Ecobonus auto 2023: dal calcolo degli sconti alla documentazione

Tommaso Gavi - Dichiarazioni e adempimenti

Nuovi incentivi in arrivo: prenotazioni dalle ore 10.00 di domani, 10 gennaio 2023. Gli sconti sono destinati agli acquisti di auto elettriche, ibride plug-in e a basse emissioni oltre a veicoli commerciali, motocicli e ciclomotori. Il punto sulla documentazione e il calcolo degli incentivi

Ecobonus auto 2023: dal calcolo degli sconti alla documentazione

Riaprono le prenotazioni relative all’ecobonus auto 2023: le domande da parte dei concessionari potranno essere inviate a partire dalle ore 10.00 di domani, 10 gennaio, attraverso l’apposita piattaforma.

Come per le passate finestre, anche per quella del nuovo anno è possibile che si tratti di un vero e proprio click day.

Quali sono gli “sconti” previsti per l’acquisto di auto elettriche, ibride plug-in e a basse emissioni, veicoli commerciali, motocicli e ciclomotori?

Il punto sugli incentivi e sulla documentazione necessaria per attestare il rispetto dei requisiti.

Ecobonus auto 2023: gli sconti sull’acquisto dei veicoli

A rendere nota la finestra di riapertura per l’ecobonus auto nel 2023 è il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Nel comunicato stampa del 2 gennaio 2023 viene spiegato che sono a disposizione 630 milioni di euro per gli incentivi relativi a diverse categorie di veicoli:

  • M1, ovvero auto elettriche, ibride e plug in e a basse emissioni;
  • L1e e L7e, ossia motocicli e ciclomotori;
  • N1 e N2, ovvero veicoli commerciali.

Vediamo ora a quanto ammontano gli sconti per chi acquista un veicolo. Gli importi variano sulla base del veicolo acquistato e della presenza o meno di rottamazione.

Per l’acquisto di un’auto elettrica (M1 con emissioni 0-20 g/km) con prezzo di listino fino a 35.000 euro lo sconto parte da 3.000 euro e può arrivare a 5.000 euro, con la rottamazione di una vettura di classe compresa tra Euro 0 e Euro 4 posseduta da almeno 12 mesi dall’acquirente o da un suo familiare convivente.

Incentivo lievemente più basso, invece, per chi acquista auto ibride plug in (M1 con emissioni 21-60 g/km), con un prezzo di listino di 45.000 euro più IVA: l’incentivo parte da 2.000 euro e raggiunge i 4.000 euro con rottamazione di un’auto da Euro 0 a Euro 4 posseduta da almeno 12 mesi.

Per l’acquisto di altre auto (M1 con emissioni 61-135 g/km) con prezzo di listino fino a 35.000 euro più IVA lo sconto massimo è di 2.000 euro.

Per moto e scooter non elettrici il limite massimo di sconto è di 2.500 euro, in presenza di rottamazione (a coprire fino al 40 per cento della spesa complessiva).

Per i modelli elettrici, invece, lo sconto è di massimo 3.000 euro, a coprire il 30 per cento del prezzo di vendita. Lo stesso può salire a 4.000 euro, per pagare il 40 per cento del costo, nel caso in cui sia prevista la rottamazione.

Gli inventivi spettano anche alle seguenti persone giuridiche:

  • le imprese che svolgono attività di noleggio, nel caso di acquisto di veicoli di categoria M1 per car sharing o autonoleggio a lungo termine;
  • le PMI che svolgono attività di trasporto in proprio o in conto terzi, nell’ipotesi di acquisto di veicoli di categoria N1 e N2.

Ecobonus auto 2023: la documentazione necessaria

Per attestare il rispetto dei requisiti che danno diritto allo sconto il concessionario dovrà presentare la documentazione prevista, che varia a seconda della categoria di acquirente e di veicolo.

La documentazione richiesta è riepilogata nella circolare del Mimit del 30 dicembre 2022.

Le dichiarazioni sono scaricabili dal sito del Ministero o dall’apposito sito dedicato all’agevolazione.

Innanzitutto, le persone fisiche dovranno presentare la dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo per almeno 12 mesi, come stabilito dall’art. 2, comma 3, del DPCM 6 aprile 2022.

Tale documentazione è presente all’allegato 1 della circolare.

Mimit - Allegato 1
Dichiarazione di presa d’atto del mantenimento della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi.

Le persone giuridiche che svolgono attività di car sharing con finalità commerciali dovranno invece presentare la dichiarazione resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante l’impiego del veicolo in car sharing con finalità commerciali.

Dovrà inoltre essere allegata la copia del documento di identità dell’acquirente in corso di validità.

Infine dovrà essere dichiarato il mantenimento dell’impiego e della proprietà del veicolo acquistato per almeno 24 mesi, come previsto dall’art. 2, comma 2, primo periodo, del DPCM 6 aprile 2022.

La dichiarazione può essere effettuata con la compilazione dell’allegato 2.

Mimit - Allegato 2
Dichiarazione sostitutiva relativa all’impiego del veicolo in car sharing con finalità commerciali e del mantenimento di tale impiego nonché della proprietà del veicolo acquistato per almeno 24 mesi.

Le persone giuridiche che svolgono attività di autonoleggio con finalità commerciali diverse dal car sharing dovranno presentare la dichiarazione per l’attestazione dell’impiego del veicolo.

Congiuntamente dovrà essere presentata anche la copia del documento di identità dell’acquirente in corso di validità e la dichiarazione di presa d’atto del mantenimento di tale impiego e della proprietà del veicolo stesso in capo al soggetto beneficiario del contributo per almeno 12 mesi (come previsto dall’articolo 2, comma 2, secondo periodo, del DPCM 6 aprile 2022, introdotto dall’articolo 1, comma 1, lettera b), numero 2), del DPCM 4 agosto 2022.

Tali dichiarazioni potranno essere effettuate con la compilazione dell’allegato 3.

Mimit - Allegato 3
Dichiarazione sostitutiva relativa all’impiego del veicolo in attività di autonoleggio con finalità commerciali e del mantenimento di tale impiego nonché della proprietà del veicolo acquistato per almeno 12 mesi.

Infine, è scaricabile anche la documentazione che dovrà essere presentata dalle PMI per i contributi previsti dall’art 2, comma 1, lettera f), del DPCM 6 aprile
2022.

Le piccole e medie imprese dovranno presentare le dichiarazioni sostitutive ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445:

  • una relativa al possesso dei requisiti di PMI, contenuta nell’allegato 4 della citata circolare;
  • un’altra relativa all’esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi, contenute nell’allegato 5 alla stessa circolare.
Mimit - Allegato 4
Dichiarazione sostitutiva al possesso dei requisiti di PMI.
Mimit - Allegato 5
Dichiarazione sostitutiva relativa all’esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.

Anche in questo caso, insieme alle dichiarazioni dovrà inoltre essere presentata la copia del documento di identità dell’acquirente in corso di validità.

L’apertura della prossima finestra di agevolazioni è fissata alle ore 10 di domani, 10 gennaio 2023 e gli incentivi saranno attribuiti fino ad esaurimento fondi.

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