Sulla rottamazione quinquies lettrici e lettori sono d'accordo: serve una nuova pace fiscale. Ma soprattutto vanno ridotte le rate e allungati i tempi

Una rottamazione quinquies è necessaria per i lettori e le lettrici che hanno partecipato al sondaggio sul tema.
Ma ancor di più serve cambiare le condizioni da rispettare per la definizione agevolata delle cartelle: rate ridotte e tempi più lunghi le due priorità assolute.
Nel frattempo, però, il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo durante il forum In Masseria condotto da Bruno Vespa il 5 luglio ha avanzato l’ipotesi di una pace fiscale selettiva. In ogni caso non se ne parlerà prima della discussione sulla Legge di Bilancio 2026.
Rottamazione quinquies: tutti d’accordo su una nuova pace fiscale
Le risposte a favore della rottamazione quinquies, raccolte tramite le pagine del giornale, sono un plebiscito.
Una nuova definizione agevolata delle cartelle mette d’accordo il 97 per cento di coloro che hanno partecipato. Meno interazioni e maggioranza più contenuta, ma comunque schiacciante, tramite Linkedin.
Di questa ipotesi si parla, ormai, da febbraio: la Lega ha presentato un disegno di legge con un nuovo meccanismo di regole da seguire per fare pace con il Fisco che coprirebbe le cartelle fino al 2023, un anno in più rispetto a quello approvato con la prima Legge di Bilancio dell’attuale Governo.
Rottamazione quinquies | La proposta della Lega |
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Cartelle interessate | Debiti affidati all’Agenzia delle Entrate-Riscossione (AdER, ex Equitalia) nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023 |
Benefici | Taglio integrale di sanzioni, interessi e aggio di riscossione. Il contribuente deve pagare solo la quota capitale del debito, più le spese per le procedure esecutive e di notifica |
Modalità di pagamento | La proposta prevede un piano di rateizzazione “light” in un massimo di 120 rate mensili di importo costante. Questo significa un piano di pagamento che può arrivare fino a 10 anni |
Pagamento delle rate | Le rate sono a cadenza mensile. |
Decadenza dalla rottamazione | A differenza delle precedenti rottamazioni (che prevedevano la decadenza dopo il mancato pagamento di una o poche rate), la proposta stabilisce che si decade dal beneficio solo in caso di mancato pagamento di 8 rate, anche non consecutive. |
Effetti della domanda | Cosa comporta la domanda:
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Procedura dopo la domanda | L’AdER comunicherà al contribuente l’importo totale dovuto e l’ammontare delle singole rate |
Rottamazione quinquies: servono rate ridotte e tempi più lunghi
Lettrici e lettori sono d’accordo anche sulle motivazioni alla base della necessità di una nuova pace fiscale: l’emergenza Covid e le crisi geopolitiche hanno generato difficoltà economiche importanti che hanno impedito anche a coloro che hanno aderito alla rottamazione quater di pagare. È questa la posizione dominante.
E, infatti, per la maggior parte di coloro che hanno inviato commenti alla redazione, non basta mettere in campo una nuova definizione agevolata, serve anche rivedere le regole: prima di tutto vanno ridotte le rate e vanno garantiti tempi più lunghi.
D’altronde, anche gli ultimi dati che arrivano dalla Corte dei Conti confermano delle criticità successive all’adesione alla rottamazione quater: nel 2024, la rottamazione quater, nonostante proroghe e riaperture, ha perso 11,2 miliardi considerando il valore delle rate scadute e non versate nel 2023 e nel 2024.
E se è vero che, come sottolinea la Relazione sul Rendiconto generale dello Stato presentata a fine giugno, “una quota cospicua delle adesioni alla rottamazione è finalizzata a ritardare la riscossione coattiva”, è anche vero che tanti e tante partono con le migliori intenzioni ma non riescono a pagare le rate perché troppo alte.
La rottamazione quinquies disegnata dalla Lega vorrebbe risolvere questo problema con due innovazioni:
- una rateizzazione lunga 10 anni;
- una decadenza dopo il mancato pagamento di 8 rate: oggi ne basta solo uno.
Ma il viceministro Maurizio Leo, ospite al Forum in Masseria, non escludendo la possibilità che si arrivi a una nuova definizione agevolata delle cartelle ha anche sottolineato che non sarà ad ampio raggio, “estesa a tutti quanti”.
Si punta ad escludere chi ha disponibilità economica e non paga, ma anche chi ha già usato in passato le rottamazioni per bloccare le procedure esecutive.
Un altro aspetto da considerare, per Leo, è l’importo del debito: dalle sue parole, sembra esserci la prospettiva di una rateizzazione lunga solo per le cifre più alte: su una cartella di 1.000 euro il pagamento in 10 anni “non ha senso”.
Difficoltà economiche e somme da versare sembrano essere gli elementi determinanti per la nuova rottamazione quinquies, ma a dettare la linea, anche sulle annualità da concedere, sarà prima di tutto il potenziale impatto sui conti pubblici. Un aspetto che nella proposta di legge della Lega non è dettagliato.
Sui tempi il viceministro non lascia spazio a dubbi: la rottamazione quinquies è rimandata a settembre, se ne riparla con la Legge di Bilancio del prossimo anno. “Il perimetro finanziario del 2025 si è ormai esaurito”, ha concluso.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Rottamazione quinquies, tutti d’accordo: servono rate ridotte e tempi più lunghi