Processo tributario telematico, sempre più Commissioni useranno l’applicativo informatico

Eleonora Capizzi - Leggi e prassi

Processo tributario telematico, sempre più Commissioni utilizzeranno l'applicativo informatico per la redazione digitale e il deposito online dei provvedimenti. Con il Decreto direttoriale del 18 maggio 2021 il MEF fissa le date di inizio per l'uso dello strumento da parte dei giudici che ancora non erano stati inclusi nel programma.

Processo tributario telematico, sempre più Commissioni useranno l'applicativo informatico

Il processo tributario telematico prende sempre più piede: ancora più Commissioni utilizzeranno l’applicativo informatico che permette ai giudici la redazione in formato digitale e il deposito online dei provvedimenti giurisdizionali.

Questa novità arriva con il Decreto direttoriale, firmato dalla direttrice generale del Ministero dell’Economia Fabrizia Lapecorella il 18 maggio 2021, con cui viene delineato il calendario delle date in cui sarà introdotto l’uso dello strumento per i giudici che ancora non erano stati inclusi nel programma per la digitalizzazione della giustizia tributaria.

Un iter che aveva visto il suo esordio già il 1° dicembre 2020 con l’avviamento del citato applicativo presso le Commissioni tributarie di primo e secondo grado di Roma e del Lazio.

Processo tributario telematico, sempre più Commissioni useranno l’applicativo informatico

Sebbene per la maggior parte dei giudici tributari italiani sia ancora in corso la formazione per l’utilizzo del software che consente l’elaborazione in formato digitale e il deposito con modalità telematiche dei provvedimenti, il MEF ha già stabilito per loro le scadenze entro cui questo “training” dovrà terminare.

La tabella di marcia definita dal Decreto direttoriale del 18 maggio 2021, infatti, prevede importanti novità sugli ordini di partenza dello strumento informatico. In particolare, il nuovo scadenzario stabilisce che:

  • dal 1° giugno 2021 verrà usato nelle Commissioni tributarie provinciali di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e in quelle provinciali e regionali di Calabria, Campania, Lombardia, Puglia e Sicilia;
  • dal 1° ottobre 2021 prenderà piede nelle Commissioni tributarie provinciali e regionali dell’Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Toscana e Veneto;
  • dal 1° dicembre 2021 sarà introdotto nelle Commissioni tributarie regionali e provinciali di Abruzzo, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Marche, Molise, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta, nonché presso le Commissioni di primo e secondo grado di Trento e Bolzano.
MEF - decreto direttoriale del 18 maggio 2021
Scarica il decreto con nuove date per introduzione applicativo informatico nel processo tributario

Si ricorda, tra l’altro, che già dal 1° dicembre dell’anno scorso gli strumenti telematici sono già in uso a pieno regime nelle Commissioni tributarie di Roma e del Lazio.

Processo tributario telematico, prima solo per gli avvocati ora anche per i giudici

Il processo tributario telematico è un tipo di contenzioso in cui le parti, previa notifica con la posta elettronica certificata, si costituiscono in giudizio sulla base di modalità telematiche.

In forza del Decreto fiscale 2019, tali modalità sono divenute obbligatorie per i ricorsi e gli appelli notificati a decorrere dal 1° luglio 2019, eliminando quasi completamente la modalità di deposito cartacea per gli avvocati, che è rimasta facoltativa soltanto per i contribuenti che decidono di stare in giudizio senza l’assistenza di un difensore abilitato, possibile per le liti fino a 3.000 euro di valore.

Un procedimento di modernizzazione e digitalizzazione che con il Decreto direttoriale del 9 novembre 2020, recante le regole tecniche in materia di processo tributario telematico, ha coinvolto anche i giudici nella redazione e deposito di sentenze, ordinanze e decreti.

L’articolo 10 del citato Decreto, con riferimento all’ordine di introduzione degli applicativi informatici nelle commissioni alla lettera b) si limitava a stabilire che dal 1° giugno 2021 sarebbe dovuta iniziare presso le Commissioni tributarie di ogni ordine e grado diverse da quelle individuate alla lettera a), la Commissione tributaria provinciale di Roma e la Commissione tributaria regionale per il Lazio.

Un’agenda che, con il recente Decreto del 18 maggio, acquista tratti un po’ meno rigidi e che, dilazionando i termini originariamente previsti, dovrebbe vedere l’impiego generalizzato dell’applicativo informatico su tutto il territorio nazionale entro la fine di quest’anno.

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