Detrazioni spese universitarie con modello 730: ok anche alla ricognizione

Tommaso Gavi - Modello 730

Detrazioni spese universitarie tramite modello 730: anche la ricognizione rientra tra quelle ammesse. Con la risposta all'interpello numero 434 del 28 ottobre 2019, l'Agenzia delle Entrate lo ha confermato. Tutti i dettagli del chiarimento.

Detrazioni spese universitarie con modello 730: ok anche alla ricognizione

Detrazioni spese universitarie: le somme della ricognizione, il procedimento amministrativo per riattivare la carriera universitaria dopo un’interruzione degli studi, rientra tra le spese di istruzione universitaria detraibili? Questo il quesito di un contribuente.

L’Agenzia delle Entrate si è pronunciata favorevolmente con la risposta all’interpello numero 434 del 28 ottobre 2019.

Tali spese potranno quindi essere portate in detrazione con il modello 730 poiché, tra le somme detraibili, rientrano anche quelle relative ai pagamenti degli studenti fuori corso riferite a più anni accademici.

L’Agenzia delle Entrate ribadisce che anche i costi sostenuti per la tesi rientrano tra quelli che possono essere portati in detrazione al 19%. I dettagli della risposta.

Detrazioni spese universitarie con modello 730, rientra anche ricognizione? La risposta dell’Agenzia delle Entrate

L’interpello, in relazione alle spese universitarie, si interroga sulla possibilità di portare in detrazione al 19%, in accordo con l’articolo 15, comma 1, lettera e) del TUIR, i pagamenti della ricognizione, il procedimento amministrativo da utilizzare per riattivare la carriera universitaria dopo un’interruzione degli studi e quindi l’omissione dei pagamenti del periodo relativo.

L’Agenzia delle Entrate ha fornito parere positivo con la risposta all’interpello 434 del 28 ottobre 2019.

Agenzia delle Entrate - Risposta all’interpello numero 434 del 28 ottobre 2019
Detrazione per le spese sostenute per la frequenza di corsi di istruzione universitaria - «Ricognizione» articolo 15, comma 1, lettera e) del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917.

Il documento chiarificatore ha riportato le precisazioni della circolare numero 13/E del 31 maggio 2019, che fornisce indicazioni sui corsi universitari e sulle spese previste per la detrazione.

Nella risposta dell’Agenzia delle Entrate, in relazione al caso specifico del quesito è riportata la seguente conclusione:

“nel presupposto che il corso della Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università degli Studi di Torino rientri fra quelli di laurea di perfezionamento e/o di specializzazione di università statali e non statali previsti dalla norma, si ritiene che l’Istante possa portare in detrazione le spese sostenute per la cosiddetta “ricognizione”, oltre ad i costi sostenuti per la tesi, atteso che le tra le spese ammesse all’agevolazione rientrano anche quelle pagate dagli studenti fuori corso e riferite a più anni accademici”.

Le spese della ricognizione rientrano tra quelle relative ai pagamenti degli studenti fuori corso riferite a più anni accademici.

Le somme, dunque, sono detraibili poiché ricomprese tra quelle previste dalla circolare citata. Inoltre, si possono aggiungere anche gli importi relativi ai costi sostenuti per la tesi.

Detrazioni spese universitarie, gli importi detraibili e i corsi di studio previsti nella circolare 13/E del 2019

Come già anticipato la risposta all’interpello numero 434 dell’Agenzia delle Entrate del 28 ottobre 2019 ha affermato che le spese della ricognizione sono detraibili. Quali altre sono comprese?

Per rispondere a questa domanda occorre fare riferimento alla circolare numero 13/E del 31 maggio 2019 che le elenca, insieme ai corsi per i quali è possibile richiedere la detrazione tramite il modello 730.

Sono dunque detraibili le seguenti spese:

  • tasse di immatricolazione ed iscrizione (anche per gli studenti fuori corso);
  • soprattasse per esami di profitto e laurea;
  • partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea;
  • frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA).

I corsi riconosciuti sono invece:

  • corsi di istruzione universitaria;
  • corsi universitari di specializzazione;
  • master universitari;
  • corsi di dottorato di ricerca;
  • istituti tecnici superiori (ITS);
  • nuovi corsi istituiti ai sensi del d.P.R.. n. 212 del 2005 presso i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati.

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