Superbonus e bonus casa: ritenuta dall’8 all’11 per cento nel DDL di Bilancio 2024

Tommaso Gavi - Irpef

La ritenuta sui bonifici parlanti per agevolazioni edilizie potrebbe passare dall'8 all'11 per cento a partire dal prossimo 1° gennaio. La misura è contenuta nel DDL di Bilancio 2024. Per l'ufficialità si dovrà attendere la conclusione dell'iter parlamentare

Superbonus e bonus casa: ritenuta dall'8 all'11 per cento nel DDL di Bilancio 2024

La bozza del disegno di legge di Bilancio 2024 prevede l’aumento della ritenuta relativa ai bonifici parlanti per ottenere le agevolazioni edilizie, dal superbonus ai bonus casa.

Qualora la misura venisse inserita senza modifiche nel testo che sarà approvato al termine dell’iter parlamentare, passerà dall’8 per cento all’11 per cento.

A partire dal 1° gennaio 2024, l’intervento garantirebbe subito maggiori entrate per le casse dello Stato.

La misura si aggiunge alle novità sulla tassazione delle plusvalenze per chi vende la casa oggetto di interventi di superbonus, entro cinque anni dalla conclusione dei lavori.

Superbonus e bonus casa: ritenuta dall’8 all’11 per cento nel DDL di Bilancio 2024

La bozza del testo del disegno di Legge di Bilancio 2024, che deve ancora essere presentato in Parlamento, prevede l’innalzamento della ritenuta sui bonifici parlanti che devono essere usati per il riconoscimento delle agevolazioni edilizie.

Tale ritenuta, qualora la misura venga approvata senza variazioni dopo la conclusione dell’iter parlamentare, porterà la somma trattenuta dall’8 per cento all’11 per cento.

Con l’intervento previsto tra le “Misure di contrasto all’evasione e razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti e di pignoramento dei rapporti finanziari”, si interverrà direttamente sull’articolo 25 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78.

La ritenuta, applicata dalle banche e da Poste Italiane, è prevista nella fase di accredito dei bonifici relativi a pagamenti che rientrano nel superbonus o nei bonus casa.

La regola è in vigore dal 1° gennaio 2015 e cambierà a partire dal 1° gennaio 2024.

Anche per questa misura, così come per la tassazione delle plusvalenze relative a vendite di immobili oggetto di interventi di superbonus, effettuate entro cinque anni dalla conclusione dei lavori, sarà ufficiale solo se verrà approvata al termine dell’iter parlamentare del disegno di Legge di Bilancio 2024.

Superbonus e bonus casa: quali sono i bonifici interessati dalla ritenuta

I bonifici che saranno oggetto dell’innalzamento della ritenuta sono quelli per il riconoscimento delle agevolazioni edilizie.

Nello specifico tali bonifici dovranno contenere:

  • il richiamo normativo in cui rientra l’agevolazione nella causale del versamento;
  • il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione edilizia;
  • il codice fiscale o l’indicazione della partita IVA del destinatario del pagamento.

Nel calcolo della ritenuta dovrà essere esclusa l’IVA da versare. In altre parole, dall’importo dovrà essere prima sottratto l’importo dell’IVA (considerata con aliquota al 22 per cento) e poi applicata la percentuale prevista sulla somma rimanente.

Tale percentuale è variata nel corso del tempo, come segue:

  • 10 per cento nel 2010;
  • 4 per cento dal 2011;
  • 8 per cento dal 1° gennaio 2015.

Qualora venisse approvata la modifica con la Legge di Bilancio 2024, la misura verrebbe innalzata all’11 per cento a partire dal 1° gennaio prossimo.

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