Recovery Plan, 2.800 assunzioni in vista al Sud

Stefano Paterna - Pubblica Amministrazione

Le nuove assunzioni di profili tecnici per la gestione del Recovery Plan nel Mezzogiorno sono stati annunciati dal Ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta e dal Ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna. La procedura partirà il prossimo 25 marzo, dopo l'ok definitivo della Conferenza Unificata.

Recovery Plan, 2.800 assunzioni in vista al Sud

Recovery Plan, si annunciano 2.800 nuove assunzioni di giovani con profili tecnici per supportare le amministrazioni pubbliche del Sud del Paese nella complessa gestione dei finanziamenti europei.

Ad annunciarlo il 17 marzo 2021 sono stati il Ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta e il Ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna.

Il bando e la procedura conseguente saranno resi noti solo il prossimo 25 marzo in una conferenza stampa congiunta di entrambi i membri del governo, ma per intanto vediamo i possibili contenuti dei prossimi ingressi nella pubblica amministrazione meridionale.

Recovery Plan, 2.800 assunzioni di giovani in vista al Sud: ci sarà una graduatoria per titoli?

Non sono stati forniti dettagli sulle modalità con le quali si svolgerà questa nuova selezione di 2.800 profili tecnici per la gestione del PNRR o Recovery Plan, nelle aree meridionali della penisola, tuttavia è stato comunicato che tra:

“il bando e la graduatoria finale i tempi saranno al massimo di tre mesi: a luglio le amministrazioni meridionali avranno a disposizione competenze e nuove capacità per portare avanti al meglio il lavoro sul Recovery Plan”.

Occorrerà però che prima arrivi l’ok definitivo della Conferenza Unificata, l’organismo che raggruppa la Conferenza Stato-Regioni e la Conferenza Stato-Città ed autonomie locali.

Data la brevità dei tempi che non consentirebbe lo svolgimento di un concorso per prove, soprattutto in un contesto di emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, è lecito pensare che la selezione avvenga per titoli, anche se Brunetta aveva dichiarato di voler puntare su concorsi particolarmente rapidi tramite prove online.

Recovery Plan, i possibili profili richiesti

Lo scopo del reclutamento è peraltro molto chiaro: per affrontare le sfide della digitalizzazione, della transizione ecologica e dell’inclusione e coesione sociale soprattutto nel Mezzogiorno c’è bisogno di irrobustire la nostra fragile pubblica amministrazione con giovani laureati con profili di specializzazione tecnica, soprattutto negli enti locali.

A proposito dei profili che dovranno essere assunti con il prossimo bando da 2.800 posti non si hanno notizie precise, oltre la generica definizione di tecnici.

Tuttavia, se si collega l’annuncio della nuova selezione alle precedenti dichiarazioni del ministro Brunetta in materia di concorsi ci si potrà fare un’idea più precisa.

Infatti, dinanzi alle Commissioni Affari interni e lavoro di Camera e Senato, Brunetta il 9 marzo scorso ha parlato della necessità di un ringiovanimento della pubblica amministrazione italiana con l’inserimento di giovani talenti nativi digitali.

Quindi non solo i tradizionali profili tecnici già inclusi nelle file delle PA come ingegneri e architetti, ma anche informatici, geologi, chimici, statistici e project manager.

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