Detrazione altri familiari a carico: istruzioni modello 730/2019

Anna Maria D’Andrea - Modello 730

Detrazione altri familiari a carico nel modello 730/2019: ecco le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi, requisiti, limiti ed importi delle detrazioni riconosciute al contribuente dichiarante.

Detrazione altri familiari a carico: istruzioni modello 730/2019

Tra i dati che sarà necessario indicare nel modello 730/2019 vi sono quelli dei familiari a carico.

Oltre ai figli, al contribuente dichiarante spetta anche la detrazione per gli altri familiari a carico, nel rispetto di specifici requisiti e limiti di reddito.

In primo luogo è tuttavia necessario definire quali sono gli altri familiari a carico che è possibile indicare nel modello 730/2019. Rientra in questa categoria sia l’ex coniuge (moglie o marito) che ad esempio i genitori, i fratelli o le sorelle, così come i suoceri o i nipoti.

Per essere considerati altri familiari a carico è necessario tuttavia che oltre al limite di reddito, si rispetti il requisito di convivenza o che il dichiarante eroghi assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria.

Andiamo per gradi e vediamo di seguito chi ha diritto alle detrazioni per gli altri familiari a carico e quali le istruzioni per la compilazione del modello 730/2019.

Detrazione altri familiari a carico: istruzioni modello 730/2019

Sono considerati familiari a carico i membri della famiglia del contribuente dichiarante che nel corso dell’anno hanno posseduto redditi non superiori a 2.840,51 euro.

Il limite di reddito è soltanto uno dei requisiti da considerare quando ci si chiede quali siano gli altri familiari a carico per i quali è possibile fruire delle detrazioni nel modello 730/2019.

Tutte le regole che riguardano la compilazione della dichiarazione dei redditi sono illustrate in maniera chiara e puntuale dall’Agenzia delle Entrate.

Si considerano a carico del contribuente dichiarante i seguenti altri familiari, a condizione che convivano con il contribuente o che ricevano dallo stesso assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria:

  • il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
  • i discendenti dei figli;
  • i genitori (compresi quelli adottivi);
  • i generi e le nuore;
  • il suocero e la suocera;
  • i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
  • i nonni e le nonne.

Detrazione altri familiari a carico 2019: come si calcola

L’importo della detrazione riconosciuta nel modello 730/2019 per i carichi di famiglia varia in base al reddito complessivo dichiarato.

Per quel che riguarda nello specifico la detrazione riconosciuta per gli altri familiari a carico, l’importo riconosciuto in sede di dichiarazione dei redditi è pari ad un massimo di 750 euro per ciascuno dei membri della famiglia del contribuente dichiarante.

L’importo della detrazione Irpef diminuisce in relazione al reddito complessivo.

Per il calcolo dell’importo riconosciuto per gli altri familiari a carico bisogna utilizzare la seguente formula:

  • 750 X (80.000 – reddito complessivo) / 80.000 euro

Ad esempio, per un contribuente con un reddito complessivo di 25.000 euro, la detrazione per gli altri familiari a carico sarà pari a circa 515 euro.

Altri familiari a carico nel modello 730/2019: come si calcola il limite di reddito di 2.840,51 euro

Sia per i familiari a carico che per gli altri familiari a carico il primo requisito da considerare è quello relativo al reddito posseduto, che non dovrà superare i 2.840.51 euro al lordo degli oneri deducibili.

In molti si chiedono quali sono i redditi che concorrono alla formazione del predetto limite.

La soluzione è fornita dall’Agenzia delle Entrate, che nelle istruzioni per la compilazione del modello 730/2019 spiega come nel limite di reddito di 2.840,51 euro che il familiare deve possedere per essere considerato fiscalmente a carico, vanno computate - oltre al reddito complessivo percepito - anche le seguenti somme:

  • il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
  • le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  • la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98);
  • il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni (art. 1, commi da 54 a 89, legge 23 dicembre 2014, n. 190).

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