Contributi a fondo perduto, INT: spostare la scadenza della dichiarazione dei redditi

Tommaso Gavi - Fisco

Contributi a fondo perduto, per l'INT è necessario intervenire su due aspetti: la scadenza della dichiarazione dei redditi e l'obbligo di pubblicità dei contributi pubblici per le imprese. Le richieste dei tributaristi nel comunicato stampa dell'8 giugno 2021.

Contributi a fondo perduto, INT: spostare la scadenza della dichiarazione dei redditi

Contributi a fondo perduto, per l’Istituto Nazionale Tributaristi bisogna intervenire su due aspetti: la scadenza della dichiarazione dei redditi e l’obbligo di pubblicità dei contributi pubblici che sono stati percepiti dalle imprese.

A spiegare le motivazioni degli interventi è il comunicato stampa dell’8 giugno 2021.

Le richieste consistono in uno spostamento del termine previsto dal decreto Sostegni bis al 30 settembre 2021 e nella pubblicazione dei dati richiesti dalla normativa sulla trasparenza nei siti istituzionali di ministeri e amministrazioni pubbliche, che hanno erogato i contributi.

Contributi a fondo perduto, INT: intervenire sulla scadenza della dichiarazione dei redditi e sull’obbligo di pubblicità

L’Istituto Nazionale Tributaristi chiede di intervenire su alcune questioni dei contributi Covid-19.

Sui contributi a fondo perduto era già stata evidenziata la sproporzione delle sanzioni per eventuali errori di calcolo.

A questo si aggiungono altri due aspetti, messi in evidenza dal comunicato stampa dell’8 giugno 2021:

Il primo aspetto consiste nella richiesta di spostamento del termine di presentazione della dichiarazione dei redditi per avere diritto a presentare la richiesta di contributi a conguaglio calcolati sulle perdite reddituali dal 10 al 30 settembre 2021.

Tale intervento potrebbe avvenire attraverso un emendamento al testo, da approvare nell’iter di conversione del decreto.

Il secondo aspetto riguarda l’obbligo di pubblicità dei contributi erogati dallo Stato e dalle pubbliche amministrazioni alle imprese, sul proprio sito internet o su quello delle associazioni di categoria.

L’intervento richiesto, in questo caso, riguarda principalmente le micro imprese non soggette a bilanci o con bilanci semplificati.

La proposta è quella di pubblicare i dati necessari nei siti dei ministeri e delle pubbliche amministrazioni che erogano i fondi.

Contributi a fondo perduto, le dichiarazioni del presidente Riccardo Alemanno

Il comunicato stampa dell’INT riporta anche le parole del presidente nazionale, Riccardo Alemanno, sulle “complicazioni burocratiche” dei contributi Covid-19.

Sul primo tema, il termine per presentare la dichiarazione dei redditi, Alemanno dichiara:

“Circa lo spostamento della presentazione della dichiarazione dei redditi al 10 settembre per poter presentare la richiesta dei contributi a conguaglio, ove spettanti, invieremo alle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera una proposta emendativa di rinvio al 30 settembre, data minima viste le ulteriori complicazioni burocratiche delle dichiarazioni di quest’anno.”

Sul secondo tema messo in evidenza, quello dell’obbligo di pubblicizzazione, lo stesso presidente Riccardo Alemanno chiarisce chi sono alcune delle categorie destinatarie di tale obbligo:

“Siamo ovviamente d’accordo sull’obbligo di trasparenza circa gli aiuti di stato, ma quelli percepiti dalle micro imprese rientrano in un’ottica eccezionale ed in molti casi riguardano commercianti ed artigiani che in periodo di normalità non avrebbero richiesto alcun contributo, pertanto poco avvezzi agli obblighi di pubblicità correlati, micro imprenditori spesso privi di siti internet o non iscritti alle associazioni di categoria.”

La proposta dell’INT consiste nell’utilizzare il sito internet dell’ente che eroga il contributo, come sottolinea ancora il presidente Alemanno:

“In luogo di ciò, vista l’eccezionalità dell’erogazione di questi contributi di stato, i ministeri e le amministrazioni pubbliche che abbiano erogato forme di contributi, potrebbero pubblicare sui loro siti internet i dati richiesti dalla normativa sulla trasparenza, d’altra parte tutto è avvenuto tramite piattaforme digitali e i dati sono archiviati dalla P.A. Non sarebbe questo un chiaro esempio di semplificazione a favore del contribuente attraverso l’utilizzo del digitale?”

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