Lo scenario delle professioni 2025: fattore umano e Intelligenza Artificiale viaggiano insieme

Redazione - Ordini e casse professionali

Non c'è Intelligenza Artificiale senza fattore umano: è questa la prospettiva al centro de “Lo scenario delle professioni 2025”, evento organizzato da TeamSystem, Euroconference e The European House – Ambrosetti a Villa Erba per il pomeriggio di oggi, 14 maggio

Lo scenario delle professioni 2025: fattore umano e Intelligenza Artificiale viaggiano insieme

I cambiamenti tecnologici, sociali e organizzativi sotto la lente di ingrandimento per l’evento “Lo scenario delle professioni 2025” organizzato da TeamSystem, Euroconference e The European House – Ambrosetti.

Dopo la prima giornata del 13 maggio, con un doppio evento formativo sull’evoluzione del Fisco e del Lavoro che ha contato 4.000 presenze, accademici, rappresentanti istituzionali e business leader nel pomeriggio del 14 maggio si sono confrontati a Villa Erba, a Cernobbio, per il tradizionale appuntamento sul futuro delle professioni.

Protagonista indiscussa l’Intelligenza Artificiale che sta muovendo già i suoi primi passi negli studi professionali, anche in Italia.

Lo scenario delle professioni 2025: l’IA accelera il cambiamento

Secondo un’analisi condotta da The European House – Ambrosetti in collaborazione con TeamSystem, il 70 per cento degli studi ha già avviato iniziative legate all’IA e il 76,7 per cento ne riconosce il potere trasformativo, mentre l’80 per cento esprime fiducia nella qualità dei contenuti generati.

La sfida per i professionisti e le professioniste è quello di accogliere il cambiamento, le opportunità sono innumerevoli: dalla semplificazione dei processi e al miglioramento dell’efficienza passando per nuove prospettive di business e servizi a valore aggiunto. E l’unico rischio dell’IA, secondo Federico Leproux, CEO del Gruppo TeamSystem, è proprio quello di non riuscire a coglierle.

“Aiutarvi a fare incontrare la tecnologia con la competenza” è con questa promessa alla platea, che Leproux ha aperto il pomeriggio dei lavori, sottolineando il ruolo attuale dell’IA: accelera e amplifica la trasformazione e il cambiamento.

In che modo? “Amplificherà e comunque renderà possibili delle cose che prima non erano possibili, o che erano possibili con molto più tempo e molto più sforzo. Quindi dà la possibilità al professionista, specialmente a quello bravo che ha la competenza e la conoscenza del cliente, di scaricare a terra in maniera molto più efficace supporto per i propri clienti: Potrà fare analisi più velocemente, analisi predittive, dare più informazioni, dare più indicazioni”, sottolinea i microfoni di Informazione Fiscale.

La parola chiave nel futuro delle professioni per Daniele Lombardo, Direttore Marketing, Relazioni Istituzionali e Comunicazione di TeamSystem, è human transformation dove convergono “i concetti di intelligenza artificiale, trasformazione digitale – quindi digital transformation – ma anche evoluzione, evoluzione delle competenze”.

“Queste tre cose camminano necessariamente insieme, perché la tecnologia, presa in modo freddo così com’è, da sola, ovviamente non può portarci del valore, non può avere un’applicazione virtuosa”, sottolinea.

Lo scenario delle professioni 2025, Cuchel (ANC): i commercialisti sono pronti ad accogliere il cambiamento

Secondo il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Marco Cuchel, per i professionisti del Fisco, l’IA è solo una delle tante sfide: l’incontro con le intelligenze algoritmiche è solo una nuova tappa in un percorso già avviato.

“È l’ultima evoluzione della digitalizzazione della nostra professione, che è iniziata da tempo e alla quale la categoria ha sempre risposto in maniera ottimale. Credo che siamo la categoria professionale più digitalizzata di questo Paese, e quindi ci aspettiamo che anche l’intelligenza artificiale non sia un problema per i colleghi commercialisti”, sottolinea con ottimismo ai microfoni di Informazione Fiscale, evidenziando la necessità di lasciare al centro il fattore umano.

Ed è proprio questo il punto che mette tutti d’accordo e che, allo stesso tempo, richiede risposte da più fronti: massima apertura dalla viceministra del Lavoro Maria Teresa Bellucci, collegata da Roma, che si dichiara disponibile a ricevere gli spunti che arriveranno dal confronto tra accademici, business leader e mondo delle professioni, sottolineando la rilevanza delle competenze umane, da potenziare riducendo il cosiddetto skill mismatch, e l’importanza che la transizione tecnologica rappresenta nell’agenda di Governo.

Lo scenario delle professioni: dall’IA alla sostenibilità, sotto la lente i cambiamenti tecnologici e sociali

Dalle parole ai fatti, dal Ministero del Lavoro Bellucci cita l’esperienza del Fondo Nuove Competenze e il percorso che il Disegno di Legge sull’IA sta seguendo in Parlamento.

D’altronde le trasformazioni in atto non sono solo tecnologiche, in evoluzione è anche la normativa. Lo ha sottolineato anche il viceministro all’Economia e alle Finanze Maurizio Leo ricordando, in un videomessaggio, le novità introdotte per il mondo delle professioni nell’ambito della riforma fiscale, come gli incentivi per le aggregazioni professionali.

E allo stesso tempo cambia la demografia, al centro dell’approfondimento di Isabella Pierantoni Founder di Generation Mover, e si modifica l’ambiente, su cui si è soffermato Stefano Mancuso neurobiologo delle piante e Direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale.

In evoluzione è la società nella sua complessità: ed è questa consapevolezza la competenza chiave per il futuro, delle professioni e non solo.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network