Garanzia entro il 13 giugno per le partite IVA iscritte nella banca dati VIES: dopo la scadenza arriva l'avviso sull'obbligo. Esclusione per chi non rispetta gli ulteriori 60 giorni

Alla luce delle novità introdotte dal decreto legislativo numero 13 del 2024, è necessaria una garanzia sotto forma di cauzione in titoli di Stato, polizza fideiussoria o di fideiussione bancaria per i soggetti iscritti al VIES (Vat international exchange system), la banca dati per i soggetti effettuano operazioni intracomunitarie.
Le partite IVA che il 14 aprile scorso, data di pubblicazione delle istruzioni operative, risultavano già presenti hanno tempo fino al 13 giugno per adeguarsi al nuovo obbligo previsto per i soggetti non residenti in uno Stato membro dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti allo Spazio economico europeo che si avvalgono di un rappresentante fiscale.
Partite IVA, garanzia entro il 13 giugno per restare nella banca dati VIES
Ancora pochi giorni a disposizione per le partite IVA che devono prestare idonea garanzia sotto forma di una cauzione in titoli di Stato o garantiti dallo Stato o di polizza fideiussoria o ancora di fideiussione bancaria per restare nel sistema VIES.
I soggetti chiamati a rispettare il nuovo obbligo devono tener conto delle seguenti caratteristiche:
- deve avere un massimale minimo di 50.000 euro;
- deve essere prestata a favore del Direttore pro tempore della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate competente sulla base del domicilio fiscale del rappresentante fiscale;
- la durata deve essere di almeno 36 mesi.
Tutte le istruzioni operative sono contenute nel provvedimento n. 178713 del 2025 pubblicato dall’Agenzia delle Entrate.
- Agenzia delle Entrate - Provvedimento del 14 aprile 2025
- Istruzioni sulla garanzia necessaria per l’iscrizione alla banca dati VIES dei soggetti IVA
Partite IVA e avviso di esclusione dalla banca dati VIES: come adeguarsi all’obbligo di garanzia
Dal 14 giugno l’Agenzia delle Entrate avvierà la procedura di esclusione dalla banca dati comunicandolo al rappresentante fiscale del soggetto non residente tramite Posta Elettronica Certificata o raccomandata con ricevuta di ritorno A/R.
Chi riceve l’avviso di esclusione, però, ha ancora 60 giorni di tempo per adeguarsi alle novità.
Dopo questa ultima chiamata, “il soggetto rappresentato ha la possibilità di prestare, anche a mezzo del appresentante fiscale, la garanzia prevista per il mantenimento dell’iscrizione nella banca dati VIES”, si legge nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
Scaduto l’ulteriore termine concesso, in assenza della garanzia richiesta, viene effettuata l’esclusione d’ufficio della partita IVA dalla banca dati VIES.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Partite IVA, entro il 13 giugno la garanzia per restare nel sistema VIES