Pensioni, da giugno 2025 scatta il taglio: al via il recupero dei bonus non spettanti

Diego Denora - Pensioni

Pensioni di giugno 2025 con rischio riduzione: al via il recupero dei bonus di 200 e 150 euro non spettanti. Come si applicherà il taglio e chi percepirà un importo più basso

Pensioni, da giugno 2025 scatta il taglio: al via il recupero dei bonus non spettanti

Pensioni di giugno più basse: scatta il taglio per il recupero dei bonus non spettanti.

Non si tratta di una novità, ma dell’avvio dell’operazione annunciata dall’INPS a inizio anno, che a partire dagli assegni erogati per la mensilità di giugno 2025 esplicherà i suoi effetti.

I pensionati e le pensionate che hanno beneficiato del bonus 200 euro o del successivo da 150 euro nel 2022 potrebbero dover restituire all’INPS le somme ottenute. Il motivo è legato alla verifica dei requisiti di reddito.

Pensioni, da giugno 2025 scatta il taglio: al via il recupero dei bonus non spettanti

La notizia dell’avvio delle operazioni di recupero dei bonus di 200 e 150 euro non spettanti risale al 7 gennaio scorso. Con una nota pubblicata dall’INPS è stato infatti annunciato che, a partire dalla pensione di giugno 2025, verrà applicato un taglio pari a 50 euro al fine di restituire le somme erogate ma non spettanti.

Sono le indennità introdotte dal DL Aiuti e dal DL Aiuti-ter del 2022 le somme oggetto di recupero. Le norme che hanno introdotto i bonus di 200 e 150 euro fissavano specifici limiti di reddito per l’erogazione, pari a 35.000 e 20.000 euro e da considerare in relazione all’annualità 2021.

Come spesso succede per i bonus erogati prima della presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento, in caso di superamento delle soglie previste scatta l’obbligo di restituire le somme non spettanti. Non sfuggono da questo meccanismo i titolari di pensioni.

Taglio di 50 euro sulla pensione da giugno 2025. Restituzione a rate dei bonus non spettanti

Le azioni di recupero sulle pensioni partiranno da giugno 2025 con diverse modalità.

In linea generale, l’INPS procederà all’applicazione di una trattenuta sull’assegno, pari a 50 euro per ciascuna rata a decorrere dal cedolino del prossimo mese. Un’operazione che continuerà fino all’integrale restituzione del bonus erogato ma risultato successivamente non spettante.

In caso di impossibilità ad effettuare il recupero sulla pensione, sarà invece inviato un apposito avviso di pagamento PagoPA e bisognerà procedere con il versamento degli importi evidenziati.

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