Secondo il rapporto annuale della Fondazione nazionale di ricerca dei commercialisti nel 2022 gli iscritti all’albo sono rimasti stabili sulle 120.000 unità, ma non si sono registrate nuove iscrizioni. In calo anche i tirocinanti nel registro dei praticanti. Cresce, però, del 9,3 per cento il reddito professionale netto medio
Sono stati pubblicati i dati del nuovo rapporto annuale sull’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili realizzato dalla Fondazione nazionale di ricerca della categoria.
Nel 2022 gli iscritti si sono mantenuti sulle 120.000 unità, ma per la prima volta non si registra nessuna nuova iscrizione.
Calano di più di 1.000 unità anche i tirocinanti nel registro dei praticanti, meno 8,4 per cento rispetto al 2021.
Si registra, però, una forte crescita del reddito professionale netto medio, per un valore medio di 68.073 euro.
Commercialisti: zero iscritti all’albo nel 2022, il reddito medio aumenta del 9 per cento
Come si legge nel comunicato stampa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) del 2 maggio 2023, è stata pubblicata la nuova edizione del rapporto annuale sull’albo, realizzato dalla Fondazione nazionale di ricerca della categoria.
Il dato saliente è sicuramente quello legato al numero di iscrizioni registrate nel 2022.
Gli iscritti all’Albo dei commercialisti sono rimasti stabili sopra la soglia delle 120.000 unità, ma lo scorso anno ha segnato per la prima volta una crescita zero, dopo la leggera ripresa del biennio pandemico.
A conferma del trend, sono diminuiti anche gli iscritti nel registro dei praticanti, in calo dell’8,4 per cento, circa 1.173 unità in meno.
Nel complesso dell’albo, sono invece in aumento gli iscritti nella sezione B, cioè quella riservata agli esperti contabili.
Questo il commento del Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio:
“Il dato sulla demografia professionale che emerge da questo rapporto della nostra Fondazione nazionale impone certamente una riflessione, ma esso si inserisce nel ben più drammatico tema demografico generale del nostro Paese. Non c’è settore economico e professionale maturo, in Italia, al netto di rare e circoscritte eccezioni, in cui non stiano venendo a mancare le braccia e i cervelli che servono per garantire un adeguato ricambio generazionale.”
Commercialisti: nel 2022 il reddito medio aumenta del 9 per cento
Il rapporto della fondazione di ricerca ha evidenziato anche un altro dato interessante, cioè quello relativo alla retribuzione degli iscritti all’albo.
Nel 2021, infatti, come emerso dalle dichiarazioni 2022, il reddito professionale netto medio dei commercialisti è aumentato sensibilmente, con una crescita del 9,3 per cento.
Il valore medio ha raggiunto i 68.073 euro ed è cresciuto più al Sud rispetto al Nord a differenza della concentrazione degli iscritti, che conferma il trend asimmetrico Nord-Sud in atto già da diversi anni.
Per quanto riguarda la distribuzione di genere, la presenza di donne negli ordini territoriali dei commercialisti è piuttosto variabile e tende ad essere più elevata in quelli del Nord.
Come sottolineato da de Nuccio, il CNDCEC ha avanzato proposte precise al Governo e alla politica su aggregazioni e specializzazioni, consapevole della situazione in atto.
“Sul fronte delle aggregazioni chiederemo senz’altro al Governo, insieme alle altre Professioni, uno sforzo di fantasia, anche nell’ambito dell’attuazione della delega per la riforma del sistema fiscale, ma anche utilizzando altre leve. Sul fronte delle specializzazioni, cercheremo di spingere e accompagnare un percorso che è fondamentale per cogliere anche le nuove opportunità, come ad esempio quella delle sfide e degli obiettivi sulla sostenibilità, per le grandi ed evidenti opportunità di lavoro che possono garantire ai colleghi.”
Intanto, oggi, 4 maggio, si sono svolti a Roma gli Stati Generali dei commercialisti, in cui la categoria si è confrontata con i rappresentanti del Governo e delle istituzioni.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Commercialisti: zero iscritti all’albo nel 2022, il reddito medio aumenta del 9 per cento