Detrazione spese funebri nel modello 730/2024: requisiti e come funziona

Daniela Marmugi - Modello 730

Chi ha sostenuto spese funebri nel corso del 2023 può beneficiare della detrazione IRPEF del 19 per cento nel modello 730/2024. Per ottenere lo sconto d'imposta occorre rispettare determinati requisiti. A chi spetta l'agevolazione e le istruzioni per ottenerla

Detrazione spese funebri nel modello 730/2024: requisiti e come funziona

Tra i vari costi che permettono di beneficiare di una detrazione IRPEF nel modello 730/2024 ci sono anche le spese funebri.

A chi effettua il pagamento delle esequie, a prescindere dal legame di parentela con il defunto, spetta infatti una riduzione del 19 per cento dell’imposta da pagare.

L’importo massimo a cui è applicabile la detrazione è di 1.550 euro per ciascun decesso.

Le spese funebri rientrano tra le voci già presenti all’interno del modello 730 precompilato, predisposto dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 30 aprile.

Quest’anno, però, prima di essere inserite nella dichiarazione dei redditi pronta all’uso il contribuente dovrà aver “accettato” il dato fornito dall’Amministrazione finanziaria nel modello 730 semplificato.

Detrazione spese funebri nel modello 730/2024, a chi spetta?: i requisiti

Le spese funebri fanno parte degli importi detraibili nel modello 730/2024.

Il contribuente che ha sostenuto i costi del funerale può beneficiare della riduzione IRPEF del 19 per cento prevista in sede di dichiarazione dei redditi.

L’agevolazione spetta a chi ha sostenuto la spesa, a prescindere dal legame con il defunto.

La Legge di Stabilità 2016 ha infatti eliminato il requisito di parentela, che limitava l’accesso alla detrazione ai soli eredi, ovvero alle persone obbligate di cui all’art. 433 c.c.:

  • coniuge;
  • figli o, in loro assenza, nipoti;
  • genitori e in loro assenza nonni, bisnonni e trisnonni;
  • fratelli e sorelle;
  • suoceri;
  • nuore e generi.

L’unico requisito necessario per beneficiare dello “sconto” fiscale è, dunque, quello di essersi fatti carico delle spese necessarie alla funzione.

Modello 730/2024: per quali spese funebri è prevista la detrazione?

Dopo aver chiarito i beneficiari, vediamo adesso quali importi sono ammessi alla detrazione.

In attesa della circolare relativa ai chiarimenti sulle detrazioni per il 2024, è possibile fare riferimento alle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate fornite lo scorso anno.

Possono essere inseriti nel modello 730/2024 tutti i costi relativi:

  • alle onoranze funebri;
  • al trasporto;
  • alla sepoltura.

Si considerano valide per l’accesso allo sconto IRPEF tutte le spese, anche quelle sostenute all’estero, a patto che venga rispettato il criterio dell’attualità.

Stando a quanto chiarito nella circolare numero 14 del 2023, infatti:

Sono pertanto escluse quelle sostenute anticipatamente dal contribuente in previsione delle future onoranze funebri come, ad esempio, l’acquisto di un loculo prima della morte”.

Detrazione spese funebri nel Modello 730/2024: importi e istruzioni

L’importo massimo su cui è applicabile la detrazione è di 1.550 euro per ciascun decesso.

Se il contribuente ha sostenuto costi maggiori rispetto al limite previsto, non potrà comunque accedere a uno sconto d’imposta superiore ai 294,50 euro.

Resta comunque la possibilità, per chi si fa carico delle spese per più decessi, di accedere all’agevolazione per ciascuno di essi.

Le spese funebri rientrano tra quelle già presenti all’interno del modello 730 precompilato, disponibile a partire dal 30 aprile, a patto che il contribuente “accetti” il dato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate nel modello 730 semplificato.

Una volta accettato o modificato l’importo, il contribuente lo troverà già inserito tra le spese funebri sostenute nel 2023.

I costi relativi devono essere indicati all’interno del quadro E, nella SEZIONE I - spese per le quali spetta la detrazione d’imposta del 19, del 26, del 30 e del 35 per cento, ai righi da E8 a E10 - Altre spese:

  • nella colonna 1 va inserito il codice “14”, che identifica le spese funebri;
  • nella colonna 2 devono essere evidenziati i costi sostenuti.

Nel caso di più eventi, i righi da E8 a E10 devono riportare in ognuno di essi il codice 14 e la spesa relativa a ciascun decesso.

L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” della Certificazione Unica con il codice onere 14.

Per beneficiare della detrazione, i contribuenti devono aver utilizzato dei sistemi di pagamento tracciabili.

La documentazione relativa alle spese sostenute da conservare è la seguente:

COSTI SOSTENUTI NEL 2023 DOCUMENTI DA CONSERVARE
Spese funebri
  • Fatture e/o ricevute fiscali riconducibili al funerale;
  • Attestazione dell’utilizzo di mezzi tracciabili tramite l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio. In alternativa, ricevuta del versamento bancario o postale, ricevuta della carta di debito o credito, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni via smartphone tramite Istituti di moneta elettronica autorizzati.
Spese funebri sostenute all’estero
  • Documentazione in lingua originale delle spese sostenute corredata da una traduzione giurata in lingua italiana. Se la documentazione è in lingua inglese, francese, tedesco o spagnolo, la traduzione può essere eseguita e sottoscritta dal contribuente. La documentazione redatta in sloveno può non essere corredata da una traduzione italiana, se il contribuente è residente nella Regione Friuli Venezia Giulia e appartiene alla minoranza slovena;
  • Attestazione dell’utilizzo di mezzi tracciabili tramite l’annotazione in fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale, da parte del percettore delle somme che effettua la prestazione di servizio. In alternativa, ricevuta del versamento bancario o postale, ricevuta della carta di debito o credito, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA o con applicazioni via smartphone tramite Istituti di moneta elettronica autorizzati.

Se l’intestatario della fattura non corrisponde alla persona che ha sostenuto la spesa, il documento originale deve riportare una dichiarazione di ripartizione, sottoscritta anche dall’intestatario stesso.

Questo sito contribuisce all'audience di Logo Evolution adv Network