Sospensione reddito di cittadinanza: le istruzioni INPS per continuare a ricevere l’assegno unico

Francesco Rodorigo - Leggi e prassi

Con la fine del reddito di cittadinanza chi percepisce anche l'assegno unico per i figli a carico dovrà presentare una nuova domanda. L'INPS nel messaggio del 7 agosto fornisce le istruzioni per i nuclei con maggiorenni a cui è già stato sospeso il sussidio economico

Sospensione reddito di cittadinanza: le istruzioni INPS per continuare a ricevere l'assegno unico

I percettori del reddito di cittadinanza che beneficiano anche dell’assegno unico per i figli dovranno presentare una nuova domanda al termine di fruizione del sussidio, abolito dal prossimo anno.

Le famiglie in questione pur non accedendo più al reddito di cittadinanza non perdono il diritto all’assegno unico per i figli a carico, il quale spetta fino al compimento del ventunesimo anno d’età in presenza dei requisiti necessari.

L’INPS nel nuovo messaggio fornisce tutte le indicazioni necessarie per le famiglie con figli maggiorenni, per le quali il reddito di cittadinanza è stato sospeso.

Le famiglie con minori, come ribadito in più occasioni dall’Istituto, continueranno a ricevere entrambi i sussidi fino alla fine dell’anno senza alcun cambiamento. Poi dovranno presentare una nuova domanda per l’assegno unico.

In attesa della nuova richiesta, la prestazione continuerà ad essere erogata sulla carta del reddito di cittadinanza.

Sospensione reddito di cittadinanza: le istruzioni INPS per continuare a ricevere l’assegno unico

Come noto, la Legge di Bilancio 2023 ha previsto l’abolizione del reddito di cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024, introducendo per il 2023 il limite di fruizione di 7 mensilità.

I nuclei familiari con almeno un minore, una persona con disabilità o con più di 60 anni, però, potranno continuare a percepire regolarmente il reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno e senza limiti di fruizione.

Come già chiarito dall’INPS con il messaggio n. 2632 dello scorso 12 luglio, i percettori del reddito di cittadinanza che ricevono anche l’assegno unico dovranno presentare, al termine del periodo di fruizione del sussidio, una nuova domanda autonoma per continuare a ricevere senza interruzioni la prestazione per i figli a carico.

Per queste categorie di persone, infatti, entrambe le prestazioni vengono erogate insieme sulla carta prepagata del reddito di cittadinanza, come previsto dalle disposizioni del decreto legislativo n. 230/2021 (articolo 7, comma 2) che disciplina l’assegno unico, senza necessità di presentare apposita domanda all’INPS.

In questi casi, come di consueto, la quota di assegno unico che sarà erogata non è calcolata in misura integrale, ma subisce la decurtazione sulla base della scala di equivalenza, prevista per il reddito di cittadinanza.

L’Istituto sottolinea come nuclei con figli maggiorenni, che vengono sospesi dalla fruizione del RdC per via del superamento del limite previsto per il 2023, mantengano comunque il diritto alla fruizione dell’assegno unico fino al compimento dei 21 anni e fermi restando i requisiti di legge previsti.

Assegno unico di agosto: pagamento regolare sulla carta RdC il 27 del mese

Con il nuovo messaggio n. 2896, pubblicato il 7 agosto, l’INPS fornisce ulteriori dettagli e chiarimenti per i nuclei con figli maggiorenni, che vengono sospesi dalla fruizione del RdC per via del superamento del limite previsto per il 2023 ma che possono continuare a beneficiare dell’assegno unico.

Nello specifico, si tratta delle famiglie con figli che si trovano nelle condizioni accertate dall’INPS tramite le dichiarazioni formulate a cura del titolare di RdC su modello “AU-COM:

  • frequentano un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
  • svolgono un tirocinio ovvero esercitano un’attività lavorativa e possiedono un reddito complessivo non superiore a 8.000 euro;
  • sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolgono il servizio civile universale.

Per i nuclei familiari che si trovano nelle situazioni evidenziate, il pagamento dell’assegno unico verrà corrisposto regolarmente senza subire ritardi.

Il versamento della somma spettante a titolo di integrazione sarà effettuato il 27 agosto con le modalità ordinarie, quindi sulla carta RdC, posto che la prestazione viene di norma liquidata nel mese successivo relativamente alla competenza maturata nel mese precedente.

Per quanto riguarda le mensilità successive, come sottolineato nel precedente messaggio n. 2632/2023, sarà necessario presentare una nuova domanda per l’assegno unico. Senza, la prestazione sarà liquidata sulla carta RdC fino alla mensilità di febbraio 2024.

Assegno unico: pagamento sulla carta RdC fino alla presentazione di una nuova domanda

Nel caso in cui le famiglie in questione abbiano già presentato una nuova domanda di assegno unico, l’INPS erogherà sulla carta RdC le mensilità che non sono state corrisposte e farà partire il pagamento della prestazione dal mese successivo a quello di presentazione della richiesta.

In attesa della trasmissione della nuova richiesta, dunque, il pagamento dell’assegno unico avverrà senza interruzioni sulla carta del reddito di cittadinanza che, quindi, sarà mantenuta attiva, in modo da salvaguardare la regolarità dei pagamenti della prestazione e in assenza di nuove modalità di pagamento eventualmente comunicate tramite una nuova domanda di AU.

I pagamenti successivi alla mensilità di luglio 2023 eventualmente erogati sulla carta del reddito di cittadinanza saranno effettuati in misura intera, senza quindi subire riduzioni, dato che l’assegno viene percepito senza il RdC.

Questo sottolinea l’INPS avverrà fino alla mensilità in cui si avvia il primo pagamento, cioè quella successiva alla presentazione della domanda.

Infine, l’Istituto ricorda che a partire dal prossimo 1° gennaio, tutti i nuclei familiari con figli a carico dovranno presentare la domanda di AU, se non l’hanno già presentata, per ricevere l’assegno senza interruzioni dal 1° marzo 2024.

“Al riguardo, come stabilito dall’articolo 6, comma 2, del decreto legislativo n. 230/2021, si ricorda che la domanda può essere presentata entro il 30 giugno 2024, fatta salva la spettanza di tutti gli arretrati a partire dal 1° marzo.”

Per i nuclei che beneficiano del reddito di cittadinanza e che proseguono la fruizione fino alla fine dell’anno, l’assegno unico per le mensilità di gennaio e febbraio 2024 è garantito senza interruzioni tramite accredito sulla carta RdC con l’importo calcolato ai sensi dell’articolo 4 del Dlgs n. 230/2021, a meno che non sia stata presentata nel frattempo la domanda per la prestazione.

Tutti gli altri dettagli nel messaggio INPS n. 2896/2023.

INPS - Messaggio n. 2896 del 7 agosto 2023
Nuclei familiari con figli maggiorenni per i quali è intervenuta la sospensione della misura Reddito di cittadinanza. Effetti della sospensione della misura ed eventuale presentazione della domanda per fruire dell’assegno unico.

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