Detrazione spese funebri nel modello 730/2019: le istruzioni per la compilazione

Rosy D’Elia - Modello 730

Detrazione spese funebri 2019: qual è l'importo massimo che permette di accedere alla riduzione Irpef del 19% e quali sono le somme che si possono inserire nel 730? Le istruzioni per la compilazione del modello.

Detrazione spese funebri nel modello 730/2019: le istruzioni per la compilazione

Detrazione spese funebri: indipendentemente dal grado di parentela, è possibile beneficiare della riduzione Irpef del 19% per i costi sostenuti nell’arco del 2018 in riferimento alla morte di persone, indicandole nel modello 730/2019 secondo le istruzioni fornite dall’Agenzia delle Entrate.

Anche le spese funebri rientrano nel lungo elenco di costi, dalle medicine alle rette universitarie, che possono essere portare in detrazione e danno diritto a una diminuzione dell’imposta.

Dal 15 aprile 2019 l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione dei contribuenti la dichiarazione precompilata, che dovrebbe già contenere le informazioni su tutte le spese a cui si può applicare una detrazione.

Nel caso in cui, però, i contribuenti si siano opposti all’utilizzo dei dati o riscontrino degli errori, dal 2 maggio hanno a disposizione gli strumenti per modificare e integrare, prima di accettare e inviare, il modello 730/2019, entro la scadenza del 23 luglio 2019.

Detrazione spese funebri nel modello 730/2019 fino al limite massimo di 1.550 euro

Le spese funebri sostenute nel 2018 e indicate nel modello 730/209 danno diritto a una detrazione Irpef del 19% fino a un massimo di 1.550 euro per ciascun decesso, come stabilisce l’articolo 15 del Testo Unico sulle Imposte sui Redditi. Il valore dello sconto, quindi, può arrivare massimo a 294,50 euro.

In altre parole, non si può applicare la detrazione alla somma complessiva di un funerale che è costato 2.000 euro, ma solo alla quota massima di 1.550 euro.

Si tratta di un limite che vale anche nel caso in cui più soggetti sostengano la stessa spesa. Al contrario lo stesso contribuente può detrarre le spese funebri per più decessi.

Detrazione spese funebri: chi ne ha diritto

Oltre all’importo massimo, le istruzioni per la compilazione del modello 730/2019 ribadiscono anche le regole che determinano chi ha diritto alla detrazione per le spese funebri.

Possono accedervi tutti coloro che sostengono le spese per la morte di una persona, a prescindere dal rapporto di parentela che li lega.

La Legge di Stabilità del 2016 ha eliminato il vincolo di parentela come requisito necessario per usufruire dello sconto Irpef. Oggi, quindi, è possibile beneficiarne anche per persone diverse da quelle indicate nell’articolo 433 del Codice Civile:

  • coniuge;
  • figli (anche adottati) e in loro assenza anche i loro discendenti (nipoti, pronipoti);
  • genitori e in loro assenza anche i loro ascendenti (nonni, bisnonni, trisnonni);
  • fratelli e sorelle;
  • suocero e suocera;
  • nuore e generi.

Detrazione spese funebri: le istruzioni per la compilazione del modello 730/3019 e i documenti da conservare

Per usufruire della detrazione per le spese funebri sostenute nel 2018, il soggetto che si è fatto carico dei costi deve compilare il modello 730/2019 secondo le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.

Nei righi da E8 a E10 - Altre spese vanno indicate le informazioni necessarie:

  • nella colonna 1 il codice “14” che identifica le spese funebri;
  • nella colonna 2 i costi sostenuti.

Nel caso di più eventi occorre compilare più righi da E8 a E10 riportando in ognuno di essi il codice 14 e la spesa relativa a ciascun decesso.

L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 14.

Come si legge nella circolare 13/E del 2019, si considerano spese funebri non solo quelle per le onoranze, anche quelle connesse al trasporto e alla sepoltura. La detrazione spetta anche per le spese funebri sostenute all’estero.

I soggetti che beneficiano della detrazione del 19% devono avere cura di conservare le fatture e/o ricevute fiscali riconducibili al funerale, come ad esempio la fattura dell’agenzia di pompe funebri, del fiorista (se la spesa è fatturata a parte), la ricevuta di versamento effettuata al comune per i diritti cimiteriali, le fatture relative agli annunci funebri.

Se il soggetto che sostiene la spesa è diverso dall’intestatario della fattura, per poter applicare la detrazione, è necessario che nel documento originale di spesa sia riportata una dichiarazione di ripartizione della stessa sottoscritta anche dall’intestatario del documento.

Nel caso di spese funebri all’estero la documentazione in lingua originale delle spese sostenute deve essere corredata da una traduzione giurata in lingua italiana.

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