Rottamazione quater, pagamento con tolleranza entro 5 giorni dalla scadenza

Rosy D’Elia - Dichiarazioni e adempimenti

In scadenza oggi, 15 marzo, le prime tre rate della rottamazione quater, ma per il pagamento c'è tempo fino a mercoledì 20 marzo. Anche al nuovo calendario previsto dalla conversione in legge del Decreto Milleproroghe si applica il termine di tolleranza di 5 giorni

Rottamazione quater, pagamento con tolleranza entro 5 giorni dalla scadenza

Anche dopo la scadenza di oggi, 15 marzo, è possibile versare le rate della rottamazione quater: il pagamento si considera tempestivo entro i 5 giorni.

C’è tempo, quindi, fino a mercoledì 20 marzo per restare o per tornare nel perimetro della definizione agevolata.

L’appuntamento riguarda sia coloro che sono in regola con i pagamenti e devono versare la terza rata che per coloro che non hanno versato le somme dovute, uscendo dal territorio della rottamazione quater.

Diversamente da quanto accaduto lo scorso dicembre, la riapertura dei termini non elimina la possibilità di beneficiare del canonico termine di tolleranza.

Rottamazione quater, pagamento tempestivo entro 5 giorni dalla scadenza

Tutte le scadenze previste nel calendario della rottamazione quater tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 si sono concentrate sulla data del 15 marzo 2024.

Ma per tutti e tutte c’è anche l’ extratime dei 5 giorni, solitamente previsto per questo tipo di scadenze.

Stesso trattamento è riservato ai cittadini e alle cittadine con sede o residenza nelle zone dell’Emilia Romagna, delle Marche e della Toscana colpite dalle alluvioni che hanno cominciato a corrispondere gli importi dovuti dal 31 gennaio scorso.

Di fatto, quindi, la strada per restare o per ritornare nella carreggiata della rottamazione quater, effettuando il pagamento delle somme dovute, resta aperta fino al 20 marzo 2024.

Solo in caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento superiore a 5 giorni, come specifica la Legge di Bilancio 2023 (art. 1, comma 244), “la definizione non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza per il recupero dei carichi oggetto di dichiarazione. In tal caso, relativamente ai debiti per i quali la definizione non ha prodotto effetti, i versamenti effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto a seguito dell’affidamento del carico e non determinano l’estinzione del debito residuo, di cui l’agente della riscossione prosegue l’attività di recupero”.

Rottamazione quater, pagamento tempestivo entro 5 giorni dalla scadenza

Ma la possibilità di beneficiare anche del termine di tolleranza non è scontata: nessun tempo supplementare, infatti, è stato previsto per la precedente riapertura messa in campo con il DL Anticipi.

La nuova scadenza del 18 dicembre per il versamento delle prime due rate è stata del tutto perentoria.

Con questo intervento sulla rottamazione quater, ha preso forma il tentativo di allargare la platea di cittadini e cittadine che, tramite la definizione agevolata delle cartelle, faranno pace col Fisco facendo confluire maggiori entrate nelle casse dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.

È stato concesso più tempo, quindi, anche per migliorare il bilancio delle misure della tregua fiscale messa in campo dalla Manovra dello scorso anno.

L’incasso delle prime due rate ammonta a 6,8 miliardi di euro, ma ce ne sono ancora 5,4 che possono essere recuperati, ha sottolineato la sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze Lucia Albano durante le interrogazioni a risposta immediata che si sono tenute il 14 febbraio presso la Commissione Finanze.

Il tasso di decadenza registrato in questi primi mesi di operatività, infatti, è pari al 45,4 per cento: pur essendo nettamente più basso delle altre definizioni agevolate, resta comunque alto. Ma forse lo scarto tra domande presentate e somme versate non è una questione di tempo, o almeno non solo.

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