in considerazione la variazione dell’1,4 per cento che quella dell’1,7 per cento.
| Importo minimo 2025 | Rivalutazione dell’1,7% | Rivalutazione dell’1,4% | Importo massimo 2025 | Rivalutazione dell’1,7% | Rivalutazione dell’1,4% |
|---|---|---|---|---|---|
| 57,50 | 58,47 | 58,30 | 201 | 204,41 | 203,81 |
*(Importo base della prestazione per figlio minorenne, senza alcuna maggiorazione - Valori in euro)
Come noto, con l’assegno unico le famiglie non ottengono tutte la stessa somma. Il valore della prestazione, infatti, viene determinato sulla base di specifici fattori tra cui il valore ISEE del nucleo familiare.
Ad essere rivalutate secondo tale criterio sono anche le diverse soglie ISEE. Come detto, nel 2025 un ISEE sotto i 17.227,33 euro garantisce l’importo massimo del beneficio. Prendendo come riferimento la variazione dell’1,4 per cento, tale soglia si alzerebbe a 17.468,51 euro.
Stessa operazione per la soglia massima, oltre la quale si ottiene l’importo minimo. Con una rivalutazione dell’1,4 per cento passerebbe da 45.939,56 a 46.582,71 euro.
Di quanto aumentano le maggiorazioni dell’assegno
Ad aumentare sono anche le diverse maggiorazioni previste.
Ad esempio, la maggiorazione per i figli non autosufficienti con meno di 21 anni passerebbe (prendendo sempre come riferimento la variazione dell’1,4 per cento) dagli attuali 120,60 euro a 122,28 euro al mese, mentre quella prevista per i figli oltre il secondo passerebbe da 97,7 a 99,06 euro.
Di seguito le tabelle con le simulazioni per le diverse maggiorazioni dell’assegno, prendendo in considerazione la rivalutazione dell’1,4 per cento per la classe di ISEE minima (quindi l’importo massimo riconosciuto).
| Figli con disabilità under 21 |
|---|
| Maggiorazione figli < 21 non autosufficienti | Maggiorazione figli < 21 con disabilità grave | Maggiorazione figli < 21 con disabilità media |
|---|---|---|
| da 120,6 a 122,28 | da 109,1 a 110,46 | da 97,7 a 99,06 |
(valori in euro)
| Altre maggiorazioni |
|---|
| Maggiorazione figli ulteriori al secondo | Maggiorazione figli per madre con meno di 21 anni | Bonus secondo percettore di reddito |
|---|---|---|
| da 97,7 a 99,06 | da 23 a 23,32 | da 34,4 a 34,88 |
(valori in euro)
Quando arrivano gli assegni con l’importo aggiornato?
Gli importi adeguati all’inflazione saranno erogati a partire da febbraio 2026, mentre con la mensilità di marzo le famiglie riceveranno il conguaglio con gli arretrati spettanti da inizio anno.
Ricordiamo che per poter ottenere l’assegno con l’importo adeguato è necessario presentare l’ISEE aggiornato al nuovo anno. Chi provvede entro la scadenza di fine febbraio può stare tranquillo. In assenza della dichiarazione, da marzo si riceverà l’importo minimo della prestazione.
In questo caso c’è comunque tempo fino al 30 giugno per provvedere all’adempimento e ottenere tutti gli arretrati spettanti. Chi salta anche questa scadenza, invece, continuerà a ricevere l’importo minimo e non potrà ottenere alcun arretrato.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Aumento assegno unico nel 2026: come cambiano gli importi con la rivalutazione