Servizi di teleriscaldamento, il provvedimento delle Entrate per l’applicazione dell’IVA al 5 per cento

Tommaso Gavi - IVA

Per il 1° trimestre del 2023 si applicherà l'IVA al 5 per cento sui servizi di riscaldamento. Il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate del 15 febbraio dà seguito alla misura introdotta dalla Legge di Bilancio 2023

Servizi di teleriscaldamento, il provvedimento delle Entrate per l'applicazione dell'IVA al 5 per cento

Dal 1° gennaio 2023 e per il 1° trimestre dell’anno in corso per i servizi di teleriscaldamento si applicherà l’IVA al 5 per cento.

La novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2023 è stata recepita dal provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 15 febbraio.

L’agevolazione si applica sui consumi effettivi, anche nel caso in cui siano addebitati agli utenti in fatture emesse successivamente.

Il documento di prassi è stato approvato dopo il parere favorevole dell’ARERA, l’autorità di regolazione per energia reti e ambiente.

Servizi di teleriscaldamento, il provvedimento delle Entrate per l’applicazione dell’IVA al 5 per cento

La Legge di Bilancio 2023, al comma 16 dell’articolo 1, ha stabilito che la riduzione dell’IVA per i servizi di teleriscaldamento per i mesi di gennaio, febbraio e marzo dell’anno in corso.

Per le forniture relative a fatture emesse per i consumi stimati o effettivi del 1° trimestre del 2023 si applicherà l’aliquota IVA del 5 per cento.

Sulla base di quanto disposto dalla Manovra e sentito ricevuto il parere favorevole dell’ARERA, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento del 15 febbraio 2023.

Agenzia delle Entrate - Provvedimento del 15 febbraio 2023
Applicazione aliquota Iva del 5 per cento ai servizi di teleriscaldamento. Disposizioni di attuazione dell’articolo 1 comma 16 della legge 29 dicembre 2022, n. 197.

Il provvedimento si riferisce ai servizi resi mediante le reti di teleriscaldamento ai sensi dell’articolo 2, comma 2, lettera gg) del decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102.

Nelle motivazioni del provvedimento tali servizi viene precisato che si tratta di:

“qualsiasi infrastruttura di trasporto dell’energia termica da una o più fonti di produzione verso una pluralità di edifici o siti di utilizzazione, realizzata prevalentemente su suolo pubblico, finalizzata a consentire a chiunque interessato, nei limiti consentiti dall’estensione della rete, di collegarsi alla medesima per l’approvvigionamento di energia termica per il riscaldamento… di spazi, per processi di lavorazione e per la copertura del fabbisogno di acqua calda sanitaria.”

Nel provvedimento vengono inoltre specificate le regole da tenere in considerazione nell’applicazione dell’aliquota IVA ridotta.

Nel caso in cui siano presi in considerazione i consumi stimati, l’aliquota IVA ridotta si applica anche alla differenza degli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi relativi all’arco di tempo indicato.

Servizi di teleriscaldamento, il provvedimento delle Entrate per l’applicazione dell’IVA al 5 per cento

La riduzione dell’aliquota IVA al 5 per cento per le forniture di servizi di teleriscaldamento si applica alle spese contenute nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi del 1° trimestre 2023.

La riduzione dell’aliquota si applica anche nel caso in cui:

“i predetti consumi effettivi siano addebitati agli utenti in fatture emesse successivamente.”

Vista l’eccezionalità della norma, che ha finalità di garantire la parità di trattamento anche alla somministrazione di gas naturale, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che si tenere in considerazione i chiarimenti contenuti nella risoluzione numero 47 del 6 settembre 2022.

Così come chiarito per la somministrazione del gas per usi civili, l’Agenzia delle Entrate spiega quanto di seguito riportato:

“l’aliquota agevolata del 5 per cento si applica all’intera fornitura del servizio di teleriscaldamento resa all’utente finale e contabilizzata nelle fatture emesse per il periodo in cui resterà in vigore la norma temporanea.”

Con il recente provvedimento l’Amministrazione finanziaria permette l’applicazione della misura inserita nella Legge di Bilancio 2023, dopo aver ottenuto il parere favorevole dell’ARERA, nel provvedimento con nota numero 47 del 7 febbraio 2023.

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