Coronavirus, nuova Direttiva per i dipendenti pubblici: la PA lavora in smart working

Stefano Paterna - Pubblica Amministrazione

Coronavirus, la Direttiva n. 2 del Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone stabilisce lo smart working come modalità ordinaria di attività per i dipendenti pubblici. I concorsi pubblici saranno sospesi fino al 3 aprile, tranne che per quelli del personale sanitario e della protezione civile.

Coronavirus, nuova Direttiva per i dipendenti pubblici: la PA lavora in smart working

Coronavirus, la Pubblica Amministrazione dal 12 marzo lavorerà soprattutto in modalità smart working. Lo ha stabilito il Ministro per la Funzione pubblica, Fabiana Dadone con la Direttiva n.2 del 2020.

Già la Direttiva n.1 del 26 febbraio emanata per l’emergenza coronavirus aveva fornito indicazioni a tutta la Pubblica Amministrazione perché ogni ente favorisse lo smart working e la prestazione di lavoro a distanza dei dipendenti pubblici.

Ora il nuovo provvedimento individua il ricorso al lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa, senza più la previsione di soglie percentuali di personale minime o massime.

Ovviamente queste disposizioni non riguardano i servizi per le emergenze ed i servizi pubblici essenziali coinvolti nella gestione dell’emergenza epidemiologica in atto.

Le amministrazioni pubbliche vengono, peraltro, invitate a includere nello smart working con modalità di accesso semplificate e temporanee anche modalità di lavoro finora escluse, senza distinzione di categoria e di inquadramento, a eccezione dei dirigenti la cui presenza fisica in ufficio è ritenuta prioritaria per le funzioni di coordinamento.

Inoltre, come già previsto dalla Direttiva del 26 febbraio, si può ricorrere al lavoro a distanza anche in assenza di strumenti informatici da parte dell’amministrazione, se il lavoratore si rende disponibile a impiegare i suoi, “garantendo in ogni caso adeguati livelli di sicurezza e protezione della rete secondo le esigenze e le modalità definite dalle singole pubbliche amministrazioni”.

Coronavirus, smart working dipendenti pubblici: rotazione del personale e ulteriori misure

In pratica, lo scopo della Direttiva n.2 è quello di ridurre il numero dei dipendenti pubblici negli uffici e di evitare il loro spostamento tra casa e lavoro.

Per questi motivi, laddove non sia possibile fare ricorso allo smart working le alternative possibili sono ad esempio:

“la rotazione del personale, la fruizione degli istituti di congedo, della banca ore o istituti analoghi, nonché delle ferie pregresse nel rispetto della disciplina definita dalla contrattazione collettiva nazionale di lavoro”.

Per quanto riguarda la rotazione del personale, essa si limita ai casi nei quali la presenza fisica di personale sia indispensabile per lo svolgimento dei servizi, in questo caso vengono appunto praticate forme di rotazione (tranne come già detto per i dirigenti).

Oltre all’individuazione del lavoro agile o smart working come modalità principale di prestazione da parte del lavoratore, la nuova Direttiva del ministro Dadone privilegia:

  • l’impiego di norma degli strumenti telematici per effettuare riunioni o comunque misure che salvaguardino la distanza tra le persone,
  • la cessazione di viaggi in Italia o all’estero per viaggi di servizio e missioni,
  • la sanificazione e aerazione degli ambienti e la presenza di soluzioni per la pulizia delle mani.

Per evitare assembramenti negli uffici aperti al pubblico (e nel caso non si possano impiegare le tecnologie telematiche) viene privilegiata la presa di appuntamenti.

Coronavirus, concorsi pubblici sospesi fino al 3 aprile

Infine, per effetto dell’articolo 1, comma 1, del DPCM 9 marzo 2020, la Direttiva n. 2 annuncia la sospensione dei concorsi pubblici fino al prossimo 3 aprile, a meno che non si tratti di concorsi svolti in modalità telematica o si tratti di concorsi per il personale sanitario e per la protezione civile,

i quali devono svolgersi preferibilmente con modalità a distanza o, in caso contrario, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di cui all’allegato 1 lettera d) del DPCM 8 marzo 2020.”

Ministero della Pubblica Amministrazione, Direttiva n. 2 del 12 marzo 2020
Indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

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