Opzione Donna 2021, il passaggio al contributivo non ostacola la pensione anticipata

Sacha Malgeri - Pensioni

Opzione Donna: le lavoratrici che hanno già optato per il sistema contributivo possono ancora ottenere l'accesso alla pensione anticipata. Ci sono, però, due limiti: aver raggiunto i requisiti contributivi e anagrafici e aver presentato la domanda di riscatto prima del 21 dicembre 2021. La scadenza per la richiesta di accesso è il 31 dicembre.

Opzione Donna 2021, il passaggio al contributivo non ostacola la pensione anticipata

Opzione Donna: con il messaggio n. 4560 del 21 dicembre 2021, l’INPS ha fornito dei chiarimenti sull’accesso alla pensione anticipata rivolta alle lavoratrici dipendenti che hanno compiuto 58 anni e alle autonome di 59 che abbiano versato i contributi per almeno 35 anni.

Le possibili beneficiarie che vogliono riscattare periodi precedenti al 1996 dopo aver scelto il sistema contributivo, spiega l’Istituto, possono ancora ottenere l’accesso a Opzione Donna, a patto che la domanda di pensione venga presentata entro e non oltre il 31 dicembre, e che la richiesta di riscatto sia stata fatta prima del 21 dicembre.

Prima del messaggio dell’Ente, le richieste di accesso di chi aveva già scelto il contributivo venivano bloccate. L’INPS ha attuato una sanatoria per risolvere la situazione.

INPS - messaggio n. 4560 del 21 dicembre 2021
Pensione anticipata c.d. opzione donna, di cui all’articolo 16 del decreto-legge n. 4 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2019. Chiarimenti in caso di riscatto di periodi anteriori al 1° gennaio 1996 con onere determinato con il criterio del calcolo “a percentuale” ai sensi dell’articolo 2, commi 5 e 5-quater, del decreto legislativo n. 184 del 1997, per effetto dell’esercizio della facoltà di opzione al sistema contributivo, di cui all’articolo 1, comma 23, della legge n. 335 del 1995.

Opzione Donna 2021, il passaggio al contributivo non ostacola la pensione anticipata

Il messaggio dell’INPS n. 4560 del 21 dicembre 2021 su Opzione Donna vuole fare chiarezza sulla “situazione di incertezza che si è generata in sede di prima applicazione delle indicazioni” date in precedenza dall’Istituto.

Il problema si è posto per le lavoratrici che non hanno presentato le domande di riscatto e di pensione anticipata contemporaneamente. Alcune, infatti, hanno esercitato l’opzione contributiva prima di fare richiesta per Opzione Donna.

In questo modo la richiesta di accesso a quest’ultima veniva rifiutata, a causa di alcuni limiti legati alla scelta del sistema contributivo, sia ordinario che agevolato. I soggetti in possesso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 non potevano ricevere una pensione diversa da quelle previste dall’art. 24 del decreto legge n. 201/2011.

Questa disposizione, quindi, impediva l’accesso ad alcune lavoratrici che avevano diritto ad ottenere il beneficio, ma che avevano già reso irreversibile la scelta sul sistema contributivo in modo involontario.

infatti, spiega l’Istituto:

“Dall’esame delle casistiche rappresentate risulta evidente come le lavoratrici abbiano esercitato la facoltà di opzione al sistema contributivo con lo scopo di avvalersi del diverso metodo di calcolo dell’onere di riscatto, sebbene la loro volontà fosse orientata ad accedere alla pensione anticipata c.d. opzione donna”

Opzione Donna 2021 con passaggio al contributivo, i requisiti di accesso

Per risolvere il problema, l’INPS ha adottato “in via d’eccezione” una sanatoria per cui la scelta del sistema contributivo “non preclude il riconoscimento del diritto alla pensione anticipata”.

L’accesso a Opzione Donna può essere accettato per le lavoratrici che hanno presentato richiesta di riscatto prima del 21 dicembre 2021, il giorno in cui è stato pubblicato il messaggio con i chiarimenti dell’INPS. Inoltre, le richiedenti devono rispettare altre due condizioni:

  • aver soddisfatto i requisiti anagrafici e contributivi alla data di presentazione della domanda di riscatto. In questo caso, si tratta di aver versato i contributi per 35 anni, ed aver raggiunto l’età di 58 anni per le lavoratrici dipendenti, 59 anni per le autonome;
  • aver presentato la richiesta di pensionamento con Opzione Donna entro e non oltre il 31 dicembre 2021.

Saranno le Strutture territoriali dell’INPS a procedere alla liquidazione della pensione anticipata “previo annullamento della certificazione di opzione al sistema contributivo”.

La pensione anticipata per le donne rimane preclusa sia per le lavoratrici che hanno riscattato con il criterio della riserva matematica periodi precedenti al 31 dicembre del 1995, sia per le donne che hanno riscattato col sistema contribuito lassi di tempo successivi al 31 dicembre 1995.

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