Aumento assegno unico nel 2026: come cambiano gli importi con la rivalutazione

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Di quanto aumenta l'importo dell'assegno unico nel 2026? La rivalutazione aggiorna anche i limiti ISEE

Aumento assegno unico nel 2026: come cambiano gli importi con la rivalutazione

In vista del 2026 le famiglie cominciano a pensare alla rivalutazione dell’assegno unico.

Come ogni anno, infatti, anche dal prossimo gli importi riconosciuti dall’INPS saranno adeguati sulla base dell’inflazione.

La rivalutazione degli importi avviene in base alla variazione dell’indice del costo della vita, ossia dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Tale valore è stato determinato ufficialmente dal Ministero dell’Economia: la rivalutazione sarà dell’1,4 per cento, leggermente più basa rispetto alla stima inizialedell’1,7 per cento.

Quali sono gli effetti sull’importo dell’assegno? E come cambiano le varie soglie ISEE?

Aumento assegno unico nel 2026: come cambiano gli importi con la rivalutazione

Con l’arrivo del nuovo anno si fa più vicino anche il momento della rivalutazione degli importi dell’assegno unico.

La prestazione INPS riconosciuta alle famiglie con figli a carico, infatti, deve essere adeguata ogni anno in base all’inflazione.

La rivalutazione degli importi, come anticipato, avviene in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Negli scorsi mesi le stime erano d’accordo sul valore pari all’1,7 per cento anche se le ultime previsioni lo inquadrano al ribasso, tra l’1,4 e l’1,5 per cento. Per il 2025, ricordiamo, la variazione è stata pari allo 0,8 per cento.

La certezza è arrivata il 28 novembre, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che individua ufficialmente il valore della rivalutazione, lo stesso che si applica anche per la perequazione automatica delle pensioni, cioè l’adeguamento dell’assegno all’inflazione.

Come cambierebbero gli importi dell’assegno unico applicando tali valori di rivalutazione?

Nel 2025, per effetto dell’ultimo adeguamento, l’importo base della prestazione per figlio minorenne, senza alcuna maggiorazione, parte da un minimo di 57,50 euro, in assenza di ISEE o con un valore pari o superiore a 45.939,56 euro, fino a un massimo di 201 euro per chi ha un ISEE fino a 17.227,33 euro.

Di seguito la tabella che simula la rivalutazione degli importi minimi e massimi prendendo in considerazione la variazione dell’1,4 per cento che quella dell’1,7 per cento.

Importo minimo 2025 Rivalutazione dell’1,4%Importo massimo 2025 Rivalutazione dell’1,4%
57,50 58,30 201 203,81

*(Importo base della prestazione per figlio minorenne, senza alcuna maggiorazione - Valori in euro)

Come noto, con l’assegno unico le famiglie non ottengono tutte la stessa somma. Il valore della prestazione, infatti, viene determinato sulla base di specifici fattori tra cui il valore ISEE del nucleo familiare.

Ad essere rivalutate secondo tale criterio sono anche le diverse soglie ISEE. Come detto, nel 2025 un ISEE sotto i 17.227,33 euro garantisce l’importo massimo del beneficio. Con la variazione dell’1,4 per cento, tale soglia si alzerà a 17.468,51 euro.

Stessa operazione per la soglia massima, oltre la quale si ottiene l’importo minimo. Con una rivalutazione dell’1,4 per cento passerà da 45.939,56 a 46.582,71 euro.

Di quanto aumentano le maggiorazioni dell’assegno

Ad aumentare sono anche le diverse maggiorazioni previste.

Ad esempio, la maggiorazione per i figli non autosufficienti con meno di 21 anni passerà, sempre per effetto della variazione dell’1,4 per cento, dagli attuali 120,60 euro a 122,28 euro al mese, mentre quella prevista per i figli oltre il secondo passerebbe da 97,7 a 99,06 euro.

Di seguito le tabelle con le simulazioni per le diverse maggiorazioni dell’assegno, prendendo in considerazione la rivalutazione dell’1,4 per cento per la classe di ISEE minima (quindi l’importo massimo riconosciuto).

Figli con disabilità under 21
Maggiorazione figli < 21 non autosufficientiMaggiorazione figli < 21 con disabilità graveMaggiorazione figli < 21 con disabilità media
da 120,6 a 122,28 da 109,1 a 110,46 da 97,7 a 99,06

(valori in euro)

Altre maggiorazioni
Maggiorazione figli ulteriori al secondoMaggiorazione figli per madre con meno di 21 anniBonus secondo percettore di reddito
da 97,7 a 99,06 da 23 a 23,32 da 34,4 a 34,88

(valori in euro)

Quando arrivano gli assegni con l’importo aggiornato?

Gli importi adeguati all’inflazione saranno erogati a partire da febbraio 2026, mentre con la mensilità di marzo le famiglie riceveranno il conguaglio con gli arretrati spettanti da inizio anno.

Ricordiamo che per poter ottenere l’assegno con l’importo adeguato è necessario presentare l’ISEE aggiornato al nuovo anno. Chi provvede entro la scadenza di fine febbraio può stare tranquillo. In assenza della dichiarazione, da marzo si riceverà l’importo minimo della prestazione.

In questo caso c’è comunque tempo fino al 30 giugno per provvedere all’adempimento e ottenere tutti gli arretrati spettanti. Chi salta anche questa scadenza, invece, continuerà a ricevere l’importo minimo e non potrà ottenere alcun arretrato.

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