Ecotassa ed ecobonus 2019, dopo le auto bonus-malus anche sugli scooter

Alessio Mauro - Tasse

Ecotassa ed ecobonus 2019 per auto e moto: anche agli scooter si estende il sistema di bonus-malus previsto dalla Legge di Bilancio? Ecco le novità e quali gli incentivi previsti.

Ecotassa ed ecobonus 2019, dopo le auto bonus-malus anche sugli scooter

Ecotassa ed ecobonus dal 2019 anche per gli scooter: il sistema di bonus-malus potrebbe estendersi anche ai motocicli ma ancora non è chiaro se accanto agli incentivi sarà applicata la tassa sugli acquisti di modelli inquinanti.

L’ecobonus per gli scooter elettrici sarà rivolto a chi rottama un vecchio veicolo e in tal caso sarà possibile beneficiare di un contributo del 30% del prezzo d’acquisto fino ad un massimo di 3.000 euro.

Sono queste le ultime novità che il Governo avrebbe concordato e che si apprestano ad entrare nella Legge di Bilancio 2019. Il sistema di bonus-malus, che affianca ad una nuova tassa auto gli incentivi per le auto ad emissioni ridotte, potrà contare di un totale di 120 milioni spalmati tra il 2019 e il 2021.

Ecotassa ed ecobonus 2019, dopo le auto bonus-malus anche sugli scooter

Una delle ultime novità relative al binomio ecotassa ed ecobonus è che nella Legge di Bilancio 2019 verranno estese le agevolazioni anche per gli scooter elettrici. L’incentivo che sarà possibile richiedere arriverà fino ad un massimo di 3.000 euro e in ogni caso sarà pari al 30% del prezzo di acquisto.

Per aver diritto all’agevolazione è necessario che lo scooter sia nuovo, elettrico o ibrido, e con potenza fino a 11kW. L’ecobonus sarà inoltre riconosciuto soltanto per acquisti accompagnati dalla rottamazione di un altro motoveicolo di classe 0, 1 o 2.

Non è chiaro se oltre al bonus sarà esteso anche il malus agli scooter di vecchia generazione acquistati a partire dal 2019. Si tratterebbe di un estensione quasi logica, se l’obiettivo del Governo è quello di limitare l’acquisto di veicoli inquinanti, al quale dovranno essere applicati i nuovi parametri relativi ai livelli di emissione di CO2 per la valutazione dell’importo della tassa.

L’ecotassa è per il momento confermata soltanto per le nuove auto inquinanti e, dopo il tira e molla tra Lega e M5S, pare che saranno escluse dalla nuova tassa le utilitarie.

Ecotassa auto 2019: ecco chi e quanto bisognerà pagare

L’ecotassa non colpirà le utilitarie ma soltanto le auto di cilindrata maggiore.

Per il momento, la seconda versione dell’emendamento di Lega e M5S stabilisce che la nuova tassa auto a partire dal 1° marzo 2019 e fino al 2021 sarà calcolata in base al livello di emissioni e potrà andare da un minimo di 1.100 euro fino ad un massimo di 2.500 euro.

L’emendamento frutto dell’accordo tra Lega e M5S stabilisce le seguenti fasce per il calcolo:

  • ecotassa di 1.100 euro per le auto con emissioni comprese tra 161 e 175 g/km;
  • ecotassa di 1.600 euro per le auto con emissioni comprese tra 176 e 200 g/km;
  • ecotassa di 2.000 euro per le auto con emissioni comprese tra 201 e 250 g/km;
  • ecotassa di 2.500 euro per le auto con emissioni superiori a 250 g/km.

La nuova versione dell’emendamento elimina le quattro fasce di emissioni che avrebbero avuto l’effetto di penalizzare l’acquisto di utilitarie e delle auto più diffuse, come la tanto citata Fiat Panda.

Ecobonus auto elettriche e ibride fino a 6.000 euro con rottamazione

Accanto al malus c’è anche il bonus che, così come per gli scooter, incentiverà l’acquisto di auto elettriche ed ibride e potrà arrivare fino a 6.000 euro di importo nel caso di rottamazione di un veicolo Euro 0, 1, 2, 3 e 4.

L’importo dello sconto sarà calcolato sulla base dei livelli di emissione della nuova auto acquistata e spetterà per quelle di costo non superiore a 54.900 euro al lordo dell’IVA.

L’ecobonus (da non confondere con quello per i lavori in casa) sarà pari a:

  • 4.000 euro per le auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km (6.000 euro in caso di rottamazione di un veicolo inquinante)
  • 1.500 euro per le auto fino a 70 g/km (2.500 euro in caso di rottamazione).

Il bonus sarà applicato mediante uno sconto dal rivenditore che, successivamente, potrà recuperare la somma con modello F24 (a tal proposito dovranno essere emanate le disposizioni attuative entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio 2019).

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